Attentato a Kabul, Cruccolini (Sinistra): "Infinito dolore e solidarietà alle famiglie"
"Nell’accogliere con infinito dolore l’ulteriore terribile notizia di morte di giovani militari italiani e di civili inermi a Kabul, voglio esprimere forte solidarietà alle famiglie e ai comandi militari di Antonio Fortunato, Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Roberto Valenti, Gian Domenico Pistonami e Massimiliano Randino e alle famiglie dei morti della popolazione civile". Sono le parole del capo gruppo della Sinistra per Firenze Eros Cruccolini che auspica un "impegno del sindaco Renzi nei confronti del Governo italiano affinché la nostra città, che è città del dialogo, ospiti la Conferenza internazionale di pace"
"Credo - ha detto Cruccolini- però che siano ormai maturi i tempi per una riflessione sulla situazione di quel Paese, anche alla luce delle recenti elezioni che hanno di fatto dimostrato nel loro caotico andamento l’impossibilità di imporre dall’esterno un effettivo processo di democratizzazione. I fatti hanno dimostrato che il presidente eletto ed il suo Governo godono tra la popolazione civile Afgana sempre di maggior discredito, anche per diffusi e forti fenomeni di corruzione. Ancora una volta, come da sempre sostengono il movimento pacifista internazionale e le numerose organizzazioni pacifiste laiche e cattoliche fiorentine, come il movimento “Fermiamo la guerra”, le organizzazioni umanitarie come Emergency per voce di Gino Strada, si dimostra come l’intervento armato, oltre a provocare numerosi lutti tra la popolazione civile e i militari impegnati in queste missioni, non servono a risolvere i problemi inerenti ai processi di democratizzazione e alla stessa lotta al terrorismo. Alla luce di queste considerazioni e non per una “posizione di parte”, ma perché i fatti lo impongono in tempi brevi e perché in crescente condivisione, non solo tra le popolazioni dei paesi coinvolti, ma anche tra la popolazione afgana, in queste missioni, per le quali la mamma di Mureddu ha dichiarato: “…e continuano a chiamarle missioni di pace!”, non è più rinviabile il ritiro del contingente italiano e la convocazione di una conferenza di pace internazionale, per la quale mi sembrerebbe importante un impegno del Sindaco nei confronti del Governo italiano affinché la nostra città, che è città del dialogo, ospiti detta Conferenza internazionale di pace".
(lb)