Piste ciclabili, Sabatini (PdL): "Molti percorsi sono inadeguati e l'intera rete è da riqualificare"
“Tutto il percorso Cascine-Porta al Prato-Belfiore-Fortezza-Lavagnini è inadeguato. Così come il tratto che da Belfiore va verso via Benedetto Marcello”. E’ quanto sostiene il consigliere del PdL Massimo Sabatini che interroga il sindaco per sapere “se questi tracciati saranno oggetto di manutenzione e se lo stato dell'intera rete ciclabile fiorentina rispetti i minimi requisiti per una sicura e fluida fruibilità”. Sabatini chiede anche “se l’utilizzazione delle piste ciclabili esistenti è stata adeguatamente e realmente monitorata anche in relazione ai costi affrontati ed ai sacrifici sostenuti in termini di posti auto e mantenimento di condizioni ottimali di scorrimento veicolare”. (lb)
Si allega l’interrogazione
Oggetto: interroga il Sindaco in merito alle piste ciclabili
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
• Viste le linee guida per la progettazione di itinerari ciclabili emanate con Decreto Ministeriale nr. 557 del 30 nov. 1999 che all'art 2 chiariscono come si debba sempre "puntare alla continuità ed alla riconoscibilità dell'itinerario ciclabile, privilegiando i percorsi più brevi, diretti e sicuri";
• Visto anche l'art 4 che all'ultimo comma precisa come, soprattutto i percorsi promiscui, debbano "essere costantemente oggetto di manutenzione";
• Visto il numero 34 dei 100 punti del programma elettorale del Sindaco che, sotto il titolo "a posto le piste", annunciava la presentazione della riqualificazione delle piste ciclabili;
• Verificato di persona, ieri 7 settembre, lo stato di assoluta inadeguatezza in cui versa l'intero percorso Cascine-PortaalPrato-Belfiore-Fortezza-Lavagnini, percorso definito appunto "promiscuo" per l'interazione veicolare e pedonale;
• Notata sul suddetto tracciato la presenza di molteplici interruzioni e sconnessioni, imprecisione segnaletica, scomparsa del manto superficiale e abbondanza di buche;
• Rilevata, nel medesimo percorso, la totale approssimazione con cui è stato affrontato lo snodo Belfiore/Redi/Cassia/BenedettoMarcello che il ciclista è obbligato a percorrere compiendo diversi saliscendi dai marciapiedi, procedendo a zig zag fra dossi e buche pericolose, attraversando semafori senza alcuna sincronizzazione e con un tratto finale che, aggirando il cantiere infinito dell’ex area Fiat, assume un pericolosissimo orientamento tangente al viale di scorrimento veloce;
• Osservato che, nei mesi estivi, è stata inopportunamente data priorità alla creazione di nuovi tratti ciclabili in zone già critiche per il traffico, come Via De Sanctis, piuttosto che procedere alla più urgente riqualificazione di quelli esistenti, molti dei quali versano nello stesso stato del tracciato sovradescritto;
• Ricordata l’interrogazione n. 750 del 31 ottobre 2005 a firma dell’ex consigliere Enrico Bosi nella quale si segnalava lo stato di incuria e pericolosità del fondo stradale delle aree di sosta lungo il viale Belfiore, denuncia tuttora inascoltata nonostante gli impegni presi dal Sindaco uscente;
• Considerato che la criticità dello stato di manutenzione e fruibilità delle piste ciclabili va esteso ad altre tratte che giacciono in condizioni analoghe a quelle sopra denunciate;
• Ritenuto che prima di intraprendere lavori di realizzazione di nuove piste ciclabili sarebbe opportuno in generale migliorare le esistenti e comunque tenere conto dei criteri realizzativi imposti dalla normativa, quali la sicurezza;
• Rilevato che occorrerebbe anche verificare il grado effettivo di utilità, quest’ultimo oggetto in passato di costosi monitoraggi di dubbia utilità a fronte di un’accertata scarsa utilizzazione delle piste esistenti in modo da equilibrare i costi con i benefici
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
1. se il tracciato ciclabile sopramenzionato sarà oggetto di interventi di manutenzione e messa in sicurezza senza attendere presentazioni globali;
2. per conoscere se ritiene che lo stato dell'intera rete ciclabile fiorentina rispetti i minimi requisiti per una sicura e fluida fruibilità e dia decorosa immagine delle capacità dell’amministrazione attuale e di quelle pregresse;
3. se l’utilizzazione delle piste ciclabili esistenti è stata adeguatamente e realmente monitorata anche in relazione ai costi affrontati ed ai sacrifici sostenuti in termini di posti auto e mantenimento di condizioni ottimali di scorrimento veicolare.
Massimo Sabatini