Aggressione al giovane gay, l'intervento dell'assessore Mattei in consiglio comunale

Questo l’intervento dell’assessore ai lavori pubblici, manutenzione e decoro Massimo Mattei in consiglio comunale in merito all’aggressione al giovane gay avvenuta mercoledì notte.
“Mercoledì notte, alcune ore dopo la manifestazione contro l’omofobia, tra l’altro ha avuto una grandissima partecipazione dei cittadini (sui tre ponti scelti quale luogo dell’iniziativa c’erano più di mille persone tra cui anche io), in piazza Salvemini nei pressi di un locale gay, c’è stata una vile aggressione nei confronti di un giovane che aveva la sola colpa di essere dichiaratamente omosessuale. Un ragazzo che aveva partecipato poche ore prima alla manifestazione e che in quel locale voleva soltanto passare una serata.
Questo grave fatto ci è stato comunicato venerdì: giovedì il ragazzo era ridotto così male che non era possibile neanche intervenire chirurgicamente. Neanche un’ora dopo aver saputo, mi sono recato all’ospedale per esprimere la mia vicinanza e quella della giunta al ragazzo, alla famiglia completamente allibita per quanto successo e a tutta comunità gay e lesbica fiorentina.
E proprio venerdì sera il giovane è stato operato: l’intervento è iniziato alle 21 ed è terminato a mezzanotte. In quelle ore sono stato sempre in contatto con la famiglia e, terminata l’operazione, sono tornato in ospedale. E devo dire che quando il chirurgo ci ha detto che il ragazzo tornerà tra pochi mesi nella piena normalità abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Perché chiunque avesse visto il volto tumefatto del ragazzo, avrebbe provato grande senso di pena, un profondo disagio e anche una vergogna per essere parte della stessa comunità di persone che magari vedevano all’interno gli aggressori. Insieme a me, ai familiari, agli amici, all’ospedale c’era anche il capo della mobile ed alcuni esponenti della questura che, con grande sensibilità, hanno rassicurato il ragazzo e la famiglia che tutto sarebbe stato fatto per trovare quanto prima i colpevoli. Credo che neanche nelle più rosee previsioni potevamo pensare che in appena due giorni la questura avrebbe individuato i colpevoli, perché , non si trattava certo di un caso semplice. La questura ha fatto un ottimo lavoro individuando prontamente i due vili aggressori del ragazzo.
Credevo che la nostra Firenze, storicamente tollerante, liberale e aperta fosse esente da aggressioni
folli e vigliacche che invece nel corso dell’estate sono accadute in altre parti di Italia. Così non è stato, anche a Firenze è successo. Ma la ferma risposta delle istituzioni, della città, della questura che immediatamente ha individuato i colpevoli, ci fa ben sperare perché episodi come questo non accadano di nuovo.
Al ragazzo, alla famiglia, alla comunità gay e lesbica di Firenze deve arrivare la più grande solidarietà di questa assemblea perché l’altra sera nei volti dei ragazzi e delle ragazze che erano presenti in ospedale ho visto una grande tristezza e tanta paura. E quando un cittadino nella nostra città ha paura è compito di tutti perché questo non accada più”. (mf)