Allarme di Spini per l'SMS Del Sarto: "Affitto insostenibile e rischio di cessazione dell'attività"
“Impegnare urgentemente il sindaco e la giunta per trovare al più presto una soluzione per l’SMS Andrea Del Sarto che rischia di cessare l’attività per i costi troppi esosi della sede”. E’ il contenuto della mozione sottoscritta dall’onorevole Valdo Spini e da Tommaso Grassi (Gruppo Spini) e che oggi i promotori consegneranno agli altri capigruppo affinché ne prendano conoscenza e la possano sottoscrivere. Spini ha infatti sottolineato che “la SMS Del Sarto si trova attualmente in un contenzioso con lo stato per affitti pregressi del suo stabile di via Luciano Manara e questo potrebbe portarla all’impossibilità di continuare la sua attività”. Non solo. Il capogruppo ha inoltre fatto presente “l’importanza della funzione sociale e culturale di aggregazione e di presenza sul territorio che simili organismi assumono nell’attuale vita della città e dal vuoto che si creerebbe se fossero impossibilitati a proseguire il loto lavoro”. La mozione fa anche appello “al governo nazionale perché intervenga adeguatamente anche per tutelare la memoria di fatti di rilievo nazionale. Gaetano Pilati - si legge nella mozione - fu ucciso in quanto diffusore del “ Non Mollare!” primo giornale antifascista d’ Italia; uno scrittore importante come Vasco Pratolini ispirò a queste vicende il suo libro “Cronache di poveri amanti”; un affermato regista come Carlo Lizzani portò le stesse vicende sullo schermo con un film dallo stesso titolo”. Secondo Spini “il governo nazionale non può rimanere indifferente rispetto al pericolo di annichilimento che sta correndo questo pezzo di memoria della storia civile del nostro Paese”. (lb)
Si allega la mozione:
Mozione
Oggetto: SMS Andrea Del Sarto
Proponenti: Valdo Spini, Tommaso Grassi
Il Consiglio Comunale di Firenze
- sottolineato che la SMS Andrea del Sarto è stata fondata nel 1897 da un gruppo di operai del quartiere di San Salvi;
- rilevato quindi che si tratta di una delle più antiche istituzioni del genere nella nostra città
-rilevato altresì che il nome di Andrea Del Sarto si deve al famoso cenacolo del pittore in San Salvi;
-sottolineato inoltre che a presiedere la SMS Del Sarto fu chiamata tra il 1913 e il 1922 una personalità come quella del deputato socialista Gaetano Pilati , mutilato di guerra e decorato di medaglia d’argento al valor militare, barbaramente ucciso dalle squadracce fasciste nella notte del 3 ottobre1925;
- richiamato il fatto che la SMS Del Sarto fu prontamente ricostituita nel 1944 alla liberazione di Firenze;
- che essendo stata forzosamente avocata a suo tempo dal regime fascista, essa fu inclusa dal decreto luogotenenziale del ‘44 tra i beni del regime avocati allo stato;
- affermato peraltro che tale destinazione giuridica non corrisponde alla realtà dei fatti che ha visto un filone di continuità associativa in questa istituzione popolare di uno dei rioni più significativi della nostra città quello, di San Salvi;
- richiamato il fatto che la SMS Del Sarto si trova attualmente in un contenzioso con lo stato per affitti pregressi del suo stabile di via Luciano Manara che potrebbe portarla all’impossibilità di continuare la sua attività;
- sottolineata l’importanza della funzione sociale e culturale di aggregazione e di presenza sul territorio chesimili organismi assumono nell’attuale vita della città e dal vuoto che si creerebbe con la cessazione delle loro attività;
impegna urgentemente il sindaco e la giunta
- a ricercare una soluzione per la SMS Del Sarto anche nei preannunciati rapporti con il governo nazionale sia in tema di scambio di edifici che in tema di legge speciale per Firenze e a tenere in considerazione la possibilità che lo stato dia al Comune lo storico e importante edificio in cui svolge la sua azione la SMS Andrea Del Sarto;
- fa appello al governo nazionale perché intervenga adeguatamente anche per tutelare la memoria di fatti di rilievo nazionale: Gaetano Pilati fu ucciso in quanto diffusore del “ Non Mollare!” primo giornale antifascista d’ Italia; uno scrittore importante come Vasco Pratolini ispirò a queste vicende il suo libro “Cronache di poveri amanti”; un affermato regista come Carlo Lizzani portò le stesse vicende sullo schermo con un film dallo stesso titolo.
Il governo nazionale non può quindi rimanere indifferente rispetto al pericolo di annichilimento che sta correndo questo pezzo di memoria della storia civile del nostro Paese.