Incidente di viale Amendola, Torselli (PdL): "abbiamo giurato al padre e agli amici di Carlotta di cercare la verità"

"Ora è tempo di fatti, non di ipotesi campate in aria"

"Abbiamo giurato di fronte al padre di Carlotta e di fronte ai suoi amici che avremmo fatto tutto quanto in nostro potere per ricercare la verità su quanto accaduto in viale Amendola la notte del 14 luglio; le ipotesi e le considerazioni personali adesso servono a poco, dopo il cordoglio è il momento di passare ai fatti". E' quanto ha spiegato il consigliere  Francesco Torselli (PdL) in aula durante il consiglio comunale.
"L'assessore Mattei ed il sindaco Renzi sono stati chiari fin dalla tragica giornata in cui Carlotta ci ha lasciati prendendosi un impegno solenne di fronte al padre della ragazza: ricercare la verità - ha proseguito il consigliere comunale del centrodestra - oggi è nostro dovere far seguire alle parole i fatti. L'assessore Mattei, il sindaco Renzi, il capogruppo del PdL Giovanni Galli e i numerosi colleghi che in questi giorni sono stati vicini alla famiglia Fondelli lo hanno fatto non per rappresentare maggioranza e opposizione, né per logiche politiche o di partito - ha aggiunto ancora Torselli - ma per far sentire la comunità fiorentina unita e stretta attorno alla famiglia di Carlotta".
Sempre secondo Torselli: "il primo obiettivo, quello di far sentire Firenze unita nel dolore al di là delle contrapposizioni politiche è stato raggiunto, adesso non è il momento di lasciarsi andare a giudizi dettati dall'impulsività e da considerazioni personali, ma quello di dare all'aula del consiglio comunale il ruolo che gli compete: essere il filtro imparziale tra la magistratura che dovrà ricercare la verità e gli affetti di Carlotta".
"Per quanto mi riguarda - ha concluso Torselli - ribadisco ciò che ho detto al padre di Carlotta fin dal giorno dell'incidente: sono pronto in qualsiasi momento a mettere da parte la mia appartenenza politica per collaborare con il sindaco e la giunta alla ricerca obiettiva della verità". (lb)