Presentata la relazione dell'attività istituzionale della commissione pari opportunità

Questo organismo ha preso in esame tutti gli atti adottati dal consiglio o dalla giunta relativi alle materie di competenza

E' in rete civica del Comune ( http://commissioniconsiliari.comune.fi.it/hcm/hcm4141-1_8_8_1-Attivit%C3%A0%20della%20Commissione.html) la relazione sull'attività istituzione della commissione pari opportunità. Questo il testo della relazione:

Premessa

 

Come noto, la Commissione Pari Opportunità si è insediata alla fine del mese di maggio 2008.

La relazione, redatta ai sensi dell’art.4, comma 1, del Regolamento istitutivo,  copre l’arco di tempo che decorre da quella data fino al 28 febbraio 2009.

Trattandosi di Commissione consiliare dotata delle prerogative di tutte le altre Commissioni permanenti, esprime i pareri sugli atti assegnati e su quelli richiesti  qualora abbiano rilevanza diretta o indiretta sulla condizione femminile.

Il parere è obbligatorio sul Bilancio di previsione, sul Piano strutturale, sui Piani di settore e sugli atti relativi a istituzione e organizzazione dei servizi alla persona e collettivi.

Le competenze attribuite consentono anche di proporre al Consiglio e alla Giunta provvedimenti e progetti idonei a realizzare il riequilibrio dei ruoli tra uomo e donna nel campo sociale, professionale e culturale; la Commissione si relaziona anche con gli organismi provinciali, regionali, nazionali e internazionali  che si occupano di parità e di pari opportunità.

A norma di Regolamento possono essere sviluppati rapporti di collaborazione con analoghe Commissioni e Comitati istituiti in altri Enti, oltre che con Università, Istituti di ricerca e con Associazioni con competenze specifiche sui diritti delle donne.

Poiché la Commissione è composta anche da donne non elette, risulta talora complicato mantenere un ritmo di lavoro in grado di rispondere tempestivamente alle diverse situazioni da affrontare. Questa difficoltà viene superata, in parte, grazie anche alla collaborazione di molte delle componenti e della segreteria della Commissione.

Va tuttavia rilevato che il numero maggiore di assenze dalle sedute si registra fra le componenti elette, seppure alcune di esse siano state assiduamente presenti e abbiano anche contribuito alla diffusione della conoscenza dell’attività della Commissione in altri ambiti.

La relazione ripercorre in modo dettagliato l’attività svolta, affinché la conoscenza dei pareri espressi possa essere approfondita e resti come documento da utilizzare anche da parte delle future e dei futuri consigliere e consiglieri comunali. Gli atti esaminati toccano infatti argomenti e tematiche che saranno indubbiamente oggetto di  ulteriori decisioni e adempimenti.

Le osservazioni, le raccomandazioni, le mozioni, la delibera proposte  dalla Commissione rappresentano punti di partenza per azioni concrete in favore delle pari opportunità e del rispetto tra uomini e donne.

La relazione  sull’attività svolta dalla Commissione contiene anche indicazioni sulle prospettive future, tenuto conto che, con il prossimo Consiglio comunale, la Commissione sarà integrata da nuove elette, mentre le componenti esterne resteranno  le medesime.

Per non appesantire il contenuto della relazione i  documenti redatti dalla Commissione sono proposti in allegato, a scopo di  piena conoscibilità  e trasparenza.

Si ricorda che  sono invitate permanenti alla Commissione Pari Opportunità le rappresentanti degli organismi di parità: la Consigliera di parità nominata dal Ministero del lavoro, la Consigliera di fiducia di Ente, la Presidente del Comitato di Pari Opportunità di Ente o una sua delegata, oltre all’Assessora alle Pari Opportunità o una sua delegata.

 


 

Atti adottati dal Consiglio prima dell’istituzione della Commissione  e stato di attuazione degli interventi proposti

 

Dopo l’insediamento della Commissione, il Presidente del Consiglio comunale ha fatto  pervenire alla Presidente tutti gli atti adottati dal Consiglio o dalla Giunta relativi alle materie di competenza della Commissione stessa.

Gli atti sono stati pubblicati nelle pagine Internet dedicate alla Commissione, affinché la loro conoscenza fosse estesa a tutte le componenti, effettive e supplenti; nel corso di questi mesi sono stati esaminati,  sono state effettuate ricerche per verificarne lo stato di attuazione e, in alcuni casi sono stati richiesti chiarimenti alla Presidenza del Consiglio comunale.

La sintesi  della ricognizione circa lo stato di attuazione degli atti predetti è in allegato; per la rilevanza di due Ordini del giorno, si illustra di seguito l’operato della Commissione.

 

In particolare in relazione all’Ordine del giorno n°938/2007 “Per impegnare l’Amministrazione Comunale all’adozione di un piano di misure atte a contrastare e combattere il grave fenomeno delle violenze sessuali consumate a Firenze” e all’Ordine del giorno n°937/2007 “Per contrastare la violenza sulle donne”, sono state inviate richieste al Presidente del Consiglio comunale, affinché fossero comunicate informazioni alla Commissione  circa gli eventuali provvedimenti adottati, l’avvenuta attuazione dei punti,  o di parte di essi, oltre alla  quantità di risorse economiche investite, gli esiti delle azioni realizzate e se siano noti agli uffici competenti i dati sul fenomeno nel territorio comunale.

Inoltre, tra le azioni suggerite, l’ordine del giorno n°937/2007 faceva riferimento all’individuazione “all’interno del Piano strutturale di uno specifico capitolo che dettagli gli elementi  di strategia territoriale ordinati sulla specifica percezione delle donne in tema di sicurezza e qualità dello spazio urbano”: su questo punto l’allora Ass.Biagi , con nota n.479/08, datata 19 marzo 2008, comunicò che “i relativi contenuti saranno trasfusi nel testo definitivo delle Norme di attuazione del Piano Strutturale che sarà votato in sede di deliberazione di approvazione finale”.

La Commissione gradirebbe  ricevere informazioni in  quali articoli delle N.T.A. siano confluiti i contenuti di che trattasi.

 

La composizione della Commissione, l’attività e l’organizzazione per Gruppi di lavoro

 

La Commissione Pari Opportunità si distingue dalle altre per il pluralismo della sua composizione; infatti è composta da donne elette nel Consiglio comunale, nei Consigli di Quartieri, nel Consiglio degli Stranieri e da tredici donne esterne, non elette, bensì scelte, a seguito della partecipazione a un bando,  tramite valutazione dei curricula; si tratta di:

Rosanna Pilotti, funzionaria della Prefettura, Presidente, Paola Maresca, già Provveditore agli Studi di Firenze, Vice Presidente, Ilaria Balboni, mamma e cittadina attiva, Erika Bernacchi responsabile coordinamento donne Amnesty International, Salvina Di Gangi, Presidente Associazione Anelli Mancanti, Erica Franchi, insegnante, Laura Frati Gucci Presidente nazionale AIDDA, Nicoletta Gullace Tarantelli, Presidente Associazione Vivi Fiorenza, Luisa Petrucci del Coordinamento delle donne di Firenze Libere Tutte, Fabiola Piatti, collaboratore professionale  sanitario esperto presso l’Azienda Ospedaliera Careggi, Elisabetta Pini, psicologa, Franca Tani,docente universitaria, Teresa Tranchina, rappresentante degli studenti nel Comitato Pari Opportunità dell’Università.

Le consigliere sono: Susanna Agostini, Cristina Giani Noferi, Bianca Maria Giocoli,  Sonia Innocenti, Saloua Jabeur, Sara Lai, Claudia Livi, Lucia Matteuzzi, Chiara Moretti, Anna Maria Nocentini, Anna Vittoria Orsatti, Arlena Roduta,Elena Rossi, Anna Maria Soldani. Sono inoltre invitate permanenti l’assessora Daniela Lastri, Elettra Lorini, consigliera di fiducia, Maria Grazia Maestrelli, Consigliera di parità provinciale, Paola Mossuto, Vice Presidente del Comitato Pari Opportunità del Comune di Firenze.

 

La Commissione, al fine di conoscere l’attività svolta dall’Assessorato alle Pari Opportunità ha invitato già nella seconda seduta l’Assessora Lastri ad illustrare  le iniziative svolte e quelle in corso, con particolare attenzione ai Piani di azioni positive e ai corsi di formazione per dipendenti.

 

A questo riguardo, si sottolinea che la formazione secondo l’ottica di genere  dovrebbe riguardare tutti i dipendenti e tutte le dipendenti, i dirigenti e le dirigenti, comprese le persone con incarichi a termine, gli assessori e le assessore, i consiglieri e le consigliere.

Finalità dell’attività formativa dovrebbe essere la conoscenza della normativa sulle  pari opportunità al fine di applicare ed estendere l’ottica di genere negli atti di indirizzo, di programmazione, di controllo e nelle azioni con le quali il Comune realizza le proprie politiche.

 

Secondo quanto previsto dal Regolamento, la Commissione  articola le sue attività per Gruppi di lavoro. Sono stati costituiti quattro Gruppi: Gruppo di lavoro  “Diritto al bilancio di genere”; “Gruppo di lavoro  “Diritto al lavoro”; “Gruppo di lavoro  “Diritto di parola”; “Gruppo di Lavoro “Diritto di salute”.

I Gruppi di lavoro sono coordinati ciascuno da una delle componenti esterne e riferiscono i risultati del loro lavoro periodicamente, in seduta plenaria; d’intesa con la Presidente incontrano rappresentanti di Associazioni  per approfondire le tematiche di interesse e per organizzare successivi incontri con la Commissione.

Nelle pagine Internet della Commissione, ogni Gruppo di lavoro  dispone di uno spazio dove sono stati inizialmente indicati  i temi sui quali si propone di lavorare, tenuto conto delle competenze dell’amministrazione comunale; sono stati predisposti dei collegamenti a pagine contenenti documentazione utile a fini conoscitivi e statistici.

Le relazioni delle coordinatrici dei Gruppi di lavoro si trovano in allegato.

 

Gruppo di lavoro  “Diritto al bilancio di genere”

Il lavoro che il Gruppo si propone  è quello di  giungere alla riclassificazione  delle voci di bilancio per aree direttamente  o indirettamente  sensibili al genere; di esaminare gli atti di programmazione, il bilancio di previsione, il consuntivo e i  servizi offerti; la costruzione di una griglia analitica di valutazione del bilancio secondo l’ottica di genere è un primo strumento da realizzare; proposte di  cambiamento e/o miglioramento dell’allocazione delle risorse possono essere suggerite anche in  collaborazione con  l’Assessorato alle  Pari Opportunità e con l’Assessorato alla Partecipazione.

      I documenti collegati al Gruppo di lavoro sono:

Provincia di Firenze: Bilancio di genere della Provincia;            

Regione Toscana: Proposta legge regionale n.290 del 30/07/2008 "Cittadinanza di genere e conciliazione vita-lavoro";

CNEL: Proposta di legge "Disposizioni in materia di statistiche di genere" presentata nell’ assemblea  del 26 giugno 2008

ISTAT: Le statistiche di genere

Gli atti del seminario “Il Bilancio di genere:strumento di analisi e di partecipazione democratica alle politiche pubbliche”,organizzato dal Consiglio delle Donne e dalla Presidenza del Consiglio comunale e svoltosi il 22 aprile 2005

I Quaderni “Gender budgeting”, “Gender budget analysis” “Come si costruisce un bilancio di genere” e “Chi si cura di noi?” realizzati dall’Assessorato alle Pari Opportunità della  provincia di Siena

I risultati dello studio di fattibilità per l’introduzione al Bilancio di genere  nel Comune di Firenze, ambito servizi educativi e scolastici, realizzato su incarico dell’Assessora Lastri, insieme alla ricerca sulle buone prassi in altri Enti.

 

Il Gruppo di lavoro é coordinato da Luisa Petrucci.

Gruppo di lavoro  “Diritto al lavoro”

Il lavoro che il Gruppo si propone riguarda i temi della non discriminazione e della presenza delle donne nei processi e nei luoghi decisionali della società e delle istituzioni, con particolare attenzione al livello cittadino, la conciliazione tempi di vita/tempi di lavoro; la sicurezza nei luoghi di lavoro, con eventuale raccolta di dati sui rappresentanti per la sicurezza e sui responsabili del servizio prevenzione;la ricerca e  l’analisi di dati statistici già esistenti potranno rappresentare uno strumento per meglio conoscere la realtà cittadina e  verificare se occorrano altre rilevazioni per far emergere fenomeni sconosciuti o sottostimati.

I documenti collegati al Gruppo di lavoro sono:

Provincia di Firenze:Rapporto 2007  della Consigliera di Parità Provinciale.

Presidenza del Consiglio, Politiche per la Famiglia: Progetti "Conciliazione tra famiglia e lavoro"

Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali: Provvedimento 15 luglio 2008 Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali.

Regione Toscana:Proposta legge regionale n.290 del 30/07/2008 : "Cittadinanza di genere e conciliazione vita-lavoro".

ISTAT :                 Le statistiche di genere.

Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale :Il libro verde sul futuro del mondo sociale.

Parlamento Europeo :Colmare il divario contributivo tra uomini e donne.

 

Il Gruppo di lavoro é coordinato da Teresa Tranchina.

Gruppo di lavoro  “Diritto di parola”

Il lavoro che il Gruppo si propone riguarda la comunicazione istituzionale e  il rapporto con i media, la creazione di una redazione per  il sito  della Commissione al fine di immettere ulteriori contenuti informativi, la selezione di link ragionati e  di notizie  relative a buone prassi, progetti attuati o in corso, con particolare attenzione a partecipazione a bandi; il Gruppo intende anche  verificare  l’esistenza  e far conoscere i procedimenti che possono essere avviati on line per semplificare e per far perdere meno tempo girando per uffici e promuovere la società dell'informazione sia per superare il divario digitale, sia per favorire lo sviluppo di tecnologie destinate a migliorare la qualità di vita delle donne e, di conseguenza, di tutti.

I documenti collegati al Gruppo di lavoro sono:

Presidenza del Consiglio Dipartimento per le Pari Opportunita': Bando per progetti di assistenza a favore delle vittime di tratta.

Regione Toscana: proposta di Legge Regionale N.290 del 30/07/2008: "Cittadinanza di genere e conciliazione vita-lavoro".

ISTAT :Le Statistiche di genere

Parlamento Europeo: Pubblicità-Codici Etici contro gli stereotipi sulle donne.

Il Gruppo di lavoro é coordinato da Ilaria Balboni.

Gruppo di Lavoro “Diritto di salute”

Il lavoro che si propone il Gruppo riguarda il Piano Integrato di Salute (PIS), il Profilo di salute e gli obiettivi di salute a Firenze; tra le iniziative da proporre: la costruzione di un sistema di indicatori che tenga conto del genere nella programmazione integrata socio-sanitaria-assistenziale; il contrasto alla povertà e l'assistenza alle donne anziane, in particolare se prive di riferimenti familiari sono altri temi da affrontare per la verifica dei servizi esistenti e per la proposizione di nuovi; il disagio giovanile, il bullismo, la violenza sui minori e contro e sulle donne, iniziative contro la tratta e la prostituzione sono altre tematiche sulle quali concentrare l’attenzione.

Presidenza del Consiglio Dipartimento per le Pari Opportunita'                Bando per progetti di assistenza a favore delle vittime di tratta;

PROVINCIA DI FIRENZE COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITA'

Guida Pratica: strutture, centri e servizi per donne in difficoltà -a cura della Provincia di Firenze Commissione per le Pari Opportunità.

SOCIETA' DELLA SALUTE            

Società della Salute Firenze.

REGIONE TOSCANA        Proposta legge regionale n.290 del 30/07/2008: "Cittadinanza di genere e conciliazione vita-lavoro"

ISTAT  

Le statistiche di genere.

MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

Il libro verde sul futuro del mondo sociale.

A.N.C.I.                 Welfare-Progetto "Città Sane per i Bambini".

COMMISSIONE DELLE COMUNITA' EUROPEE       

Libro Bianco-Un impegno comune per la salute: Approccio strategico dell'UE per il periodo 2008-2013

Asgi, Associazione Gruppo Abele, Asoociazion e On the Road, Caritas Italiana, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, Comune di Venezia, Consorzio Nova, Coop.Sociale Dedalus; Save the Children.    Documento: "Prostituzione e Tratta, Diritti e Cittadinanza- Le proposte di chi opera sul campo"

Atti del seminario “Riduzione delle disuguaglianze e approccio di genere nelle politiche per la salute”, organizzato dalla Commissione Salute delle donne del Ministero della Salute, in collaborazione con  il Comitato Pari Opportunità del medesimo Ministero, svoltosi l’8 giugno 2007

Il Gruppo di lavoro é coordinato da Franca Tani.

 

 

Le sedute plenarie

 

Dalla data di insediamento, 20 maggio 2008,  la Commissione si è riunita 11 volte nel 2008 e 3 volte nel 2009.

Le riunioni della Commissione si svolgono in orario pomeridiano, al fine di  conciliare il tempo da dedicare alle sedute con quello dell’attività lavorativa di larga parte delle componenti.

La concomitanza di altri impegni o altre cause  hanno  impedito ad alcune consigliere elette di partecipare alle sedute.

Su questo punto occorrerà, con le future  consigliere comunali, di Quartiere e del Consiglio degli stranieri, individuare idonee modalità operative, incentivando lo sviluppo dell’ottica di genere in tutte le Commissioni di cui faranno parte, nella piena consapevolezza che ogni occasione deve essere colta per porre l’attenzione sul punto di vista delle donne.

E’infatti necessario che le consigliere operino per la diffusione dell’ottica di genere in tutti gli  ambiti di competenza, sia al fine di stimolare la  partecipazione della Commissione Pari Opportunità in tutte le decisioni che abbiano rilevanza diretta o indiretta sulla condizione femminile, sia nell’adozione degli atti di indirizzo e dell’attività di controllo da parte del Consiglio comunale.

Nella prospettiva di eventuali sostituzioni e, soprattutto, per instaurare un dialogo con le altre donne che avevano inviato il proprio curriculum per far parte della Commissione, si è svolto un primo incontro con le componenti supplenti, alla presenza del Presidente del Consiglio comunale; le supplenti sono state invitate a inviare contributi di idee e proposte alla Commissione che deve consolidarsi per poter giocare pienamente il ruolo assegnato. All’incontro era presente anche l’ex parlamentare afgana Malalai Joya , rappresentante del movimento delle donne afgane.

Per quanto riguarda la richiesta di parere sul Rendiconto dell’anno 2007, approvato dalla Giunta il 3 giugno 2008, la Commissione ha ritenuto di non poter esprimere alcun parere, in ragione dell’appena avvenuta istituzione della Commissione stessa.

Per  poter conoscere l’attività svolta dalla Commissione Servizi Sociali e Sanità, la Presidente Agostini ha predisposto una sintetica relazione per individuare  obiettivi comuni; la relazione  è stata distribuita a tutte le componenti del Gruppo Diritto alla Salute, insieme  ad un intervento svolto dalla consigliera in occasione del Seminario “Riduzione delle disuguaglianze e approccio di genere nelle politiche per le salute”.

La modifica allo Statuto

 

La Commissione ha approvato la  Mozione n. 873/08 “Per introdurre nello Statuto del Comune di Firenze il principio di tutela delle donne come da sentenza n° 38835 del15/10/2008 della Suprema Corte di Cassazione” presentata dai consiglieri Alessandri e Stella, con emendamenti affinché vi fossero richiamati precedenti ordini del giorno e richiedendo che la modifica dello Statuto avvenisse prima dello scioglimento del Consiglio comunale in conseguenza del procedimento elettorale.

In attesa che la Mozione venisse sottoposta al Consiglio comunale per la votazione, la Commissione, nella seduta dell’11 febbraio ha approvato la proposta di Delibera contenente la modifica dell’art.5 dello Statuto.

Nella seduta del Consiglio comunale del 16 febbraio 2009 è stata approvata la Mozione n.873/08 e nella successiva seduta del 23 febbraio 2009 è stata approvata la delibera recante la modifica dell’art.5 dello Statuto.

Ne viene modificato anche il titolo che da “Pari Opportunità” diventa “Azioni positive per la realizzazione della parità tra i sessi”. Il nuovo comma 4 diventa: Per il perseguimento degli obiettivi indicati nel precedente comma, il Comune adotta Piani di azioni positive e di misure volte, tra l’altro, a garantire  un clima di pieno e sostanziale rispetto reciproco tra uomini e donne, con particolare attenzione alla libertà di autodeterminazione della donna e all’eliminazione delle situazioni di molestie e di violenze sessuali, comprese le minacce di tali atti, la persecuzione, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata.

Si tratta di una modifica che ha un grande valore giuridico, perché esalta l’autodeterminazione della donna, ma nello stesso tempo consente all’ente locale di costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento del danno economico e morale,in conseguenza della lesione di “beni sociali tutelati”.

E’ stato chiesto al Sindaco di promuovere, in qualità di Presidente ANCI la conoscenza di questa iniziativa affinché possa essere imitata anche da altri comuni, anche al solo fine di favorire un mutamento culturale più rispettoso della dignità della persona umana.

 

La modifica al  Regolamento di toponomastica

 

Esattamente come auspicato in relazione alla capacità di muoversi con ottica di genere nei propri ambiti di competenza, per iniziativa della consigliera Matteuzzi, è  stata formulata ed approvata con parere unanime della Commissione la modifica del Regolamento di toponomastica per garantire nell'approvazione dei toponimi il rispetto della proporzione del 50% fra i due generi.

 

Le audizioni, le delibere, le mozioni  assegnate e proposte, i pareri espressi

 

Sono state effettuate audizioni con l’Assessore Cioni,  il Comandante della Polizia Municipale dr.Bartolini,  il Dr.Guadagni, il Dr.Caselli, l’Assessora Albini, l’Assessora Bevilacqua, il Direttore della Società della Salute, dr.Poli.

 

La Commissione, nel mese di luglio,  ha chiesto di ascoltare l’Assessore alla Sicurezza e Vivibilità Urbana Graziano Cioni ed il Comandante del Corpo di Polizia Municipale Alessandro Bartolini  in relazione alle proposte di modifica del Regolamento di Polizia Municipale. Entrambi hanno  illustrato il contenuto e i presupposti sui quali è stato concepito il nuovo regolamento chiarendo alcuni aspetti del medesimo.

La Commissione non ha espresso nessun parere al riguardo ma ha proposto una mozione che è stata successivamente approvata all’unanimità nel mese di settembre. Si tratta della mozione Firenze SI-CURA, illustrata più avanti.

 

Sono stati invitati il Dr. Guadagni, Direttore della Direzione Sviluppo Economico  per illustrare la proposta di Deliberazione n.2008/00449 “Piano Generale degli Impianti Pubblicitari” e il Dr. Caselli, Dirigente della Direzione Sviluppo Economico per illustrare la proposta di Deliberazione n.2008/463 “Piano della distribuzione e localizzazione della funzione somministrazione nel territorio del Comune di Firenze”.

In relazione alle due delibere sopracitate, la Commissione ha espresso parere favorevole con  raccomandazioni, illustrate di seguito.

 

Per quanto riguarda il Piano Generale degli Impianti Pubblicitari, la Commissione, preso atto che il Piano prevede che sul suolo pubblico comunale sia consentita esclusivamente l’installazione di impianti di  proprietà comunale da assegnare tramite gare ad evidenza pubblica, ha espresso la raccomandazione che nella fase di predisposizione del bando di gara, del capitolato tecnico e del disciplinare di gara siano previste specifiche clausole volte ad evitare la collocazione di pubblicità offensiva nei confronti della rappresentazione di genere e non rispettosa dell’identità delle persone e che siano adottati, nel sistema di attribuzione dei punteggi criteri rispettosi dell’ottica di genere e delle disposizioni stabilite dal Codice della Pari Opportunità (D.Lgs198/2006), in relazione al divieto di ogni forma di discriminazione.

 

Di recente, la Commissione è intervenuta su questo argomento per chiedere al Sindaco la rimozione di pubblicità  violenta e offensiva per le donne e denigratoria per le forze dell’ordine; la richiesta è stata accolta e l’Assessore Gori ha disposto la rimozione immediata e  ha inoltre scritto al Giurì della Comunicazione Commerciale invitandolo ad agire ai sensi dell’art. 36 del Codice nei confronti dei soggetti che gestivano  la  campagna pubblicitaria.

 

   Per quanto riguarda il “Piano della distribuzione e localizzazione della funzione somministrazione nel territorio del Comune di Firenze”, la Commissione, preso atto che il Piano si basa  sui principi di libertà di impresa, libera concorrenza e tutela dei consumatori,  ha espresso la raccomandazione che sia favorita la promozione delle pari opportunità nei rapporti economici; che siano promosse le pari opportunità nell’imprenditoria femminile  con azioni volte a favorirne la creazione e lo sviluppo, la formazione e la qualificazione delle donne imprenditrici, le agevolazioni per l’accesso al credito e la nascita di nuove imprese a conduzione femminile. E’ stata anche ribadita la necessità di attuare il Codice delle Pari Opportunità (D.Lgs.198/2006) in relazione ai principi volti a favorire l’imprenditoria femminile e il D.Lgs.196/2007 in materia di parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l’accesso ai beni e servizi e la loro fornitura.

 

   Nel mese di settembre la Commissione ha esaminato la delibera di Consiglio n.2007/C/00031 dell’11.06.2007 relativa alle nomine del Comune presso Enti Aziende e Istituzioni: la delibera prevede che le nomine siano effettuate secondo il criterio di parità uomo/donna; al riguardo la Commissione ha stabilito di chiedere all’Assessora Lastri e al Comitato Pari Opportunità  se siano state effettuate rilevazioni circa il rispetto del criterio di parità, la durata degli incarichi, i criteri di valutazione per l’individuazione delle persone da designare, la retribuzione delle medesime. Ad oggi non sono pervenute  le informazioni richieste e resta da decidere, da parte della Commissione,  la proposta di una mozione e la verifica della previsione di una relazione annuale  al Consiglio  circa l’applicazione del criterio di parità introdotto.

 

 Dopo l’approvazione del nuovo Regolamento di Polizia Municipale, in considerazione del fatto che  le previsioni in esso contenute incidono sulla condizione della donna,  la Commissione ha preso in esame e approvato  all’unanimità la mozione Firenze SI-CURA, richiamando atti già adottati dal Consiglio nel  mese di novembre 2007: in particolare, l’Ordine del giorno n.540/2007 “Iniziative per rafforzare le politiche di sicurezza in città” con il quale  il Consiglio Comunale, ai fini di sviluppare azioni che  rispondano alla domanda di  “sicurezza integrata” , ha invitato il Sindaco e la Giunta, tra l’altro, a ripensare il concetto di sicurezza in città prendendo  in considerazione le priorità e i punti di vista delle donne, che continuano ad essere il bersaglio di aggressioni e di violenza, sottolineando che “la sicurezza femminile non  richiede tanto un’ottica mirata alla protezione e alla tutela quanto un’ottica  mirata al supporto e allo sviluppo dell’autonomia”;nel medesimo Ordine del giorno sopracitato si precisava anche  che “ripensare alla sicurezza ponendo attenzione alla diversità di genere significa dare particolare  attenzione alle qualità sociali e relazionali dei luoghi e degli spazi”  e  si invitavano il Sindaco e la Giunta  ad “attivarsi per promuovere nelle scuole e nella società, in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali, religiosi, associativi, fondazioni attive nel nostro territorio, azioni di educazione alla legalità, all’educazione alla salute e a comportamenti responsabili al fine di avviare una profonda riflessione sui modelli comportamentali e valoriali in particolare delle giovani generazioni”.

 

A giudizio della Commissione, le sollecitazioni contenute nei citati Ordini del giorno devono rapportarsi con  quanto il nuovo Regolamento prevede al Titolo III “Mediazione sociale, educazione alla legalità e assistenza alla persona” : questo è un aspetto che può e deve rappresentare un valore aggiunto al Regolamento, anche nell’ottica dell’esercizio della funzione di prevenzione che compete alla Polizia Municipale.

 In questa ottica il  nuovo Regolamento può ritenersi l’inizio di un percorso  partecipato in città con lo scopo di far nascere nelle persone che vivono sul territorio fiorentino un nuovo sentimento di identificazione con la propria città, in una comune ricerca di composizione dei conflitti rispettosa dei diversi punti di vista.

La Commissione ha pertanto ritenuto utile promuovere con la mozione “Firenze SI-CURA”  uno specifico “Progetto di mediazione sociale integrata”, da articolare in un servizio fornito dai  vigili urbani in collaborazione con altri partner istituzionali e privati, fatta salva una rappresentanza paritaria delle donne.

Il “Progetto di mediazione sociale integrata”, oltre a favorire la conoscenza del Regolamento e promuovere la composizione dei conflitti, può, in particolare, contribuire a diffondere la possibilità di avvalersi di percorsi  di reinserimento sociale per le donne, straniere e comunitarie che decidano di sottrarsi alle condizioni di sfruttamento, anche in assenza di esplicita denuncia.

La Commissione ha sottolineato come indispensabile la traduzione del Regolamento  nelle lingue parlate dalle comunità straniere più numerose, prevedendo un’adeguata sintesi, per facilitarne la comprensione; la conoscenza delle regole è infatti  condizione  per la promozione del senso di appartenenza al territorio e di benessere sociale  delle persone.

La Commissione ha anche evidenziato l’opportunità di  prevedere una campagna di comunicazione chiara ed efficace affinché  il Regolamento sia conosciuto, condiviso e applicato affinché Firenze diventi una città che si prende cura di sé,  una Firenze SI-CURA.

 

  E’ stata esaminata la proposta di Delibera n.2008/00540 avente per oggetto “Costituzione Ufficio Statistica Area Fiorentina, approvazione schema di Convenzione da stipulare con i comuni partecipanti”. La  Commissione ha espresso parere favorevole con la raccomandazione che l’Ufficio di Statistica in forma associata operi in modo tale da integrare  la variabile del  genere nelle metodologie utilizzate per la rilevazione, elaborazione e presentazione delle informazioni.

 

L’esame  della mozione n.668/08  avente per oggetto:"Interventi di contrasto alla prostituzione su strada e tutela della sicurezza urbana" proposta dal consigliere Donzelli si è concluso con l’espressione di parere contrario; tuttavia è stata colta l’occasione per decidere di  approfondire la conoscenza delle iniziative del Comune  in tema di contrasto alla tratta e alla  prostituzione. Nel  mese di ottobre il Gruppo di Lavoro Diritto alla Salute ha svolto un incontro preliminare con la funzionaria dell’Assessorato alle Pari Opportunità, dr.ssa Dallai, e con alcune operatrici di Associazioni che lavorano su strada, per preparare l’incontro in Commissione che si è svolto il 26  novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

 

Le Assessore Albini, Bevilacqua  e Lastri sono  state invitate ad illustrare le iniziative adottate dal Comune a seguito dell’adesione del Comune di Firenze alla rete di cooperazione interistituzionale promossa dalle province di Genova, Modena e Siena, avvenuta con delibera di Giunta n.2005/G/00063; con il medesimo atto si richiamava anche l’Ordine del giorno dell’11 gennaio 2005  che impegnava il Sindaco  a