Spini (capogruppo Spini per Firenze): "Faremo un'opposizione con proposte concrete per la città"

Ecco l'intervento di Valdo Spini capogruppo in consiglio comunale per la Lista "Spini per Firenze"

"Prendo la parola non solo a nome del mio gruppo consiliare, emanazione dell’omonima lista, ma anche a nome della consistente percentuale di cittadini che ha ritenuto di votarmi per Sindaco di Firenze , sia che abbiano sostenuto le liste della mia coalizione, sia che ne abbiano sostenuto nel consiglio comunale delle altre, avvalendosi del cosiddetto “voto disgiunto”.
Sento già in questo una particolare responsabilità verso la città, quella di svolgere un’opposizione non per l’opposizione, cioè pregiudizialmente vincolata ad una posizione contraria a quello che fa la maggioranza bensì un’ opposizione capace sempre di produrre concrete proposte e posizioni in positivo, capaci quindi di essere posizioni e proposte praticabili per il governo della città. E a questo principio mi uniformerò, a questo principio ci uniformeremo come gruppo “Spini per Firenze” insieme al collega Tommaso Grassi, giovane consigliere di questo consesso. Questo atteggiamento ci darà una caratteristica particolare nel dibattito di questa consiliatura comunale, perché non saremo certo un gruppo che si sente responsabilizzato, come quello di maggioranza, a sostenere comunque il governo della città, ma nemmeno un gruppo che si sente responsabilizzato, come l’opposizione del Popolo delle Libertà, a sostenere la maggioranza di governo nazionale. Le fiorentine e i fiorentini, quindi, sanno di poter contare su una voce libera, indipendente , spregiudicata che si richiama a quei valori e a quegli ideali che in quest’aula fecero risuonare uomini come Piero Calamandrei. Del resto, chi lo vuole fare, può già trovare tante di queste proposte concrete nelle innumerevoli manifestazioni di contenuto che abbiamo tenuto nel corso di questa campagna elettorale. Ma sentiamo la responsabilità di svolgere un’opposizione in positivo, anche e soprattutto per le condizioni gravissime in cui si trova la città.'Abbiamo trovato una situazione ancora peggiore di quella che ci aspettavamo' ha detto il Sindaco Matteo Renzi al momento del suo insediamento. Ed è una frase che, una volta tanto, mi sento di approvare. Gli sviluppi dell’inchiesta della magistratura sull’operato della precedente amministrazione in merito all’area di Castello denotano l’esistenza di una questione morale che si è proposta nel modo di amministrare il potere più significativo che viene attribuito ai Comuni ,e cioè quello di operare le scelte di destinazione del proprio territorio. Il deficit del Teatro Comunale, cinque milioni e mezzo di euro, getta una luce inquietante sul futuro di una fondamentale manifestazione culturale fiorentina. Le novità preoccupanti emerse sulla più grande opera pubblica che riguarda il futuro del la città , e cioè il sottoattraversamento ferroviario, presentano elementi di preoccupazione che hanno consigliato alla stessa amministrazione momenti di dilazione e di riflessione e che noi vorremmo organica ed allargata alle altre proposte sul tappeto. L’ampio scontento nei confronti delle linee 2 e 3 della metropolitana di superficie (cosiddetta tramvia) che dovrebbe essere di prossima realizzazione chiede una risposta. Ci sono situazioni di project financing che vanno affrontate e cambiate pena il deterioramento delle condizioni finanziare della città. Ma un’attenzione particolare la vorrei riservare alla situazione economica e occupazionale dell’area fiorentina nel suo complesso. A Firenze il calo della produzione industriale è stato del 22% rispetto allo stesso periodo del 2008 e del 18% rispetto al trimestre precedente (fonte Confindustria Firenze); nel turismo a Firenze il settore alberghiero ha registrato nei primi cinque mesi del 2009 un calo del fatturato del 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno;mentre l’IRPET prevede in Toscana una perdita di 55.000 unità di lavoro fra il 2009 e il 2010.Sono tutti elementi che ci portano a formulare alla giunta che ci è stata testé comunicata dal Sindaco , con grande senso di responsabilità, degli auguri sentiti e sinceri perché questa giunta possa operare bene nell’interesse della città e affrontare questi difficili, talvolta drammatici, problemi. Non ci auguriamo il tanto peggio tanto meglio. Non lo abbiamo mai fatto nella nostra vita politica e tantomeno lo faremo ora.
Certo ci auguriamo che il Sindaco, la sua giunta , la sua maggioranza sappiano aprirsi ad un dibattito aperto e costruttivo con questo consiglio comunale, rivalutando il suo ruolo di rappresentanza della città.
La presentazione al Consiglio delle linee programmatiche relative al suo mandato deve avvenire prima della manifestazione pubblica che lui ha annunciato per i cento giorni della sua attività. E’ un atto di rispetto verso il Consiglio che verrebbe apprezzato. Certo non ci sono piaciute delle dichiarazioni di autosufficienza, del tutto incongrue in una situazione così grave come quella che la città sta attraversando. Non ci sono piaciute affermazioni di assessori che si sono vantati di avere battuto in velocità il consiglio comunale nell’utilizzazione di Palazzo Vecchio, quando è noto che la data di convocazione del consiglio comunale è stata decisa da esponenti istituzionali della maggioranza. Non ci è piaciuto sentir dire che Firenze non ha emergenza abitativa quando ha perso in questi anni quasi centomila abitanti. Non ci è piaciuto infine, dopo sei mesi abbondanti di campagna del Pd prima per le primarie e poi per le elezioni vere e proprie , in cui la città dovrebbe essere stata percorsa e conosciuta fino in fondo, di sentir dire che ci vorranno trenta dipendenti comunali che la percorreranno per trovare i punti di maggiore sofferenza e di degrado. Signor Sindaco se vuole un elenco di questi punti glielo posso fornire subito anch’io! Meglio ancora,noi consiglieri comunali tutti insieme possiamo certamente farlo!
Ma vogliamo attribuire queste prime affermazioni al rodaggio delle prime settimane e aspettiamo fiduciosi che prevalga uno spirito diverso, quello che abbiamo auspicato in questo intervento, cioè uno spirito di apertura e di dialogo . Per quanto riguarda lo specifico delle comunicazioni che il Sindaco ha reso, accanto al consenso per atti che il Sindaco ha compiuto come quello sull’Ataf, ci permettiamo di avanzare forti perplessità sul fatto che il Sindaco non abbia potuto trovare un assessore all’Urbanistica all’altezza della sua fiducia e delle sue aspettative. Ci domandiamo anche il motivo dell’assenza dell’esplicitazione della delega del decentramento, cioè del rapporto con i consigli di circoscrizione. Il tema della partecipazione sarà infatti da noi particolarmente curato e sollevato.
Va sottolineata infine la necessità che il Comune di Firenze dia un adeguato contributo al dibattito che si svolgerà in sede nazionale sull’elaborazione dei decreti legislativi di attuazione della riforma del federalismo: il ruolo dei comuni deve essere adeguatamente salvaguardato.  Abbiamo sulle nostre spalle una duplice responsabilità. Innanzitutto quella di assicurare alle nostre cittadine e ai nostri cittadini una elevata qualità della vita quotidiana in spirito di responsabilità e di solidarietà, almeno per quanto può essere di nostra competenza. Ma anche quella di preservare e di rinnovare quel grande fatto di attrazione, elevazione e di stimolo culturale , ideale e spirituale che Firenze,con il suo patrimonio storico, artistico e culturale rappresenta nel mondo . Questo rende il lavoro delle nostre istituzioni cittadine, in particolare di questo consiglio comunale, particolarmente significativo. Non dimentichiamolo mai. Facciamoci reciprocamente gli auguri di esserne all’altezza". (lb)