Asili nido, Roselli (PdL): «Il Comune utilizzi meglio i soldi pubblici»
«I 14 milioni di euro stanziati dalla Regione Toscana sono una cifra importante e permetteranno l’ampliamento dei servizi all’infanzia. Ma il Comune deve fin da subito mettersi al lavoro per migliorare la qualità del servizio e ridurre i costi». Così il consigliere Emanuele Roselli (PdL) commenta le dichiarazione dell’assessore alla pubblica istruzione Rosa Maria Di Giorgi.
«Vedremo come saranno ripartiti i fondi e quanto toccherà a Firenze – ha aggiunto l’esponente del centrodestra – ma nel frattempo occorre razionalizzare le spese. Massimizzando le risorse si riuscirà, di conseguenza, ad ampliare il servizio offerto».
«Per raggiungere questo risultato - secondo Roselli – è necessaria la ‘concorrenza virtuosa’ tra pubblico e privato sociale e il voucher alle famiglie è sicuramente uno strumento che va in questa direzione se spendibile in tutte le strutture accreditate presso il Comune, anche se gestite da soggetti terzi».
«Per lo stesso servizio, attualmente - sottolinea il consigliere del PdL – l’amministrazione comunale spende 9milioni in più di più del privato. Ragionando solo sui dati forniti dal Comune, che probabilmente non tengono in considerazione tutti i costi aggregati relativi al personale amministrativo, alle utenze e alle manutenzioni straordinari, il costo medio per ogni bambino, compresi quelli che frequentano i tempi brevi e i centri gioco, è calcolato intorno ai 10.000 euro. Nel privato sociale la cifra si aggira intorno ai 6.500 – 7.000 euro per il cosiddetto ‘servizio a tempo lungo’. Confrontando i dati emerge, appunto, che l’amministrazione, complessivamente, spende 9milioni di euro in più».
«Un sistema sempre più integrato tra pubblico e privato sociale – ha concluso Roselli - non solo permetterebbe un notevole risparmio di risorse ma favorirebbe anche l'innalzamento della qualità dei servizi, vista la virtuosa concorrenza che si verrebbe ancor più a creare tra i vari soggetti che operano nel settore». (fn)