Reato clandestinità: "Anche Firenze invochi l'incostituzionalità"
“L’amministrazione comunale fiorentina faccia pressione sulle istituzioni
nazionali per invocare l’incostituzionalità del reato di clandestinità”. E’
la richiesta di Perunaltracittà dopo l’entrata in vigore della legge 94
sull’immigrazione.
“Molti enti locali, fa notare il gruppo, fra cui la Regione Toscana e
importanti Comuni come Torino, Venezia e Bari, hanno già sollevato la
questione facendo pressione su governo e Presidente della Repubblica. Firenze, con otto denunce ai danni di 5 marocchini e 3 tunisini, 32 extracomunitari in regola denunciati perché sprovvisti di documenti al momento del controllo e oltre 100 persone identificate in una sola notte, è
stata la città più veloce ad eseguire i provvedimenti L’ingresso o la
presenza illegale del singolo straniero non rappresentano, di per sé, fatti
lesivi di beni meritevoli di tutela penale, ma sono l’espressione di una
condizione individuale, la condizione di migrante. La relativa
incriminazione assume così un connotato discriminatorio e
anticostituzionale”.
“Né un fondamento giustificativo del nuovo reato può essere individuato, continua il gruppo, sulla
base di una presunta pericolosità sociale della condizione del migrante
irregolare: la Corte costituzionale (sent. 78 del 2007) ha infatti già
escluso che la condizione di mera irregolarità dello straniero sia
sintomatica di una pericolosità sociale dello stesso”.
Perunltracittà conclude sostenendo che “l’introduzione del reato in esame produrrà una crescita abnorme di ineffettività del sistema penale, gravato di centinaia di migliaia di
ulteriori processi privi di reale utilità sociale e condannato per ciò alla
paralisi. Né questo effetto sarebbe scongiurato dall’affidamento del compito
al giudice di pace, sistema anch’esso in grave sofferenza”. (edl)