Spini: "Il nuovo Museo Nazionale della scuola abbia sede a Firenze"
“Il nuovo Museo Nazionale della scuola abbia sede a Firenze. Per qauesto serve una sede adeguata”. E’ quanto chiedono in una interpellanza indirizzata agli assessori Guiliano Da Empoli e Rosa Maria Di Giorgi, i consiglieri comunali Valdo Spini e Tommaso Grassi (Spini per Firenze).
“Nel corso di tutta la nostra campagna elettorale – spiega il consigliere Spini – abbiamo ribadito l’idea che il ruolo specifico di Firenze è quello di ‘Giardino della cultura e della ricerca’. Venuti quindi a conoscenza del progetto presentato dall’ANSAS, (Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica), istituzione nazionale che ha sede a Firenze nel Palazzo Gerini in via Buonarroti per la realizzazione di un nuovo Museo Nazionale per la Scuola, abbiamo subito pensato che Firenze sarebbe la collocazione giusta di una tale iniziativa, che non va configurata soltanto come Museo ma come centro attivo di stimolo per la didattica del presente e del futuro”.
In realtà a Firenze una presenza del genere parte da lontano. Il consigliere Spini ricorda che “ebbe inizio nel 1925 con una Mostra didattica nazionale sui prodotti delle scuole “nuove”, quelle che realizzavano l'idea di Giuseppe Lombardo Radice di una didattica intesa come esperienza “attiva”. Con quell'iniziativa, la società del tempo toccò con mano che cos'era la scuola e che cosa, in essa, si stava concretamente realizzando. Non un museo della scuola italiana, come sarebbe accaduto nel 1939, quando mutò il nome in Museo nazionale della scuola, ma un momento di incontro vivo, fuori delle aule, con quanto nella scuola si viveva e si sperimentava.
Negli anni '50 assunse il nome di Centro didattico di studi e di innovazione e, successivamente, di Biblioteca di documentazione pedagogica, per divenire poi Indire - Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa -, denominazione con la quale è stata varata la sua riforma nel 2001 da parte del Governo. A Gennaio 2007, con l’entrata in vigore della Finanziaria (Legge n. 296/2006), Indire è divenuto ANSAS - Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica.
All’interno dell'archivio storico dell’ANSAS è conservato un patrimonio documentario di grande rilievo, che si compone di cinque archivi di personalità («Giuseppe Lombardo Radice»; «Ottavio Gigli»; «Giuseppe Fanciulli»; «Arturo Linacher»; «Francesco Bettini»), sei fondi di materiali didattici di vario genere - che conservano una variegata raccolta di elaborati didattici prodotti nelle scuole italiane nel corso del XX secolo, composta da quaderni di scuola, album da disegno, quaderni pentagrammati, corrispondenze scolastiche - («Materiali scolastici»; «Alberto Simonetta»; «Giuseppe Caputo»; «Neppi-Modona»; «Mostra internazionale del giornalino scolastico»; «Concorsi di disegno») e dalla storica fototeca, costituita da oltre 14.000 fotografie relative alla edilizia scolastica italiana nel periodo compreso tra il Ventennio fascista e il cosiddetto “boom economico”, alle attività didattiche svolte nelle scuole (lezioni, esercitazioni ginniche, spettacoli, refezione, esperimenti scientifici) e alle attività culturali svolte dal Centro didattico nazionale di studi e documentazione e dalla Biblioteca di Documentazione Pedagogica di Firenze (convegni, mostre, corsi di aggiornamento).
Il fondo «Giuseppe Lombardo Radice» costituisce adesso la più completa raccolta delle carte del principale apostolo della “scuola attiva”, dopo l’omonimo fondo conservato presso il Museo storico della didattica di Roma “(cfr. Pamela Giorgi, in “il mondo degli archivi on line” (n.1/2 del 2009).
“Va aggiunto da parte nostra – dice ancora il consigliere Spini – che vi sarebbe un grande bisogno di collocazione e valorizzazione dell’archivio di un grande pedagogista che ha operato e insegnato a Firenze, Ernesto Codignola, destinato in precedenza al Comune di Scandicci e di cui è stata proposta la collocazione nella nuova Biblioteca del Quartiere dell’Isolotto a Firenze, quando questa verrà aperta.
Ora si parla a parte dell’ANSAS di ricostituire un Museo Nazionale della Scuola in coerenza con lo spirito originario di Giuseppe Lombardo Radice. Occorre che la città di Firenze si attivi per esserne le sede. E’ evidente che Firenze , sia per i motivi storici predetti, sia per la vicinanza con l’ANSAS non può che essere la prima scelta in questo senso, ma occorre che la città si muova anche dal punto di vista della predisposizione di una sede adeguata”.
“Per questo – conclude il consigliere Spini – insieme al consigliere Tommaso Grassi, abbiamo presentato una interpellanza al sindaco e alla giunta comunale perché si attivino in questa direzione. Le positive ricadute dal punto di vista pedagogico che ne potrebbero discendere per l’ambiente fiorentino della pubblica istruzione, dell’università e della cultura sono evidenti. Ma vi potrebbero essere anche delle ricadute turistiche vista la possibilità di organizzare qualificati convegni pedagogici nonché visite da parte delle scolaresche di tutta Italia”.(fd)
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