Mostre, il 27 aprile in Sala d'Arme "150 anni-l'alba dell'Unità d'Italia" con oltre 140 pezzi unici
Si intitola "150 anni - l'alba dell'Unità d'Italia in Firenze e in Toscana" ed è la mostra che si aprirà il 27 aprile nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio. Lo ha annunciato l'assessore alla cultura Eugenio Giani che stamani ha partecipato alla riunione conclusiva per definire materiale (oltre 140 pezzi) e programmi.
"L'obiettivo della mostra - ha detto Giani- è quello di ricordare come il 27 aprile 1859 con la fuga del granduca Leopoldo II e la costituzione del governo provvisorio che dopo pochi giorni fu guidato da Bettino Ricasoli, la Toscana si pose come avanguardia di quel processo di Costituzione dello stato italiano che si realizzò due anni dopo nel 1861".
Nella mostra in Palazzo Vecchio saranno collocate opere di assoluto interesse quali la prima bandiera italiana portata a Firenze nel 1859, l'elmo dei carabinieri piemontesi del 1842, la sciabola da ufficiale 'albertina' del 1850.
Ci saranno due sezioni, una dedicata ai carabinieri che si insediarono in Toscana già dal 1859 e un'altra dedicata a La Nazione, il giornale con il quale Bettino Ricasoli informava la città
L'assessore Eugenio Giani ha guidato in questi mesi l'organizzazione dei festeggiamenti, e la raccolta di materiale che è stata analizzata dal comitato scientifico coordinato dal professor Cosimo Ceccuti. Giani ha ricordato come "i 140 oggetti che saranno in mostra in Sala d'Arme rappresentano un' eccezionale documentazione che consente di salutare in modo appropriato l'importante anniversario che ricorre quest'anno mettendo in grande evidenza come la volontà dei Toscani di costituire da subito con il plebiscito un'Italia Unita fu determinante perché la nuova nazione si costituisse senza passare da tappe intermedie quali magari una confederazione di stati più gradita alle potenze europee".
Alla riunione di stamani hanno partecipato anche personalità che hanno lavorato alla mostra, la sovrintendente Cristina Acidini, il professor Zefiro Ciuffoletti, il professor Adalberto Scarlino. La mostra sui 150 anni sarà aperta al pubblico fino all'inizio del mese di giugno. Per l'esposizione hanno già garantito la loro visita eminenti personalità come Azeglio Ciampi. (lb)
"L'obiettivo della mostra - ha detto Giani- è quello di ricordare come il 27 aprile 1859 con la fuga del granduca Leopoldo II e la costituzione del governo provvisorio che dopo pochi giorni fu guidato da Bettino Ricasoli, la Toscana si pose come avanguardia di quel processo di Costituzione dello stato italiano che si realizzò due anni dopo nel 1861".
Nella mostra in Palazzo Vecchio saranno collocate opere di assoluto interesse quali la prima bandiera italiana portata a Firenze nel 1859, l'elmo dei carabinieri piemontesi del 1842, la sciabola da ufficiale 'albertina' del 1850.
Ci saranno due sezioni, una dedicata ai carabinieri che si insediarono in Toscana già dal 1859 e un'altra dedicata a La Nazione, il giornale con il quale Bettino Ricasoli informava la città
L'assessore Eugenio Giani ha guidato in questi mesi l'organizzazione dei festeggiamenti, e la raccolta di materiale che è stata analizzata dal comitato scientifico coordinato dal professor Cosimo Ceccuti. Giani ha ricordato come "i 140 oggetti che saranno in mostra in Sala d'Arme rappresentano un' eccezionale documentazione che consente di salutare in modo appropriato l'importante anniversario che ricorre quest'anno mettendo in grande evidenza come la volontà dei Toscani di costituire da subito con il plebiscito un'Italia Unita fu determinante perché la nuova nazione si costituisse senza passare da tappe intermedie quali magari una confederazione di stati più gradita alle potenze europee".
Alla riunione di stamani hanno partecipato anche personalità che hanno lavorato alla mostra, la sovrintendente Cristina Acidini, il professor Zefiro Ciuffoletti, il professor Adalberto Scarlino. La mostra sui 150 anni sarà aperta al pubblico fino all'inizio del mese di giugno. Per l'esposizione hanno già garantito la loro visita eminenti personalità come Azeglio Ciampi. (lb)