Giocoli (PdL): «Scelta costosa e inusuale fare il primo consiglio nel Salone dei Cinquecento»

Per l'esponente del centrodestra «le manie di grandezza rischiano di relegare le opposizioni al ruolo di comparsa»

«E’ una decisione costosa e inusuale ed è stata scelta una sede che non è quella naturale della nostra assemblea, da sempre il Salone dei Duecento». Questo il commento della consigliera Bianca Maria Giocoli (PdL) a proposito «dell’ipotesi di convocare primo consiglio comunale della legislatura, fissato alle 21 di lunedì 13 luglio, nel Salone dei Cinquecento».
«Sono necessari chiarimenti – ha chiesto l’esponente del centrodestra – chi ha preso questa decisione visto che la conferenza dei capigruppo non si è ancora riunita? E’ stato forse il ‘consigliere anziano’ che si è allargato troppo o il sindaco? Come verrà garantito il sacrosanto diritto dei consiglieri a poter intervenire durante la seduta e come si prevede di ovviare ai meccanismi di votazione? Sono tanti gli interrogativi ai quali bisogna rispondere prima di prendere qualsiasi decisione definitiva che, comunque, tocca alla conferenza dei capigruppo».
«Stop quindi a qualsiasi scelta prima del necessario via libera dei capigruppo – ha proseguito Bianca Maria Giocoli – e, comunque, la seduta solenne nel Salone dei Cinquecento non deve tradursi in una ‘sacra rappresentazione’ relegando i componenti delle opposizioni a ruolo di comparsa.
Non ci piacciono queste manie di grandezza che, oltretutto, hanno un costo per la collettività: straordinari per i dipendenti, gettone doppio per i consiglieri se si sfora la mezzanotte, più vigili urbani.
Non è un buon inizio per ‘Re Matteo I da Rignano’». (fn)