Partecipazione, l'esempio di Firenze nel convegno a palazzo Vivarelli Colonna sulla cooperazione decentrata in Toscana

Fino al 20 maggio esperti e amministratori a confronto sulla governance locale e lo scambio di buone pratiche fra Italia e Marocco

La partecipazione, l’esperienza dei laboratori aperti ai cittadini come quello che ha portato alla realizzazione del progetto “Tre piazze per Firenze” che ha visto la realizzazione delle nuove piazza de Il Sodo, Varlungo e Istria. Se ne parla nel seminario di chiusura del progetto “Governance locale e processi partecipativi. Un progetto della cooperazione decentrata in Toscana” in corso fino a mercoledì 20 maggio a Palazzo Vivarelli Colonna (Sala degli Specchi). La proposta progettuale intende sostenere il processo di democratizzazione partecipata e di governance locale che, attraverso un percorso istituzionale di decentramento amministrativo, è in atto in Marocco. Il progetto, realizzato con il contributo della Regione Toscana, intende favorire il dialogo e il confronto e lo scambio di buone prassi tra le amministrazioni pubbliche locali dei due paesi Italia e Marocco rafforzando la collaborazione con le associazioni locali e la società civile. I soggetti coinvolti sono, il comune di Prato (capofila), il comune di Firenze, la Provincia di Livorno, la città di Fès, Tangeri e Marrakech, le associazioni COSPE, Medina e la Fondazione “La città di oggi per l’uomo di domani”. E Firenze è, e può essere ancora più un esempio su come realizzare un processo di democratizzazione partecipata e di governance locale. A partire proprio dall'esperienza dell'assessorato alla partecipazione democratica che ha realizzato alcuni importanti processi di partecipazione (Programma di Mandato, Forum per il Piano Strutturale, laboratorio per Sant’Ambrogio e Piazza Ghiberti, Piano Generale del Traffico Urbano, Tramvia, organismi di partecipazione della Società della Salute, accompagnamento alla Conferenza metropolitana della Cultura, laboratorio per Piazza de’ Ciompi, town meeting sul testamento biologico).
Domani mattina si parlerà dell’esperienza dei laboratori per le tre piazze, dell’esperienza della Toscana di partecipazione deliberativa che sarà illustrata dal Prof. Rodolfo Lewanski, autorità per la partecipazione della Regione Toscana, e di quanto realizzato a Fès con la presenza anche di una delegazione proveniente dal Marocco. Nel pomeriggio (14,30) si terrà una vera e propria tavola rotonda sulle metodologie partecipative per il supporto alle decisioni. Si parlerà anche di difficoltà e prospettive.
Parteciperanno l’assessore alla partecipazione democratica e ai nuovi stili di vita, la professoressa Annik Magnier dell’Università di Firenze, l’architetto Chiara Pignaris di Avventura Urbana, Marianella Sclavi dell’Associazione Ascolto Attivo, Susan George, presidente del Transnational Institute di Amsterdam e una delle più prestigiose studiose delle questioni del debito e della fame nel mondo, i rappresentanti del Comune di Prato, del COSPE, dell’Associazione Medina e Altrimondi.
La seconda giornata il tema dei lavori sarà la salvaguardia del patrimonio culturale in Marocco e in particolare nella città di Tangeri. (lb)