Ataf, De Zordo: «Gli errori dell'azienda non ricadano su cittadini e lavoratori»

«Errori, sprechi, inefficienze, appalti di dubbia utilità. La gestione dell'Ataf sì è dimostrata negli ultimi anni fallimentare, e per questo non possono essere penalizzati cittadini e lavoratori». E' quanto ha dichiarato oggi in Consiglio Comunale la capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo Ornella De Zordo, intervenendo in consiglio comunale.
«La gestione dell'azienda di questi anni ha lasciato molto a desiderare - ha aggiunto l'esponente dell'opposizione - e lo stesso Comune di Firenze nell'accordo firmato con l'azienda nel 2006, aveva garantito alcuni punti, oggi completamente disattesi. Tra questi lo sviluppo delle corsie preferenziali per la creazione delle linee flash e lo snellimento della struttura della società partecipata. Gli unici punti rispettati sono quelli sull'aumento della flessibilità per i lavoratori e l'aumento del prezzo del biglietto»
«Con questa dirigenza - ha rilevato Ornella Zordo - le spese generali sono aumentate di 3 milioni di euro: per le sole consulenze si sono spesi oltre 300 mila euro in più, quasi tutti destinati alle spese legali per le centinaia di cause perse da Ataf fatte dai lavoratori (scatto di anzianità, calcolo errato tfr, calcolo sbagliato stipendio, provvedimenti disciplinari). E' inoltre dubbia la presenza di Opi-tec: l'azienda di manutenzione e riparazione di tutte le società di trasporto dell'area fiorentina, si sarebbe dovuta espandere in tutta la Toscana. Ad oggi risulta invece che gestisca la sola commessa di Ataf. Il suo presidente è Stefano Rossi, lo stesso direttore operativo di Ataf, braccio destro di Allegra. Non è accettabile una situazione in cui il controllore e il rappresentante legale del controllato sono la stessa persona».
«Nelle varie società cittadine legate alla mobilità come City Sightseeing, Firenze Parcheggi o Car Sharing - ha concluso la capogruppo di Unaltracittà - Ataf non ha invece voce in capitolo. Si tratta di occasioni mancate per l'azienda, che invece potrebbe trarre linfa dalla buona gestione di queste attività. Questa situazione ci preoccupa molto anche perché questa situazione si ripeterà con Gest, la società francese che di fatto gestirà la tramvia». (fn)