"No a discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e ai tagli del ministro Carfagna ai fondi per l'Osservatorio sull'Omofobia"
“Combattere le idee omofobe e razziste e diffondere una cultura di tolleranza e di sopportazione verso qualsiasi diversità, attivare sul territorio comunale campagne pubbliche contro l'omofobia, la lesbofobia e la transfobia, in collaborazione con le associazioni territoriali e con i mezzi di comunicazione fiorentini. Lo chiede il Gruppo Spini per Firenze con una mozione rivolta alla Giunta in cui si chiede di “dare l’adesione del Comune alla "Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale di attivare un tavolo di confronto con le associazioni di volontariato impegnate su questi temi e di intervenire con campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani, all’interno dei plessi scolastici, delle strutture comunali per le politiche giovanili e più in generale nei luoghi frequentati dalla popolazione più giovane”. La mozione prende atto del “fatto che il ministro Mara Carfagna ha tagliato i fondi per l’Osservatorio sull’omofobia e tiene conto anche della numerosa partecipazione che c’è stata il 9 settembre per la fiaccolata contro l’omofobia alla quale hanno aderito molte persone. “Auspichiamo - hanno detto valdo Spini e Tommaso Grassi – che vengano i fondi tagliati dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro Carfagna, per l’Osservatorio sull’Omofobia, che il parlamento si impegnarsi affinché l'Italia, come altri Paesi europei, possa avere una legge che penalizzi i reati di omofobia.(lb)
Si allega la mozione
MOZIONE PER LA LOTTA ALL’OMOFOBIA IN CITTA’ E PER LA DECRIMINALIZZAZIONE UNIVERSALE DELL'OMOSESSUALITA’
Proponenti:
Premesso che
• La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all’articolo 2, comma 1 recita: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.”
• La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea (2000/C 364/01) all'articolo 1 recita: “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata”. E all'articolo 21 ribadisce: “E' vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali”.
• L'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali
RITENUTO che il 17 maggio del 1991 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l'omosessualità una “variante naturale del comportamento umano”
RILEVATO che
• il 26 aprile 2007 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione con cui si è affermato che le istituzioni e gli Stati membri dell'Unione Europea hanno il dovere di garantire che i diritti delle persone che vivono in Europa siano rispettati, tutelati e promossi, come prevedono la Convenzione europea sulla salvaguardia dei diritti dell'uomo, la Carta europea dei diritti fondamentali, l'articolo 6 del Trattato UE, la Direttiva 2000/43/CE del Consiglio del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica, la Direttiva 2000/78/CE del Consiglio;
• il Parlamento europeo con la medesima risoluzione ha indetto il 17 maggio di ogni anno quale Giornata internazionale contro l'omofobia
CONSAPEVOLI che esiste anche una cultura diffusa ancora oggi in Italia che spinge a considerare le persone omosessuali e transessuali come perverse o malate, rendendole spesso oggetto di scherno e discriminazione e obbligandole a nascondersi e spesso a rinunciare, per paura di essere scoperti, al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse, furti o ricatti
RITENENDO che
• i casi di omofobia in Italia siano ancora troppo numerosi, sia per quel che concerne la violenza fisica che per le enormi difficoltà che ancora molti omosessuali hanno nel vivere serenamente il proprio orientamento sessuale nelle diverse dimensioni della propria vita (scuola, lavoro, famiglia)
• a causa di questi atteggiamenti molte persone con orientamento sessuale diverso dalla maggioranza tendono a nascondersi e spesso rinunciano, per paura di essere scoperti, al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse, furti o ricatti;
• sempre a causa di questo clima molti giovani omosessuali non riescono ad accettare la propria diversità, si considerano "sbagliati", in alcuni casi sviluppano problemi psicologici seri fino ad arrivare al suicidio;
EVIDENZIANDO che
Novantuno paesi nel mondo hanno leggi che puniscono gli atti sessuali con persone del proprio sesso. E in particolare in Mauritania, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Yemen, Sudan, Iran, Afghanistan, Nigeria e Somalia la pena prevista è la morte. Inoltre in India, Pakistan, Birmania, Guyana, Sierra Leone, Uganda, Tanzania, Bangladesh e Barbados, gli atti omosessuali sono puniti con l'ergastolo
Visto che nelle ultime settimane si sono verificati sempre più spesso fatti che dolorosamente stanno portando alla ribalta il tema dell'omosessualità e dell'assenza di una tutela specifica, basti pensare a Torino dove un giovane è stato picchiato ferocemente dal padre perché gli aveva confessato di essere gay, o alla coppia di omosessuali di Rimini che è stata presa a calci, pugni e insulti dal vicino nel parcheggio di casa, fino ad arrivare ai vari episodi romani sia quelli che hanno visto protagonisti un cantautore omosessuale e una coppia all'Eur che sono stati aggrediti e feriti, e il più recente episodio di intolleranza: il lancio di due bombe carta nella "gay street" capitolina
RITENENDO che con la prevenzione è possibile scongiurare gli atti di violenza e le discriminazioni messe in atto nelle ultime settimane in Italia
Preso atto che il Ministro Carfagna ha tagliato i fondi per l'Osservatorio sull'omofobia
Considerato che Firenze debba essere ‘Città di civiltà, forte della propria cultura della tolleranza e del rispetto della diversità’
Sottolineando che mercoledì 9 Settembre vi è stata una forte mobilitazione che coinvolgerà il cuore di Firenze e dei fiorentini ed esprimerà un chiaro messaggio di contrasto con il clima repressivo e violento che ormai da troppo tempo si respira in Italia
Preso atto che la manifestazione consisteva in un presidio-fiaccolata che toccherà Ponte alle Grazie, Ponte Vecchio e Ponte Santa Trinita e a cui sono invitati a partecipare rappresentanti delle istituzioni, degli enti locali e delle associazioni, semplici cittadini e tutti coloro che vogliano riaffermare i valori di civiltà nel nostro Paese, lottando contro l’omofobia, la transfobia e ogni altra forma di discriminazione.
Condividendo l’adesione pervenuta alla manifestazione da parte del Comune di Firenze
Condannata l’aggressione avvenuta in Firenze di un giovane che usciva da un locale frequentato da omosessuali,
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZE
Condivide il messaggio lanciato dagli organizzatori e dai partecipanti alla manifestazione del 9 settembre
IMPEGNA LA GIUNTA A
a combattere le idee omofobe e razziste e diffondere una cultura di tolleranza e di sopportazione verso qualsiasi diversità
ad attivare sul proprio territorio comunale campagne pubbliche contro l'omofobia, la lesbofobia e la transfobia, in collaborazione con le Associazioni territoriali e con i mezzi di comunicazione fiorentini
a dare l’adesione del Comune alla "Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull'orientamento sesusale"
ad attivare un tavolo di confronto con le associazioni di volontariato impegnate su questi temi
ad intervenire con campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani, all’interno dei plessi scolastici, delle strutture comunali per le politiche giovanili e più in generale nei luoghi frequentati dalla popolazione più giovane
ADERISCE
all'iniziativa internazionale per l'istituzione di una Giornata internazionale contro l'omofobia (International Day Against Homophobia) da celebrarsi il 17 maggio di ogni anno nella ricorrenza della cancellazione, il 17 maggio 1990, dell'omosessualità dalla lista delle malattie mentali da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, e si impegna a promuovere fin dal prossimo anno, una settimana di iniziative atte a sensibilizzare sul tema della omofobia la popolazione fiorentina;
INVITA IL PARLAMENTO ITALIANO
a ripristinare i fondi tagliati dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro Carfagna, per l’Osservatorio sull’Omofobia
ad impegnarsi affinché l'Italia, come altri Paesi europei, possa avere una legge che penalizzi i reati di omofobia.
a promuovere un riconoscimento ufficiale della Giornata internazionale contro l'omofobia (International Day Against Homophobia)
ad adoperarsi per una serena accettazione e valorizzazione delle diverse culture e mentalità nel rispetto dei diritti umani sanciti