Cantieri nell'area ferroviaria in via Piemonte e via Molise, Spini e Grassi: "Chiarezza e trasparenza sui lavori"
“Un terrapieno che non si sa a cosa servirà, alto 5 metri e che dista pochi metri dalle case, materiali di dubbia provenienza, una convenzione che non si trova”. E’ la situazione del cantiere nell’area ferroviaria in via Piemonte e in via Molise come la descrivono il capo gruppo Valdo Spini e il consigliere Tommaso Grassi che hanno presentato un’interrogazione al sindaco Renzi dopo “avere ricevuto numerose proteste da parte degli abitanti della zona e soprattutto dopo il continuo peggioramento della situazione ambientale ormai in stato di degrado e “l’ interrogazione, partendo dalla completa incertezza e mancanza di punti di partenza – basti pensare alla Convenzione dei lavori che non è nella disponibilità del Comune – mira, ricostruendo le varie fasi dei lavori, proprio a far chiarezza sulle modalità di esecuzione dei lavori e sulle garanzie per i cittadini residenti.”
“Dopo che da febbraio sono iniziati i lavori presso l’area ferroviaria di Via Piemonte e Via Molise da parte di RFI – hanno Valdo Spini e Tommaso Grassi – abbiamo assistito, insieme ai cittadini, con i quali abbiamo tenuto costanti rapporti anche durante il periodo estivo, ad una degenerazione della situazione ambientale dell’area dove stavano effettuando i lavori e a gravi inconvenienti da parte di coloro che stavano realizzando lo scarico dei materiali. Da febbraio ad oggi ITALFERR ha scaricato nell’area ferroviaria lungo Via Piemonte, fino all’incrocio di Via Molise, materiali di scavo di dubbia provenienza e di sospetta composizione così da realizzare un terrapieno la cui destinazione finale non è ancora conosciuta, e che ha raggiunto ad oggi un’altezza è di circa 5 metri”
Secondo Spini e Grassi “fino a qualche settimana fa lungo il cantiere era esposto un cartello intestato a ‘Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. – Italferr Spa’, che citava la ‘Convenzione 22/2006 del 05/07/06’ avente per oggetto ‘Adeguamento idraulico del torrente Mugnone’: la stessa Convenzione citata nei cartelli lungo Viale Redi, in Via Gordigiani, in Via Ponte alle Mosse, al Barco.” – sottolineano i Consiglieri Comunali – Chiesta una copia agli Uffici però la risposta, fin da marzo è stata, che ‘la convenzione non era reperibile negli archivi del Comune, e che quindi si sarebbe proceduto a farne richiesta ad RFI. Matteo Renzi durante la campagna elettorale si era impegnato con i cittadini a chiarire gli aspetti non chiari e le eventuali irregolarità che RFI stavano effettuando nell’esecuzione dei lavori. Ebbene adesso che è Sindaco, ci aiuti a chiarire quello che è successo finora e ciò che l’area dovrà ancora sopportare, sotto il profilo ambientale e sanitario.”
(lb)