Vertenza Olimpia, il vicesindaco Nardella: "Scongiurare la chiusura della storica casa editrice"

"La chiusura della principale sede della storica casa editrice Olimpia, oltre a creare enormi difficoltà alle famiglie degli oltre 30 dipendenti a cui va la nostra solidarietà, sarebbe un ulteriore e grave impoverimento per la realtà produttiva e culturale del nostro territorio. Anche noi, come Comune capoluogo, chiediamo l’apertura in tempi brevissimi di un tavolo istituzionale, per poter discutere con l’azienda una soluzione accettabile della vertenza. E vogliamo affrontare il problema più generale della crisi dell'editoria fiorentina in un prossimo incontro con i rappresentanti dell'Associazione editori italiani". E’ quanto afferma il vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Dario Nardella, dopo l’incontro di stamani fra Regione, Provincia, Comune e sindacati di categoria.

L’incontro era stato richiesto da Cgil e Cisl dopo l’ultima decisione della proprietà, che prevede entro il 30 settembre la chiusura della sede di Sesto Fiorentino e il trasferimento a Milano e Roma di tutto il personale. L'Editoriale Olimpia è nata nel 1939 dalla Vallecchi e pubblica tra le altre la rivista Diana, la più antica d'Italia; oggi conta 24 pubblicazioni periodiche più un catalogo libri con 200 titoli e ricopre un ruolo primario nel settore di caccia, pesca sportiva, animali da compagnia, armi, nautica e aviazione. “E’ vero che in teoria non si parla di licenziamenti – aggiunge il vicesindaco – ma in pratica si rende impossibile il ricorso ad eventuali ammortizzatori sociali, con buona pace dei dipendenti che non possono trasferirsi in un’altra città e che quindi dovrebbero dimettersi, restando senza lavoro".
 

 

(ag)