Donzelli e Torselli (PdL): «Riforma dell'assetto istituzionale dei Quartieri entro la fine del mandato amministrativo»
«Riforma dell’assetto istituzionale dei Quartieri entro la fine del mandato amministrativo». E’ quanto chiedono, in una mozione, Giovanni Donzelli e Francesco Torselli (PdL) secondo i quali le cinque circoscrizioni fiorentine «hanno bisogno di vedere al loro interno ruoli più chiari e distinti tra organo rappresentativo di indirizzo e controllo ed organo esecutivo, pur mantenendo ed introducendo nuovi strumenti per alimentare e convogliare la partecipazione dei cittadini, contemplando di conseguenza l’elezione diretta del presidente».
Un analogo documento è stato presentato dai consiglieri circoscrizionali Edoardo Secci (Quartiere 1), Alessandro Draghi (Quartiere 2), Paolo Poli, Calì Matteo e Giovanni Gandolfo (Quartiere 3) Matteo Fanelli (Quartiere 4), Chiara Moretti (Quartiere 5).
La mozione invita l’amministrazione anche «a disporre l’aggiornamento dei criteri direttivi attraverso apposite deliberazioni del consiglio comunale che potenzino, riorganizzandone l’assetto complessivo, alcune deleghe e funzioni ai Consigli di Quartiere con particolare riferimento alla gestione completa del verde pubblico urbano, ai servizi manutentivi completi, al fine di evitare sovrapposizioni di competenze non funzionali che creano soltanto disservizi»; «a valutare temi quali l’urbanistica, la gestione e lo sviluppo del territorio e la mobilità, in particolare quella “elementare”, le modalità per avere una maggiore considerazione e magari l’estensione dei pareri consultivi obbligatori o comunque la possibilità di avere un ruolo dei Consigli di Quartiere maggiormente formalizzato e riconosciuto quindi maggiormente consapevole ed incisivo». (fn)
Questo il testo della mozione:
MOZIONE
Oggetto: criteri direttivi Consigli di Quartiere
Proponenti: Giovanni Donzelli – Francesco Torselli
IL CONSIGLIO COMUNALE
Preso atto che il Quartiere è considerato dai cittadini il contatto più diretto con l’amministrazione comunale, l’istituzione alla quale ci si può rivolgere con immediatezza e in tempo rapidi, più volte definito dall’ex assessore Bevilacqua come “Front-Office”;
Considerato che la riorganizzazione dei Consigli di Quartiere nello scorso mandato amministrativo è stata oggetto di un ampio dibattito del lavoro dell’Assessorato ai Rapporti con i Quartieri;
Rilevato che ad oggi il lavoro svolto non ha prodotto alcun atto da parte del Consiglio Comunale, salvo alcune comunicazioni dell’assessore competente;
Rilevate inoltre le informazioni pervenute dalla stampa cittadina (La Nazione, Corriere Fiorentino) riguardo ad una possibile riorganizzazione dei Quartieri con un depotenzionamento delle attuali, seppur politicamente prive di significato, deleghe adesso in possesso dei consigli circoscrizionali;
Considerato inoltre che un approfondimento del decentramento necessita innanzitutto di un mutamento di culture ed atteggiamenti in seno all’amministrazione locale, senza il quale le stesse eventuali riforme possono essere inoperanti;
Considerato il percorso di democrazia partecipata “Firenze Insieme” svolto sempre lontano dagli ambiti dei Consigli di Quartiere, improntato ad iniziative tendenti ad una involuzione convegnistica piuttosto che allo sviluppo delle deleghe dei Consigli di Quartiere, che da strumento di partecipazione si limiterebbero esclusivamente ad una gestione del territorio di competenza;
Considerate fondamentali le funzioni dei consigli di Quartiere intesi come un servizio alla cittadinanza, che si affermano in maniera netta e profonda nella società civile con il consolidamento di rapporti già forti fra le realtà sociali e civili del territorio e l’amministrazione del territorio, proprio per lo svolgimento di quel lavoro di assistenza e contatto quotidiano che è prassi svolgere nei Consigli di Quartiere;
Ritenuto determinante quindi dover ampliare le potenzialità d’azione e l’autonomia amministrativa dei Consigli di Quartiere per iniziare concretamente un percorso di trasformazione da Quartieri in Municipi
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
A disporre l’aggiornamento dei criteri direttivi attraverso apposite deliberazioni del Consiglio Comunale che potenzino, riorganizzandone l’assetto complessivo, alcune deleghe e funzioni ai Consigli di Quartiere con particolare riferimento alla gestione completa del verde pubblico urbano, ai servizi manutentivi completi, al fine di evitare sovrapposizioni di competenze non funzionali che creano soltanto disservizi;
A valutare temi quali l’urbanistica, la gestione e lo sviluppo del territorio e la mobilità, in particolare quella “elementare”, le modalità per avere una maggiore considerazione (a partire dal banale ma necessario e quasi mai rispettato invio della richiesta di parere e relativi documenti almeno 15 giorni prima della scadenza) e magari l’estensione dei pareri consultivi obbligatori o comunque la possibilità di avere un ruolo dei Consigli di Quartiere maggiormente formalizzato e riconosciuto (es. presenza del dirigente del Quartiere in Commissione Edilizia, presenza dei presidenti di commissione di quartiere alle rispettive commissioni consiliari comunali, presenza del presidente o vice-presidente alle riunioni della giunta comunale, ecc…), quindi maggiormente consapevole ed incisivo;
A promuovere la progettazione e realizzazione - entro la fine del mandato amministrativo – di una riforma dell’assetto istituzionale dei Quartieri, che hanno bisogno di vedere al loro interno ruoli più chiari e distinti tra organo rappresentativo di indirizzo e controllo ed organo esecutivo, pur mantenendo ed introducendo nuovi strumenti per alimentare e convogliare la partecipazione dei cittadini, contemplando di conseguenza l’elezione diretta del Presidente di Quartiere con le revisioni istituzionali del caso;
A non sopprimere o ridimensionare le deleghe ai Consigli di Quartiere.
Giovanni Donzelli
Francesco Torselli
Firenze, 10 agosto 2009