Il "Mostro" nel cortile della Dogana di Palazzo Vecchio. Sculture contemporanee con gli "scarti" della quotidianità
Scarti di mitologie contemporanee avvolgono in un disegno uno scarto di Minotauro.
Questo è il "Mostro" l'installazione inedita che da oggi e fino al 6 aprile è presente nel Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio, davanti al vecchio Marzocco.
Il "Mostro" prende vita da un progetto della professoressa Angela Nocentini ed è stato realizzato dagli studenti dell'Accademia di Belle Arti Lisa Perucci, Silvia Chimenti, Roberta Serio, Gloria Bertoldo, Julia Landrichter, Marzia Cellerini, Tiziana Bitetti, Gaetano Cunsolo, Nicoletta Cannata, Luca Montanaro, Elisabetta Nisticò, Alexander Dell'Antonio, Michel Mandulino, Michele Durante.
"È uno scarto di Minotauro avvolto da scarti di mitologie del nostro tempo" hanno spiegato gli organizzatori della mostra promossa dal Consiglio Comunale.
Il "Mostro" è una scultura alta tre metri interamente realizzata con materiale di recupero nello stoccaggio comunale di San Donnino ed il lavoro è il risultato di un workshop realizzato con gli studenti dell'Accademia di Belle Arti.
I pezzi sono stati scelti, recuperati, puliti, tagliati, incollati sulla vetroresina e assemblati per dare vita alla scultura che resterà nel Cortile della Dogana fino al 6 aprile insieme ad altre installazioni (già utilizzate per altre analoghe mostre) e realizzate tutte con la stessa filosofia del recupero di materiali di scarto che tornano a nuova vita: vecchi cassonetti della spazzatura che diventano comodi e colorati divani a due posti, vecchi carrelli del supermercato come portaoggetti, angoli di siepi artificiali, vestiti post moderni realizzati con le fodere dei materassi oppure con il campionario dei colori dei tessuti e tanto altro ancora.
"Quando si parla di arte tutto è ammesso - ha commentato Eros Cruccolini presidente del Consiglio Comunale - e l'installazione che oggi presentiamo è stata realizzata dagli studenti secondo lo spirito che nulla si getta, tutto si ricicla e anche lo scarto, se ben congegnato, può diventare arte".
Per fare il "Mostro" gli studenti hanno lavorato una decina di giorni ininterrottamente, dalla mattina fino alla sera.
Giuseppe Andreani direttore dell'Accademia di Belle Arti di Firenze ha sottolineato che "il progetto dimostra come si può lavorare sulla creatività a 360° e come sul contemporaneo l'arte e l'estetica riescano a trasferire materiali ritenuti inutili dall'interno di operazioni creative che hanno anche un significato ecologico, aiutando anche lo smaltimento dei rifiuti".
Ma l'installazione rappresenta solo un passaggio, significativo, di un percorso artistico che propone venerdì 3 aprile (dalle 9,00 alle 14,00) il convegno "Il fare come sapere. Continuità e discontinuità nella formazione artistica di Firenze" nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio. Interverranno Eros Cruccolini, Marianna Franceschini (dirigente scolastico dell'Istituto Statale d'Arte), Silvana Giarratano (dirigente scolastico Liceo Artistico), Paolo Targetti (presidente Accademia di Belle Arti) con il coordinamento di Giuliana Videtta (docente dell'Accademia di Belle Arti). Il seminario risponde a due obiettivi: dare visibilità al lavoro svolto dalle istituzioni sul territorio e riflettere sulla validità e sul futuro dei percorsi formativi del sapere artistico nel contesto contemporaneo in una prospettiva di raccordo e sinergia fra le stesse istituzioni. (uc)
Questo è il "Mostro" l'installazione inedita che da oggi e fino al 6 aprile è presente nel Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio, davanti al vecchio Marzocco.
Il "Mostro" prende vita da un progetto della professoressa Angela Nocentini ed è stato realizzato dagli studenti dell'Accademia di Belle Arti Lisa Perucci, Silvia Chimenti, Roberta Serio, Gloria Bertoldo, Julia Landrichter, Marzia Cellerini, Tiziana Bitetti, Gaetano Cunsolo, Nicoletta Cannata, Luca Montanaro, Elisabetta Nisticò, Alexander Dell'Antonio, Michel Mandulino, Michele Durante.
"È uno scarto di Minotauro avvolto da scarti di mitologie del nostro tempo" hanno spiegato gli organizzatori della mostra promossa dal Consiglio Comunale.
Il "Mostro" è una scultura alta tre metri interamente realizzata con materiale di recupero nello stoccaggio comunale di San Donnino ed il lavoro è il risultato di un workshop realizzato con gli studenti dell'Accademia di Belle Arti.
I pezzi sono stati scelti, recuperati, puliti, tagliati, incollati sulla vetroresina e assemblati per dare vita alla scultura che resterà nel Cortile della Dogana fino al 6 aprile insieme ad altre installazioni (già utilizzate per altre analoghe mostre) e realizzate tutte con la stessa filosofia del recupero di materiali di scarto che tornano a nuova vita: vecchi cassonetti della spazzatura che diventano comodi e colorati divani a due posti, vecchi carrelli del supermercato come portaoggetti, angoli di siepi artificiali, vestiti post moderni realizzati con le fodere dei materassi oppure con il campionario dei colori dei tessuti e tanto altro ancora.
"Quando si parla di arte tutto è ammesso - ha commentato Eros Cruccolini presidente del Consiglio Comunale - e l'installazione che oggi presentiamo è stata realizzata dagli studenti secondo lo spirito che nulla si getta, tutto si ricicla e anche lo scarto, se ben congegnato, può diventare arte".
Per fare il "Mostro" gli studenti hanno lavorato una decina di giorni ininterrottamente, dalla mattina fino alla sera.
Giuseppe Andreani direttore dell'Accademia di Belle Arti di Firenze ha sottolineato che "il progetto dimostra come si può lavorare sulla creatività a 360° e come sul contemporaneo l'arte e l'estetica riescano a trasferire materiali ritenuti inutili dall'interno di operazioni creative che hanno anche un significato ecologico, aiutando anche lo smaltimento dei rifiuti".
Ma l'installazione rappresenta solo un passaggio, significativo, di un percorso artistico che propone venerdì 3 aprile (dalle 9,00 alle 14,00) il convegno "Il fare come sapere. Continuità e discontinuità nella formazione artistica di Firenze" nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio. Interverranno Eros Cruccolini, Marianna Franceschini (dirigente scolastico dell'Istituto Statale d'Arte), Silvana Giarratano (dirigente scolastico Liceo Artistico), Paolo Targetti (presidente Accademia di Belle Arti) con il coordinamento di Giuliana Videtta (docente dell'Accademia di Belle Arti). Il seminario risponde a due obiettivi: dare visibilità al lavoro svolto dalle istituzioni sul territorio e riflettere sulla validità e sul futuro dei percorsi formativi del sapere artistico nel contesto contemporaneo in una prospettiva di raccordo e sinergia fra le stesse istituzioni. (uc)