L'associazione progetto Arcobaleno compie 25 anni

Giovedì 28 ottobre un incontro in Palazzo Vecchio sull'accoglienza a Firenze

Oltre 100.000 contatti, più di 20.000 persone prese in carico, un migliaio di ragazzi che hanno svolto attività professionale e moltissimi volontari. È questo il bilancio di 25 anni di lavoro sul campo dell’Associazione Progetto Arcobaleno onlus. Per festeggiare questo importante compleanno giovedì 28 ottobre il Salone de’ Dugento di Palazzo Vecchio ospiterà l’incontro “I 25 anni di accoglienza a Firenze” promosso dall’Amministrazione comunale e dall’associazione. L’appuntamento è alle 16.30 e, dopo il saluto dell’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi, sono previsti interventi del presidente dell’associazione Enrico Palmerini, di Mario Primicerio presidente della Fondazione La Pira, di Alberto Fantuzzo presidente dell’Agesci e di Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e di Libera. In programma anche letture da parte di attori della Compagnia Teatri dell’Imbardo di testi a cura di Progetto Arcobaleno. A seguire, dalle 19.30 presso la Chiesa di Santa Monaca (via Santa Monaca 6), l’inaugurazione della mostra fotografica “I colori dell’accoglienza. Volti e storie dell’Associazione Progetto Arcobaleno” con opere di Roberto Baglioni e Serena Gallorini.
L’associazione Progetto Arcobaleno nasce nel 1985 ad opera di un gruppo di volontari uniti dall’intento di dare accoglienza e accompagnamento sociale a persone in difficoltà di vario tipo: senza casa, senza lavoro o con problemi di dipendenze, alcol, prostituzione. Per rispondere ai bisogni espressi dalla persone incontrate l’associazione nel corso degli anni ha strutturato vari servizi, sempre nell’ottica del lavoro di rete con altri soggetti del terzo settore e di un rapporto di confronto e stimolo con le istituzioni del territorio. Nei diversi ambiti l’aiuto concreto offerto alle persone è comunque finalizzato a dare un’opportunità per il recupero dell’autonomia personale. Allo stesso tempo l’associazione è anche impegnata a sensibilizzare la città nei confronti delle situazioni di marginalità e alla promozione del volontariato e della cittadinanza attiva.
“L’associazione Progetto Arcobaleno lavora da tempo insieme all’Amministrazione comunale nell’ambito dell’accoglienza – dichiara l’assessore Saccardi –. È importante che esista questa collaborazione perché soltanto attivando una sinergia tra le istituzioni, il mondo del volontariato e dell’associazionismo e anche i privati possiamo dare una risposta adeguata ai bisogni delle persone”. L’assessore sottolinea poi il carattere distintivo dell’azione del Progetto Arcobaleno, ovvero l’impegno dedicato all’inserimento lavorativo delle persone seguite dall’associazione. “Oltre alla scuola di italiano – spiega – vengono attivati percorsi di formazione che poi si concludono in inserimenti nel mondo del lavoro. È questo il modo giusto per dare una risposta a chi ha bisogno, ovvero dargli gli strumenti per rientrare nella società”.
Il presidente Palmerini si sofferma sul tema al centro dell’appuntamento di giovedì, ovvero l’accoglienza. “Si tratta di un concetto oggi poco di moda e proprio per questo abbiamo voluto condividere con la città un momento di incontro e riflessione. In questo momento storico e nel contesto del nostro paese è infatti utile e necessario ridefinire questo tema come uno stile di relazione. In un clima di crisi economica ma soprattutto culturale, di disgregazione del tessuto sociale, chi lavora nel sociale rischia di essere considerato marginale a sua volta, ma proprio per questo è importante dare visibilità a tutte quelle realtà che nel proprio piccolo propongono una cultura diversa: di partecipazione attiva alla vita sociale, di responsabilità personale nei confronti dei disagio dell’altro, di solidarietà concreta”. (mf)