"Il progetto Michelangelo per rilanciare e riqualificare il turismo culturale a Firenze"
Una mozione per impegnare il sindaco e la Giunta a riprendere in mano il progetto Michelangelo per rilanciare il turismo culturale fiorentino attraverso la figura del grande artista, realizzando il prima possibile un grande evento di portata mondiale in cui possa riproporsi, attraverso il grande artista, il ruolo di Firenze nell’Umanesimo e Rinascimento. E’ quanto propongono il capogruppo Valdo Spini e il consigliere Tommaso Grassi (Spini per Firenze). “Come noto il progetto prevede – hanno spiegato Spini e Grassi - anche una collaborazione con Roma e con i Musei Vaticani e naturalmente con il Polo Museale fiorentino. Il progetto si dovrebbe basare su un lavoro comune con enti e istituzioni sia statali che comunali ed ecclesiastici al fine di attivare una serie di eventi, conferenze, proiezioni cinematografiche legate al grande maestro. Secondo Spini “con il progetto Michelangelo potremmo conseguire un duplice obiettivo. Il primo potenziare e rilanciare le istituzioni culturali fiorentine sia locali che nazionali che religiose. Il secondo, attivare una forma di turismo culturale qualificato non ‘mordi e fuggi’ di cui Firenze ha veramente bisogno in un momento di grave crisi nel settore”.(lb)
Si allega la mozione
Tipologia: Mozione
Soggetti proponenti: Valdo Spini, Tommaso Grassi
Oggetto: “progetto Michelangelo”, modalità e peculiarità di presentazione e di attrazione del patrimonio dei beni culturali di Firenze
Il Consiglio Comunale
- Considerato che quella di Michelangelo Buonarroti è una figura importante non solo per il suo immenso valore artistico ma anche per il suo itinerario religioso, politico, civile che pervade le sue opere d’arte e che ne fanno una delle figure più affascinanti del Rinascimento.
- richiamato come il giovane Michelangelo abbia cominciato a operare a Firenze nel 1488 e che la sua presenza nella città si sia protratta (anche se con qualche interruzione) fino al 1535 quando si stabilisce definitivamente a Roma e come di grande importanza siano state anche le sue collaborazioni con i due papi della famiglia fiorentina dei Medici, Leone X e Clemente VII;
-richiamato pure come numerose e qualificanti di conseguenza siano i segni della sua presenza in Firenze dal David dell’Accademia (con i Prigioni), alle Tombe dei Medici in San Lorenzo con la Biblioteca Mediceo-Laurenziana, alla Pietà custodita all’Opera del Duomo, al Tondo Doni, opera pittorica agli Uffizi, al Crocifisso a Santo Spirito, alla sala di Michelangelo al Bargello, nonché della sua opera architettonica, svolta anche come architetto militare a difesa della libertà della Repubblica fiorentina nel 1528-30 e che la Casa Buonarroti custodisca sia opere artistiche che documenti , memorie di Michelangelo o relative a Michelangelo; si aggiunga che lo stesso Palazzo Vecchio ha presenze dell’artista, ma testimonianze dell’artista sono custodite anche alla Biblioteca Nazionale e all’Archivio di Stato;
- richiamata l’iniziativa, che ottenne notevole successo di pubblico, della proiezione virtuale dell’ originale progetto michelangiolesco sulla facciata di San Lorenzo
- atteso che Firenze deve trovare il modo di rinnovare continuamente le modalità e la peculiarità di presentazione e di attrazione del suo immenso patrimonio dei beni culturali;
- atteso che ciò deve avvenire al duplice scopo di fornire sempre nuove occasioni di qualificazione alle Istituzioni culturali siano esse statali, locali o religiose operanti sul suo territorio, sia per rispondere alla crisi che sta attraversando il suo turismo, derivante a sua volta della crisi economico-finanziaria internazionale, che ha visto una flessione delle presenze alberghiere dell’ordine del 15-20%, una crisi che è aggravata dai tagli pubblici continui e ricorrenti al settore cultura che determinano una situazione di risorse sempre più scarse;
- atteso che una risposta adeguata a questo stato di cose la si può trovare solo in un rapporto di sintonia tra enti e istituzioni competenti intorno ad una serie di iniziative rivolte alla valorizzazione di monumenti e personalità legate all’arte e alla cultura di Firenze, tra queste di rilievo mondiale indubbiamente quella di Michelangelo;
- considerato pure come la presenza in Firenze di dette opere renderebbe il costo dell’iniziativa accessibile,pur in un momento di grave crisi economica; quello che si propone è infatti un lavoro comune fra le varie istituzioni statali,in prima linea il Polo Museale Fiorentino, quelle comunali e quelle ecclesiastiche fiorentine per definire una serie di eventi legati al nome di Michelangelo in grado di attivare percorsi, iniziative, convegni, conferenze, proiezioni cinematografiche, una guida a stampa di Michelangelo a Firenze, utilizzando anche gli strumenti dell’informatica e ricercando anche una collaborazione anche con Roma e con i Musei Vaticani,
tutto questo considerato,
Impegna il Sindaco e la Giunta
a riprendere le linee di quel “ progetto Michelangelo” su cui si sono autorevolmente confrontate le personalità responsabili delle principali istituzioni competenti nel corso di un incontro del 6 febbraio u.s. organizzato in proposito dalla Fondazione Rosselli per realizzare nel più breve tempo possibile un grande evento di portata mondiale in cui possa riproporsi, attraverso la figura del grande artista, il ruolo di Firenze nell’Umanesimo e nel Rinascimento.