Marcia della Pace, i saluti della commissione consiliare

Anche da Palazzo Vecchio oggi è simbolicamente partita la marcia mondiale della pace e della non violenza che farà tappa a Firenze l’11 novembre e alla quale partecipano rappresentanti della Toscana. I saluti sono stati portati stamani in commissione pace dalla presidente Susanna Agostini (PD) e dal vice presidente Alberto Locchi (PdL). “Voglio ricordare – ha detto Susanna Agostini- l'impegno assunto dall’Italia attraverso la scrittura dell'art 11 della Costituzione, e gli impegni istituzionali recentemente acquisiti dalle amministrazioni locali attraverso l'atto approvato a Nagasaki dai Mfp (Mayors for peace), l’organizzazione mondiale della quale il sindaco Matteo Renzi è Vice Presidente”. Il vice presidente Alberto Locchi che ha invitato tutti “a cercare la pace nel proprio microcosmo, iniziando dalle piccole cose, elargendo un sorriso di più in famiglia, tendendo un braccio ai bisognosi, aiutando i sofferenti. Perché solo così, iniziando da questi gesti, si può ambire a raggiungere una pace più grande. Locchi ha poi letto un passo tratto da ‘Il grande dittatore’ recitato da Charlie Chaplin”. (lb)

Si allega il discorso del vice presidente Locchi

"Mi dispiace ma io non voglio fare l'Imperatore, non è il mio mestiere, non voglio governare e conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti, ebrei, ariani, uomini neri e bianchi, tutti noi dovremo aiutarci sempre, dovremo soltanto godere della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti, la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi, la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca a fare le cose più abbiette, abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cimici, l'avidità ci ha resi duri e cattivi, pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza, senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. L'aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell' uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente. A coloro che mi odono, io dico, non disperate! L'avidità che ci comanda è solo un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e qualsiasi mezzo usino la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie, siete uomini ! Voi avete l'amore dell'umanità nel cuore, voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l'amore altrui . Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel Vangelo di S. Luca è scritto - 'Il Regno di Dio è nel cuore dell' uomo' - non di un solo uomo o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini. Voi, il popolo avete la forza di creare la macchina, la forza di creare la felicità, avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi in nome della democrazia uniamo questa forza, uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno! I dittatori forse sono liberi? Perché rendono schiavi il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l'avidità, l'odio e l'intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. "