Un bacione a Firenze, Giocoli (PdL):
"Non si risolve il problema del degrado cittadino a suon di ramazza e con i fotografi e le televisioni al seguito.
Mentre siamo piu’ che convinti che occorra piu’ senso civico,piu’ amore e dedizione verso il bene pubblico,piu’ rispetto per le cose di tutti, non possiamo essere favorevoli a questa “sceneggiata mediatica” che lascia il tempo che trova per Firenze e serve solo a creare illusori consensi nascondendo i veri problemi. Come quando la polvere viene messa sotto il letto ma non gettata via ". E' quanto ha sottolineato la vice capogruppo del PdL in Palazzo Vecchio Bianca Maria Giocoli alla vigilia della giornata dedicata alla pulizia. "Il rischio concreto poi è quello che si coprono con artifici e giochi di prestigio, le magagne di chi invece è pagato per svolgere un servizio pubblico essenziale e non lo fa o lo fa male. Se siamo costretti a scendere in strada con la scopa e constatare che quello che il bambino Andrea ha rilevato è vero, vuole dire che chi è pagato per farlo ,forse, non lo fa troppo bene..
E lo sanno fin troppo bene tutti quei negozianti costretti tutte le mattine a dar di ramazza davanti al proprio negozio sporco di escrementi e di bottiglie . E in piu’ qualcuno è stato anche multato perché ramazzava fuori orario..
Quindi è indispensabile una maggiore chiarezza su ruoli,compiti ,diritti e doveri. Il sindaco in veste domani di Gran Mogol con tutti i suoi lupetti deve convenire con noi che al di la’ dello spot di due ore di un sabato mattina di settembre occorre un impegno maggiore da parte della Amministrazione come pure una maggiore educazione da parte di tutti, amministratori e amministrati. Durante le mie vacanze in USA ho visto sulla spiaggia californiana di Long beach una ventina di campetti di beach volley disposti uno accanto all’altro ,non recintati completamenti aperti e completamente integri. Il pensiero è andato subito ai nostri giardini pubblici dove una sfilata di reti cosi non sarebbe durata una notte Quindi più educazione in famiglia e nelle scuole al rispetto della cosa pubblica e meno demagogia". (lb)
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