Residenze in case occupate, Torselli (PdL): "Il Comune le concede e c'è chi non può essere curato se occupa due stanze"

 

“Apprendo con rabbia e sdegno da un noto quotidiano fiorentino che il Comune di Firenze ha concesso la residenza agli occupanti dell’ex-scuola Caterina de’ Medici di Viale Guidoni ed a quelli dell’ex-ospedale pediatrico Meyer.” E' quanto ha affermato il consigliere del PdL Francesco Torselli . “Lo sdegno – spiega il consigliere comunale del centrodestra – nasce dal fatto che mentre a tutte queste persone, tra le quali vi sono anche moltissimi clandestini, il Comune ha concesso con facilità di eleggere quale propria residenza gli edifici occupati abusivamente, vi sono italiani che, non riescono ad ottenere la residenza in due stanze occupate, nonostante la residenza sia loro necessaria per ricevere le cure mediche necessarie alla loro sopravvivenza”.“Non parlo per demagogia – racconta Torselli – ma cito il caso di una persona di mia conoscenza la quale rimasta senza lavoro a causa di una grave malattia si è vista costretta ad occupare una casa popolare che peraltro era sfitta da mesi. Oggi questa persona ha subito un trapianto di fegato ed avrebbe bisogno di assistenza domiciliare, nonché di un ticket per accedere gratis alle cure necessarie alla propria sopravvivenza. Purtroppo questo non è possibile perché da occupante, questa persona non ha diritto alla residenza. Ecco perché quanto sento – rincara la dose Torselli – di residenze concesse a decine di famiglie extracomunitarie in palazzi interamente occupati abusivamente, mi viene da chiedermi se a firenze esiste o no ancora un minimo di sensibilità sociale e di buon senso. Il colmo – conclude il consigliere del PdL e presidente provinciale di Azione Giovani – è leggere di alcuni detenuti ai quali sono perfino concessi gli arresti domiciliari in palazzi occupati illegalmente. Arresti domiciliari sì, ma assistenza sanitaria ad un italiano malato no… In queste regole io non mi riconosco davvero più”.(lb)