Attentato a Kabul, Di Puccio (Gruppo Misto) ha scelto il silenzio
Durante la seduta del consiglio comunale di ieri il capogruppo Stefano Di Puccio (Gruppo Misto) ha scelto di non parlare, mettendo però per iscritto il suo 'intervento silenzioso' . (lb)
Si allega l'intervento di Di Puccio
"Firenze 21 settembre 2009
Signor Sindaco,
signori Assessori,
signori Consiglieri,
Non mi sento, non vorrei oggi, aggiungere altre parole alle parole.
E’ stato detto e scritto tanto, sull’opportunità di permanenza del contingente italiano in Afganistan, sulla natura della missione, se di pace o di guerra, e sulle reali prospettive per quel paese di raggiungere in tempi brevi la libertà e la democrazia.
Credo non sia oggi il momento, e non sia questo, oggi, il luogo.
Non competono, secondo me, oggi, al Consiglio Comunale di Firenze, queste considerazioni. E’ un parere del tutto personale e me ne assumo la responsabilità..
Piuttosto penso, che si debbano dimenticare per un momento tutte le divisione di parte e stringerci davvero alle famiglie di quei militari caduti, abbandonando per una volta le belle parole di retorica che troppo spesso usiamo. Io per primo.
Parole come “i nostri ragazzi”, cioè uomini e donne che anche a dispetto dell’anagrafe tornano ragazzi e soprattutto nostri, di cui ci ricordiamo quando ritornano avvolti nel tricolore, ritornano da Italiani, e molti di essi sono i figli del nostro sud con poche altre alternative se non quella di intraprendere questo mestiere.
Vorrei davvero poter abbracciare idealmente le famiglie di questi Italiani, e stringermi ai loro figli, alle madri, alle mogli, e senza aggiungere altro esprimere il mio, il nostro sincero cordoglio".