"Maggiore contrasto nei confronti di Esselunga nella trattativa con la Banca del Centro Canova", la domanda di attualità di Cruccolini (SeL)
“Forse sarebbe stato più opportuno un contrasto maggiore nei confronti di Esselunga nella trattativa, ponendo gli interesse dei cittadini, utenti e clienti come prioritari”. E’ quanto ha scritto il capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà Eros Cruccolini nella domanda di attualità presentata oggi in consiglio e rivolta al vice sindaco Nardella. “Cerchiamo di evitare – ha detto Cruccolini- l’azione “smantellatrice” di Esselunga nei confronti di un progetto condiviso della pubblica amministrazione. Più opportuna sarebbe stata una revisione della convenzione a suo tempo firmata: ri-contrattando gli articoli che regolano i rapporti tra i firmatari, nel momento in cui il progetto originario ha cambiato i connotati a causa di uno dei firmatari e coinvolgendo su detto anche le organizzazioni di categoria, trattandosi di un area di proprietà pubblica dove l’Amministrazione Comunale deve, nelle sue azioni, comunque, perseguire l’interesse pubblico”. (lb)
Si allega la domanda
Proponente: CRUCCOLINI (SEL)
Tipologia: domanda di attualita’
Oggetto: Articolo su quotidiano LA NAZIONE del 17.10.10 relativo a incontro del Vice Sindaco Nardella su Centro Commerciale Integrato di Via Canova
Visto l’incontro tenutosi tra ViceSinadco, rappresentante di Esselunga e rappresentante di Cassa di Risparmio di Firenze – S.Paolo IMI per dirimere la controversia relativa allo sfratto che Esselunga ha attivato nei confronti della Banca che ha sede nel Centro Commerciale Integrato di Via Canova;
Tenuto conto che già da qualche tempo Esselunga sta promuovendo azioni tendenti a snaturare l’originalità del Centri Commerciale Integrato, proponendo ai commercianti presenti all’interno della struttura di lasciare i loro spazi al fine di permettere a Esselunga stessa di ampliare lo spazio per la vendita dei propri prodotti;
Considerato che esiste una convenzione del 1990 tra Esselunga e il Comune di Firenze per la concessione dei terreni di cui al Centro Commerciale per 99 anni con diritto di superficie e che tra le parti veniva altresì, contestualmente stipulata una convenzione che prevedeva che Esselunga “si impegnava a sottoporre preventivamente al Comune di Firenze ed a concordare con questi la struttura finale del Centro Commerciale Integrato”;
Rilevato che, recentemente tre esercizi commerciali e i loro esercenti hanno trovato un accordo con Esselunga ed hanno quindi lasciato i loro spazi;
Considerato invece che la Banca non era intenzionata a lasciare, poiché l’attività della stessa in questi anni è incrementata, con un necessità anzi di spazi maggiori e la possibilità così di un aumento del numero dei dipendenti, con lo scopo di offrire un servizio migliore ai cittadini clienti;
Risulta invece che l’esito di detto incontro sia stata l’affermazione della giustezza della posizione di Esselunga e quindi la conseguenza che la Banca dovrà trovare un altro spazio nelle vicinanze, anche se, con “grande magnanimità” Esselunga permetterà di mantenere nell’area del Centro uno sportello Bancomat;
Ribadito come tale risultato non sia condivisibile, in quanto come Amministrazione Comunale dobbiamo perseguire gli interessi della collettività, permettendo il mantenimento di servizi ottimali che venivano precedentemente erogati e il Centro Commerciale Integrato di Via Canova è nato proprio con la specificità di far trovare più servizi e più opportunità di acquisto di tipologie merceologiche differenti nello stesso luogo;
Tenuto conto che Esselunga ha costruito su un terreno di proprietà pubblica;
Rilevato inoltre come le Convenzioni sono atti che spesso sono sottoposti a revisioni e aggiornamenti in ragione di intervenuti fatti o leggi che ne evidenziano la necessità
CHIEDE AL VICESINDACO
Se non sarebbe stato più opportuno un contrasto maggiore nei confronti di Esselunga nella trattativa, ponendo gli interesse dei cittadini, utenti e clienti come prioritari: evitando l’azione
”smantellatrice” di Esselunga nei confronti di un progetto condiviso della pubblica amministrazione e non sarebbe stata più opportuna una revisione della convenzione a suo tempo firmata: ri-contrattando gli articoli che regolano i rapporti tra i firmatari, nel momento in cui il progetto originario ha cambiato i connotati a causa di uno dei firmatari e coinvolgendo su detto anche le organizzazioni di categoria, trattandosi di un area di proprietà pubblica dove l’Amministrazione Comunale deve, nelle sue azioni, comunque, perseguire l’interesse pubblico, aggiornando la convenzione con proposte nuove come quella di utilizzare gli spazi dei terreni pubblici concessi in convenzione per il parcheggio del centro commerciale integrato, per l’utilizzo dello stesso da parte dei cittadini quando viene effettuata la pulizia stradale notturna in detta zona densamente abitata.
Eros Cruccolini