Stamani in Palazzo Vecchio cerimonia conferimento cittadinanza onoraria a Giuseppe Englaro

«Questo riconoscimento in realtà è di Eluana. Firenze rappresenta l'irriducibile vocazione alla libertà e alla ribellione contro gli aggressori: le stesse caratteristiche che aveva mia figlia. Sono contento che la proposta di cittadinanza sia partita da un quartiere popolare di Firenze, San Frediano, e da un consigliere comunale che lo rappresenta, perché anche io sono un cittadino qualunque». Sono queste le prime parole dell'intervento di Giuseppe Englaro che questa mattina, nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, ha solennemente ricevuto la cittadinanza onoraria della città, insieme ad un Giglio d'Oro del Comune. Una cerimonia che si è tenuta durante la seduta aperta del consiglio comunale, alla quale hanno partecipato anche numerose personalità politiche e molti semplici cittadini.
«Negli incontri che ho fatto in questi giorni - ha detto ancora Englaro - sono rimasto colpito dall'umanità, dalla semplicità, spontaneità delle persone che è stata notevole. Non mi sarei mai aspettato un'accoglienza del genere. Le vere battaglie per la libertà - ha aggiunto, ricostruendo la sua vicenda personale e giudiziaria - devono essere fatte dentro la società e nella legalità e questo ho fatto».
Ad aprire la cerimonia è stato il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, che si è detto "onorato di dare la cittadinanza a quest'uomo, per fare insieme una battaglia sui diritti a cui devono accedere tutti di qualsiasi colore, religione e provenienza". "Englaro - ha continuato Cruccolini - è una persona che ha dentro di sè una grande serenità e mi sono accorto, conoscendolo in questi giorni, che è proprio questa la sua forza. Il dibattito che ha portato in consiglio comunale alla consegna della cittadinanza è stato un confronto alto e civile dove ognuno ha preso la propria posizione, personale, non facendosi influenzare da nessuno. Beppino Englaro ci ha insegnato rispetto al valore dell'empatia, cosa significa fare una battaglia civile insieme a tanti altri, condividere, muoversi collettivamente e questo è importante sul tema dei diritti. Con questa cerimonia diamo valore all'autodeterminazione della persona cioè scegliere che cosa fare della propria vita e come morire. Durante i dibattiti di questi giorni - ha proseguito Cruccolini - alla comunità dell'Isolotto, alle Piagge da don Santoro, Englaro ci ha inoltre insegnato come certe battaglie non vadano condotte nell'ombra e come invece sia fondamentale impegnarsi fermamente, alla luce del sole e nella società, per affermare un diritto che era quello di rispettare la volontà di una persona che voleva morire naturalmente».
L'assessore Eugenio Giani, in rappresentanza del sindaco Domenici (che aveva incontrato ieri Englaro e che oggi era a Roma per motivi istituzionali come presidente dell'Anci), ha letto le motivazioni ufficiali della cittadinanza onoraria, stampate su una pergamena firmata dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale. (fn)


SEGUE FOTO CGE


Questo il testo della delibera:

DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO
Numero: 2009/C/00024 - Proposta N. 2009/00124
Data Adozione: 09/03/2009
Oggetto: Conferimento della Cittadinanza Onoraria di Firenze a Giuseppe Englaro
Ufficio: Direzione del Consiglio comunale
Relatore: Alessandro Falciani
Esecutività: 30/03/2009
Data pubblicazione: 20/03/2009
- O M I S S I S -
I L C O N S I G L I O
CONSIDERATO che la scelta di Giuseppe Englaro di far rispettare la volontà di fine vita della figlia
Eluana vittima di un tragico incidente che l'aveva costretta allo stato vegetativo da 17 anni, è stata decisione
umanamente difficile e dolorosa;
CONSIDERATO che Giuseppe Englaro, ha fatto della propria dolorosa storia personale una
battaglia politica in difesa della legalità, della laicità, dell'umanità, della civiltà e che tale battaglia rappresenta
anche il rispetto e la tutela delle istituzioni ed il valore degli atti da queste emanate;
RICORDATO che la richiesta di sospensione della nutrizione e idratazione artificiale formulata da
Giuseppe Englaro è stata accolta dalla Suprema Corte e ritenuta pertanto legittima;
CONSIDERATO che la battaglia di Giuseppe Englaro per affermare i diritti dei cittadini a poter
disporre di se stessi, della propria autonomia e della propria libertà rappresenta un insegnamento di grande
integrità morale e di coraggio umano e civile;
VISTO che, nel clamore e nella tragedia umana di Eluana Englaro e della sua famiglia, dopo anni di
stasi, il Parlamento ha accelerato i tempi per arrivare ad una legge sul tema del testamento biologico;
RITENUTO che la città di Firenze attraverso un atto simbolico quale quello del conferimento della
cittadinanza onoraria possa sostenere con forza l'art. 32 della Costituzione per cui la "legge non può in
nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana";
VISTO il sostegno di premi Nobel e di numerose personalità alla battaglia di Giuseppe Englaro
anche in favore di una legge sul testamento biologico che confermi il diritto alla salute, ma che rispetti il
diritto di ogni persona a poter scegliere;
D E L I B E R A
di conferire per i motivi suddetti, la Cittadinanza Onoraria di Firenze a Giuseppe Englaro, quale esempio di
integrità morale, di coraggio umano e civile, in difesa della legalità, di rispetto e tutela delle Istituzioni e della
laicità dello Stato.