Toccafondi (FIPdL): «La crisi economica deve suggerire decisioni responsabili a tutti, anche agli amministratori di Montedomini»
Questo il testo dell'intervento dell'onorevole Gabriele Toccafondi, consigliere di Forza Italia-PdL:
«Proprio nell'approssimarsi della scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona di Montedomini fissata contestualmente alla durata del Consiglio Comunale di Firenze, si riapre l'annosa vicenda dell'aumento delle indennità e dei gettoni di presenza degli amministratori dell'ASP in oggetto. Sarebbe stata infatti inserita nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio di Amministrazione (previsto per il 7 aprile prossimo) la delibera di aumento delle indennità del presidente e dei consiglieri.
Come si ricorderà nel maggio 2006 una deliberazione della Giunta comunale dispose l'aumento dei compensi per i presidenti e consiglieri delle quattro ASP fiorentine attraverso una previsione contenuta nella delibera sugli indirizzi delle aziende di servizi la cui attuazione avrebbe comportato un esborso complessivo di circa 340mila euro annui (il 200% in più rispetto al 2005). Le indennità in questione sono infatti parametrate alle indennità degli assessori comunali con il tetto massimo del 70% per Montedomini e del 50% per le ASP minori.
Con particolare riferimento all'ASP Montedomini l'indennità del Presidente rivalutata nella misura massima prevista sarebbe addirittura raddoppiata raggiungendo quasi i 60mila euro. Ad esso si devono aggiungere le indennità mensili dei consiglieri previste in 700 euro lordi, consiglieri che prima percepivano unicamente un gettone di presenza alle sedute del CdA.
Grazie alla denuncia dei consiglieri del centrodestra mentre le ASP Fuligno, Sant'Ambrogio e Bigallo deliberarono ugualmente e rapidamente gli aumenti fino al massimo consentito, l'Amministrazione Comunale congelò l'aumento già deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Montedomini, anche e soprattutto in considerazione del forte disavanzo registrato dal bilancio 2007 confermato anche per il 2008 nell'ordine di oltre 1 milione di euro.
A questo punto ci chiediamo perché in presenza di un forte deficit di bilancio per due anni consecutivi dell'ASP Montedomini e nella critica congiuntura economica che il paese tutto sta attraversando, il consiglio di amministrazione dell'ex-IPAB, approfittando dell'imminente tornata elettorale, decide di deliberare l'aumento dell'indennità del presidente e dei 7 consiglieri del CdA?
Il Sindaco e la Giunta comunale di Firenze non perdono occasione per denunciare la mancanza di soldi per gli interventi sociali del Comune, dovuti a loro dire ai tagli delle finanziarie del centrodestra, ma poi avallano queste operazioni preelettorali di elargizione di benefit agli amministratori delle loro partecipate, per non parlare delle auree rottamazioni dei dirigenti dell'amministrazione di Palazzo Vecchio puntualmente riciclati attraverso incarichi di consulenza e posti nella pianta organica delle partecipate medesime.
Mostrino invece più coerenza e più responsabilità di fronte alla crisi economica nazionale e mondiale annullando l'eventuale deliberazione».
(fn)
«Proprio nell'approssimarsi della scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona di Montedomini fissata contestualmente alla durata del Consiglio Comunale di Firenze, si riapre l'annosa vicenda dell'aumento delle indennità e dei gettoni di presenza degli amministratori dell'ASP in oggetto. Sarebbe stata infatti inserita nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio di Amministrazione (previsto per il 7 aprile prossimo) la delibera di aumento delle indennità del presidente e dei consiglieri.
Come si ricorderà nel maggio 2006 una deliberazione della Giunta comunale dispose l'aumento dei compensi per i presidenti e consiglieri delle quattro ASP fiorentine attraverso una previsione contenuta nella delibera sugli indirizzi delle aziende di servizi la cui attuazione avrebbe comportato un esborso complessivo di circa 340mila euro annui (il 200% in più rispetto al 2005). Le indennità in questione sono infatti parametrate alle indennità degli assessori comunali con il tetto massimo del 70% per Montedomini e del 50% per le ASP minori.
Con particolare riferimento all'ASP Montedomini l'indennità del Presidente rivalutata nella misura massima prevista sarebbe addirittura raddoppiata raggiungendo quasi i 60mila euro. Ad esso si devono aggiungere le indennità mensili dei consiglieri previste in 700 euro lordi, consiglieri che prima percepivano unicamente un gettone di presenza alle sedute del CdA.
Grazie alla denuncia dei consiglieri del centrodestra mentre le ASP Fuligno, Sant'Ambrogio e Bigallo deliberarono ugualmente e rapidamente gli aumenti fino al massimo consentito, l'Amministrazione Comunale congelò l'aumento già deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Montedomini, anche e soprattutto in considerazione del forte disavanzo registrato dal bilancio 2007 confermato anche per il 2008 nell'ordine di oltre 1 milione di euro.
A questo punto ci chiediamo perché in presenza di un forte deficit di bilancio per due anni consecutivi dell'ASP Montedomini e nella critica congiuntura economica che il paese tutto sta attraversando, il consiglio di amministrazione dell'ex-IPAB, approfittando dell'imminente tornata elettorale, decide di deliberare l'aumento dell'indennità del presidente e dei 7 consiglieri del CdA?
Il Sindaco e la Giunta comunale di Firenze non perdono occasione per denunciare la mancanza di soldi per gli interventi sociali del Comune, dovuti a loro dire ai tagli delle finanziarie del centrodestra, ma poi avallano queste operazioni preelettorali di elargizione di benefit agli amministratori delle loro partecipate, per non parlare delle auree rottamazioni dei dirigenti dell'amministrazione di Palazzo Vecchio puntualmente riciclati attraverso incarichi di consulenza e posti nella pianta organica delle partecipate medesime.
Mostrino invece più coerenza e più responsabilità di fronte alla crisi economica nazionale e mondiale annullando l'eventuale deliberazione».
(fn)