Razzanelli: «Il sindaco Renzi si è tenuto in mano le ‘chiavi della città'»

Il capogruppo di 'Firenze c'è' commenta le scelte del primo cittadino

«Con la delega all’urbanistica e quella a Mattei della mobilità, il sindaco Renzi si è tenuto in mano le ‘chiavi della città’». E’ quanto sostiene Mario razzanelli, capogruppo di ‘Firenze c’è’.
«Tra piano strutturale e infrastrutture per la mobilità – secondo l’esponente dell’opposizione - sono in giuoco oltre 30 miliardi di euro. Per questo l’anno scorso si è dimesso un assessore, incatenato il sindaco ed è entrata in crisi la giunta. Il futuro di Firenze è strettamente collegato alla corretta gestione di questi ingenti interessi economici. Ed è quindi sul modo di affrontare queste “partite” che si misurerà la forza e la capacita del nuovo sindaco che proprio per questo ha avocato queste deleghe a se o a un suo fedelissimo collaboratore».
«Tramvia – ha concluso Razzanelli - sottoattraversamento della Tav, aeroporto, bretella Incisa Barberino, centro congressuale e l’accordo con le Ferrovie siglato il 27 ottobre 2008 sono tutti nodi da sciogliere nell’arco dei prossimi 360 giorni. Rispetto a questi problemi i 100 punti di Renzi servono unicamente a recuperare il tempo perduto in 15 anni di cattiva amministrazione e realizzare finalmente quelle piccole - grandi cose di cui la città ha bisogno. In ogni caso un plauso a Renzi per la rapidità, un po’ meno per aver conservato qualcuno che di nuovo ha veramente poco anzi niente». (fn)