Poggetto, via libera della giunta comunale al Piano di recupero e alla connessa variante urbanistica

L'annosa vicenda del cantiere ex Prestige al Poggetto sta per arrivare alla conclusione. La giunta comunale ha adottato ieri il Piano di recupero e la variante urbanistica connessa, atti che adesso dovranno essere esaminati dal consiglio comunale. In sostanza si tratta della concretizzazione di quanto previsto dall'accordo procedimentale, firmato il 4 agosto 2006 dall'Amministrazione comunale e dal curatore fallimentare autorizzato dal tribunale. Questo accordo ha posto fine ad una storia più che decennale e ha aperto la strada al recupero ambientale della collina oltre a evitare il rischio di vedere l'Amministrazione condannata a un risarcimento danni di decine di milioni di euro. Come previsto dall'intesa, la curatela fallimentare ha presentato il piano di recupero, successivamente modificato in senso migliorativo (con sostanziali riduzioni dell'edificato) su richiesta del Comune, e da parte sua l'Amministrazione ha avviato il procedimento per l'adozione della necessaria variante urbanistica. Adozione che, per quanto riguarda la giunta, è avvenuta ieri e adesso spetterà al consiglio comunale dire l'ultima parola sulla soluzione individuata. Il piano di recupero (cui sono allegate la relazione geologica, la relazione paesaggistica e la valutazione integrata) prevede il riassetto complessivo dell'area, degradata a causa del cantiere abbandonato ormai da molti anni, e presta particolare attenzione alle caratteristiche ambientali e paesaggistiche di un'area di pregio come quella della collina del Poggetto. "Si tratta di un passaggio importante - commenta il vicesindaco Giuseppe Matulli - perché si pone fine a una vicenda lunga, che ha visto la questione dibattuta anche in sedi giudiziarie, aprendo la strada al recupero ambientale della collina".
In concreto gli appartamenti realizzati ex novo saranno 32 per una superficie utile (SUL) complessiva di circa 1.800 metri quadrati: di questi 5 alloggi saranno realizzati al piano seminterrato già edificato, mentre gli altri 27 saranno costruiti sul piano nuovo, sopra la quota dell'ultimo solaio esistente. Inoltre al piano seminterrato e al piano ammezzato verranno ricavati 3.056 metri quadrati di SUL con destinazione non residenziale (commerciale, direzionale, di servizio etc). Pertanto rispetto al progetto originario, l'attuale piano di recupero prevede una consistente riduzione della SUL: da 9.000 metri quadrati, tutti con destinazione residenziale, a 4.864 metri quadrati con destinazione mista. Praticamente quasi la metà. Prevista inoltre la realizzazione di un giardino pensile costituente verde ad uso pubblico per 1.500 metri quadrati.
Da sottolineare che il nuovo intervento prospetterà solo su via Burci, sarà infatti lasciata libera la parte prospiciente Villa Lorenzi e gli edifici esistenti. Nella restante parte del seminterrato saranno realizzati posti per auto (393) e moto (50) ed è prevista anche la collocazione di 20 rastrelliere per un totale di 100 posti bici. (mf)