Alessandri e Stella (PdL): «Rivedere il ‘piano della somministrazione' per scongiurare la chiusura dei chioschi»

«Riesaminare complessivamente il ‘piano di somministrazione’, entrato in vigore nel settembre scorso». E’ quanto chiedono, in una mozione, i consiglieri Stefano Alessandri e Marco Stella (PdL) per «scongiurare la chiusura di quei chioschi che contribuiscono a garantire la vivibilità in alcune zone di Firenze».
«Il piano – scrivono i due esponenti del centrodestra – ha una serie di norme attuative che fanno parte integrante del provvedimento. Queste disposizioni hanno l’obiettivo di dare una definitiva soluzione, adeguata alla disciplina prevista dal codice regionale del commercio, ad un numero di imprese che operano in strutture temporanee su suolo pubblico, originariamente qualificate come attività di commercio su area pubblica e che nel tempo hanno modificato la loro natura e la loro attività».
«Questa norma – ricordano Alessandri e Stella – intendeva individuare un percorso per ricondurre queste situazioni alla disciplina di legge. Dal dibattito emerso in consiglio comunale emerse da parte di tutte le forze politiche l’esigenza di mantenere le attuali localizzazioni quale presenza che concorra a rendere vivibili specifiche e limitate aree della città».
«Proprio a seguito del dibattito – prosegue la mozione – fu inserito questo testo: ‘L’amministrazione comunale entro sei mesi dall’approvazione del presente piano approva un progetto in cui individua le aree di proprietà comunale dove realizzare strutture finalizzate all’attività di somministrazione, da assegnare tramite procedura concorsuale, destinate prioritariamente alla ricollocazione delle imprese che alla data di approvazione del presente Piano svolgono su area di proprietà comunale attività di somministrazione in virtù della sola autorizzazione alla somministrazione, prive di agibilità ex cap. IX del R.E.. Tali imprese, ove non usufruiscano di detta ricollocazione, devono entro i sei mesi successivi all’assegnazione delle aree di cui al precedente periodo, trasferire la propria attività in unità immobiliari aventi destinazione d’uso commerciale e funzione di somministrazione nel rispetto dei requisiti previsti dal titolo II del presente Piano’».
«Con una delibera dello scorso aprile – rilevano Alessandri e Stella - il consiglio comunale ha preso atto delle difficoltà emerse nel corso di incontri, tenuti presso l’assessorato allo sviluppo economico alla presenza dei presidenti dei consigli di Quartiere e di rappresentanti delle direzioni sviluppo economico, mobilità, polizia municipale e patrimonio immobiliare, in merito alla possibilità di una concreta applicazione di quanto previsto dal nuovo testo. Per questo motivo sono state apportate altre modifiche, contenute nella delibera. Queste ultime, però, stravolgeranno la funzione dei cosiddetti chioschi attualmente operanti su suolo pubblico con la funzione di somministrazione. Con le nuove disposizioni dal 15 di novembre i titolari dei chioschi non potranno più svolgere attività di somministrazione e ciò comporterà conseguenze negative nelle aree da essi occupate.
Senza dimenticare che la possibilità dei chioschi di effettuare la somministrazione comporta un notevole beneficio in termini di decoro e qualità urbana e che molto spesso la presenza di tali strutture rappresenta una vera e propria riqualificazione di aree verdi altrimenti abbandonate al degrado.
Per molti cittadini, soprattutto nei periodi estivi, la presenza di tali strutture rappresenta un diversivo ed un punto di riferimento per trascorrere alcune ore in compagnia all’aria aperta ed in mezzo al verde».
«Da qui la necessità – hanno concluso Alessandri e Stella – di elaborare un nuovo piano, anche attraverso una serie di incontri con gli uffici dell’urbanistica e dello sviluppo economico, compatibile con le norme esistenti che salvaguardi la funzione di somministrazione ai titolari di attività di somministrazione di alimenti e bevande su suolo pubblico». (fn)


Questo il testo della mozione:

MOZIONE
Oggetto: Modifica del Piano della distribuzione e localizzazione della funzione di somministrazione nel territorio del Comune di Firenze approvato con n° 2009/C/00050 del 20/04/2009
Proponenti: Stefano Alessandri, Marco Stella
Il Consiglio Comunale
Visto che con Deliberazione n° 2008/C/00071 del 24.07.2008 il Consiglio Comunale ha approvato il
“Piano della distribuzione e localizzazione della funzione di somministrazione nel territorio del Comune di
Firenze”, entrato in vigore in data 08.09.2008;
Viste le Norme Attuative del Piano medesimo contrassegnate come Allegato C della suddetta Deliberazione,
facenti parte integrante del provvedimento sopra citato;
Considerato come la suddetta disposizione avevesse l’obiettivo di dare una definitiva soluzione, adeguata alla
disciplina prevista dal Codice Regionale del Commercio, ad un numero di imprese di somministrazione che operano in strutture temporanee su suolo pubblico, originariamente qualificate come attività di commercio su area pubblica e che nel tempo hanno modificato la loro natura e la loro attività;
Considerato, altresì, come la norma intendesse individuare un percorso per ricondurre queste situazioni alla disciplina di legge;
Tenuto conto che dal dibattito emerso in sede di Consiglio Comunale in occasione della discussione sulla delibera sopra citata emerse da parte di tutte le forze politiche l’esigenza di mantenere in essere le attuali
localizzazioni quale presenza che concorra a rendere vivibili specifiche e limitate aree della città,
Visto che a seguito del dibattito fu inserito al 3° comma dell’art. 10 delle Norme Attuative il seguente testo:
3 L’Amministrazione Comunale entro sei mesi dall’approvazione del presente Piano approva un progetto in cui individua le aree di proprietà comunale dove realizzare strutture finalizzate all’attività di somministrazione, da assegnare tramite procedura concorsuale, destinate prioritariamente alla ricollocazione delle imprese che alla data d’ approvazione del presente Piano svolgono su area di proprietà comunale attività di somministrazione in virtù della sola autorizzazione alla somministrazione, prive di agibilità ex cap. IX del R.E.. Tali imprese, ove non usufruiscano di detta ricollocazione, devono entro i sei mesi successivi all’assegnazione delle aree di cui al precedente periodo, trasferire la propria attività in unità immobiliari aventi destinazione d’uso commerciale e funzione di somministrazione nel rispetto dei requisiti previsti dal titolo II del presente Piano;
Preso atto che con Deliberazione n°2009/C/00050 del 20/04/2009 il Consiglio Comunale ha preso atto delle difficoltà emerse nel corso di incontri tenutosi presso l’Assessorato allo Sviluppo Economico alla presenza dei Presidenti dei Consigli di Quartiere e dirappresentanti delle Direzioni Sviluppo Economico, Mobilità, Polizia Municipale e Patrimonio Immobiliare in merito alla possibilità di una concreta applicazione di quanto previsto dal 3° comma dell’art. 10 del Piano della Funzione di somministrazione, in special modo per quanto concerne la individuazione di aree patrimoniali disponibili per la ricollocazione di quei chioschi operanti in base alle sole autorizzazioni alla somministrazione ex -lege 287/91 e la lunghezza, complessità e problematicità delle procedure collegate a tale operazione;
Considerato a seguito di tali difficoltà il Consiglio Comunale ha ritenuto di dover modificare il testo del 2° comma dell’art 10 “Attività di somministrazione su suolo pubblico” delle Norme tecniche attuative del Piano della Funzione di somministrazione approvato dal Consiglio Comunale con Deliberazione n° 2008/C/00071 in data 24.07.2008 sostituendo le parole “entro un anno dall’entrata in vigore del presente Piano” con le parole “entro il 15 Novembre 2009” e di sostituire il 3° comma dell’art 10 medesimo con il seguente:
3 Le imprese che alla data di approvazione del presente Piano svolgono sul suolo pubblico attività di somministrazione di alimenti e bevande in virtù della sola autorizzazione alla somministrazione ex – lege 287/9 , in alternativa al trasferimento dell’attività in unità immobiliari aventi destinazione d’uso commerciale e funzione di somministrazione nel rispetto dei requisiti previsti dal Titolo II del Piano, possono richiedere la trasformazione della autorizzazione alla somministrazione in titolo abilitativo al commercio di generi alimentari con mantenimento della concessione di suolo pubblico su cui gravita la struttura. L’area assegnata in concessione sarà quella corrispondente alla sola struttura di vendita con esclusione quindi degli spazi antistanti anche se già destinati ad occupazioni temporanee/stagionali per tavolini. L’istanza deve essere presentata dagli interessati entro il termine perentorio del 15 Novembre 2009. L’accoglimento di tale istanza entro i successivi 15 giorni determinerà l’adeguamento del Piano Comunale del commercio su area pubblica mediante apposita Deliberazione della Giunta Municipale. Tali autorizzazioni al commercio su area pubblica consentiranno la prosecuzione “in loco” dell’attività in essere e saranno subordinate a quanto previsto dal Piano del Commercio su area pubblica, approvato dal Consiglio Comunale in data 14.07.2008 con Deliberazione n° 60. Il rilascio del nuovo titolo abilitativo comporta la decadenza del titolo abilitativo alla somministrazione ex- lege 287/91.
Considerato che tale modifica stravolgerà la funzione dei cosiddetti chioschi attualmente operanti su suolo pubblico con la funzione di somministrazione.
Visto che a seguito di tale delibera, di fatto dal 15 di novembre, i titolari dei suddetti chioschi non potranno più svolgere attività di somministrazione e ciò comporterà conseguenze negative nelle aree da essi occupate.
Considerato che la possibilità dei chioschi di effettuare la somministrazione comporta un notevole beneficio in termini di decoro e qualità urbana e che molto spesso la presenza di tali strutture rappresenta una vera e propria riqualificazione di aree verdi altrimenti abbandonate al degrado.
Visto che per molti cittadini, soprattutto nei periodi estivi, la presenza di tali strutture rappresenta un diversivo ed un punto di riferimento per trascorrere alcune ore in compagnia all’aria aperta ed in mezzo al verde.

Invita il Sindaco

A riesaminare complessivamente la materia in oggetto ed a predisporre una serie di incontri con gli uffici dell’Urbanistica e dello Sviluppo Economico al fine di elaborare un nuovo piano compatibile con le norme esistenti che salvaguardi la funzione di somministrazione ai titolari di attività di somministrazione di alimenti e bevande su suolo pubblico attualmente autorizzati alla somministrazione ex lege 287/91