Torselli (PdL): «Alcuni assessori più che 'giovani' sono sembrati 'mandati allo sbaraglio'»
«Gioventù è stata una parola ricorrente durante tutta la campagna elettorale, così come lo è stata nel discorso che ha seguito il giuramento del sindaco Renzi. Adesso però è necessario che la giunta e i giovani presenti in consiglio dimostrino che ‘giovani’ non è sinonimo di ‘mandati allo sbaraglio’». Lo ha detto Francesco Torselli (PdL) intervenendo, questo pomeriggio, in consiglio comunale.
«Ecco perché sono rimasto molto male del fatto di non aver visto, tra le deleghe assegnate dal primo cittadino, quella alla gioventù – ha rilevato l’esponente del centrodestra – con un assessorato capace di fornire risposte concrete su come deve fare un giovane, magari lavoratore precario, ad accedere ad un mutuo».
«L'esordio della ‘baby-giunta’ è stato da impreparati – secondo Torselli - penso all'assessore Falchetti, immobile ed assente al gioco delle tre carte che ha modificato i vertici Ataf, ma soprattutto all'assessore Fantoni che, da assessore alla casa, ha esordito raccontandoci che a Firenze non esiste emergenza abitativa e perdendosi dietro le solite promesse fritte e rifritte su nuove case, nuovi alloggi e fondi da reperire chissà dove».
«Spero che i tanti giovani che siedono tra i banchi di questo consiglio – ha aggiunto – e quelli che siedono nei banchi della giunta, fino a colui che siede sullo scranno di primo cittadino, riescano nei cinque anni della legislatura a produrre qualcosa in maniera unitaria, una proposta generazionale che superi gli steccati di maggioranza e opposizione».
«Don Bosco – ha concluso il consigliere del PdL - diceva: 'Occorre che i giovani non solo siano amati, ma che essi riconoscano di essere amati'. Invito il sindaco a meditarci sopra ed a farlo proprio per questi cinque anni». (fn)