SaS, Torselli (PdL): "Dimissioni immediate del direttore Bartolini e azzeramento del concorso che ha visto la promozione della figlia"
Questo l’intervento del consigliere del PdL Francesco Torselli
“Il 19 gennaio scorso la SaS, azienda partecipata al 100% dal Comune di Firenze, ha indetto un bando di concorso riservato ai propri dipendenti per un posto come 'Assistente all'Ufficio Reclami e Segreteria'. Nel bando in questione si legge: 'La selezione è rivolta al personale, inquadrato con qualifica di impiegato, il cui trattamento giuridico ed economico previsto è quello del livello 5° del vigente C.C.L.N. Autorimesse o del livello 4° del vigente C.C.L.N. Edilizia'.
Dalla risposta ad una mia domanda di attualità, presentata quest'oggi in aula, a seguito di due precedenti interrogazioni già presentate sul medesimo argomento, ho appreso dall'Assessore Falchetti che al concorso in questione ha partecipato la Signorina Licia Bartolini, figlia del Direttore Generale di SaS, inquadrata come livello 4° Autorimesse, la quale ha anche ottenuto l'incarico oggetto del concorso.
Per fare chiarezza su questa incongruenza tra il testo del bando e la qualifica della Sig.na Bartolini ho richiesto un appuntamento col Presidente di SaS, Calogero, il quale mi ha ricevuto questa mattina presso gli uffici della società, spiegandomi che quanto scritto nel bando era suscettibile di un'interpretazione differente da quella che a me sembrava palese. Il livello 5° Autorimesse o il livello 4° Edilizia sarebbero cioè, per Calogero, non le qualifiche richieste per la partecipazione al concorso, ma quelle che avrebbe ottenuto il futuro vincitore. In virtù di questa interpretazione quindi, il concorso risultava aperto ai livelli 4° Autorimesse o livello 3° Edilizia.
Il bando, per ammissione dello stesso Presidente Calogero sarebbe quindi stato scritto male e quindi soggetto ad interpretazioni differenti. A questo punto è chiaro che esiste un’unica strada percorribile nell’ottica della trasparenza e della correttezza: le dimissioni del Direttore Generale Bartolini e l'azzeramento di un concorso che apparirebbe palesemente viziato.
Il bando, così scritto, avrebbe precluso infatti l'accesso al concorso ad altri dipendenti con la medesima qualifica della Sig.na Bartolini e che, leggendo il bando, avrebbero ritenuto la propria qualifica non idonea alla partecipazione.
Infine, come non rilevare la questione dell'opportunità di far partecipare ad un bando la propria figlia, soprattutto quando la commissione giudicante dei candidati è composta da 2 membri su 3 di nomina diretta da parte proprio del Direttore Generale, scelti tra il personale dipendente di SaS. In questo caso, ovviamente, niente di illegale o di dubbio, ma non lamentiamoci poi se si accusano le aziende partecipate di praticare una politica di scarsa trasparenza.
Mi auguro che il Direttore Generale Bartolini capisca la questione e non si appigli a mere disquisizioni linguistiche. Ho ascoltato il parere di alcuni legali e tutti hanno concordato nel ritenere che quantomeno il bando è stato scritto male. A questo punto, Bartolini dia un segnale forte e chiaro nella direzione della trasparenza rimettendo la propria nomina nelle mani del Sindaco”.
(fdr)