Testamento biologico, Torselli (PdL): "Si legiferi per difendere la vita"
"La sinistra è vittima della propria visione meccanicista e scientista della vita umana e per questo crede di essere avanguardia nell'istituire il registro del testamento biologico a Firenze, prima ancora che esista una legge nazionale che ne regoli merito e metodo". Così ha detto Francesco Torselli, consigliere comunale del PdL. "Porre la decisione di far terminare o proseguire una vita - ha spiegato Torselli - nelle mani dell'uomo è, per la mia formazione culturale, una vera e propria aberrazione. In ogni caso, dovendo legiferare in merito a questo argomento credo sia assolutamente necessario porre dei paletti quali la certezza e la inequivocabilità della decisione del paziente oltre al tempo in cui un testamento biologico è stato depositato. Mi ha colpito - prosegue l'esponente del centrodestra - il fatto che si è parlato solo di morte, di fine vita, di metodi di trapasso, ma nessuno ha sottolineato il fatto che le istituzioni dovrebbero avere il compito di legiferare in difesa della vita. Se l'accanimento terapeutico - ha aggiunto Torselli - rappresenta, anche a mio modo di vedere, una brutalità evitabilissima, lasciar morire un essere umano sospendendo alimentazione ed idratazione è allora una vera e propria bestialità. Oggi in aula ho ascoltato tante parole sulla presunta dignità del morituro, mi chiedo però se sia più dignitoso affidare il proprio momento del trapasso a registri, burocrazie e testamenti, oppure accettare con dignità ciò che il destino ci ha riservato". Secondo Torselli "politicamente siamo stati accusati di strumentalizzare l'argomento in realtà in apertura di dibattito avevamo invitato la maggioranza a rinviare la discussione dopo la legiferazione del parlamento proprio per evitare strumentalizzazioni; se la sinistra ha voluto a tutti i costi aprire oggi questa discussione è proprio per strumentalizzare per i propri fini politici questo delicato argomento". (lb)