Piano Strutturale, il gruppo PdL: "Per ora di ‘strutturale' ci sono solo gli slogan di Renzi"

"Restano irrisolti i nodi più intricati, e dopo aver messo in vendita il patrimonio del Comune ora il sindaco chiede le caserme al Governo…"

“Speriamo vivamente che dalla discussione in merito al nuovo Piano Strutturale che si svilupperà in Consiglio Comunale e nelle Commissioni competenti, le idee di questa amministrazione appaiano decisamente più chiare e definite di quanto non emerga leggendo il ‘comunicato-propaganda’ diramato oggi dal Sindaco Matteo Renzi. Dalla presentazione del Piano Strutturale fatta dal Sindaco infatti, emergono notevoli zone d’ombra sulle quali sarà nostro dovere di opposizione richiedere la dovuta chiarezza”. Questa la dichiarazione del capogruppo PdL Giovanni Galli e dei consiglieri del gruppo.
“Punti fondamentali come la revoca dei permessi per quelle procedure di costruzione che ad oggi non si sono concretizzate, o come le norme sugli incentivi per il trasferimento delle attività in altre zone che riguardano i proprietari di edifici di ‘Classe 6’ necessitano di accurati approfondimenti e, ci auguriamo non vengano licenziate a colpi di maggioranza come già tristemente accaduto in occasione della presentazione del Bilancio Previsionale 2010 – hanno aggiunto gli esponenti del centrodestra –. Ad oggi resta la domanda: chi ha già costruito quegli edifici cosa farà? Dove trasferirà i volumi, il sindaco pensa di mandare tutti a Castello?
Condividiamo invece quanto detto a proposito del divieto di realizzare i cosiddetti ‘bassi napoletani’ anche se, in questo caso, la questione è ben diversa da come l’ha posta Renzi: la notizia non sta nel fatto che il sindaco vieti la trasformazione in fondi abitativi di spazi commerciali o artigianali, ma nel fatto che tale scempio fosse invece, fino ad oggi, permesso! E ricordiamo al sindaco, qualora le sue manie di ‘rottamazione’ glielo avessero fatto dimenticare, che Firenze, fino ad oggi, è stata amministrata dalla sua stessa parte politica… E quando poi parla di recuperare le aree dismesse per nuovi alloggi, a quali aree si riferisce il sindaco? Non ci risulta, ad esempio, che sia intervenuto per chiedere che a Sant’Orsola si realizzino anche appartamenti”.
“Infine due curiosità, più da ‘barzellettiere’ che da Piano Strutturale: la richiesta al governo della proprietà della ex-Caserma dei Lupi di Toscana e la ‘novella’ di un Piano Strutturale figlio dei ‘Cento Luoghi’ – hanno proseguito –. Ci chiediamo come possa essere credibile un sindaco che dopo aver messo in vendita gran parte del patrimonio immobiliare del Comune di Firenze per far tornare i conti del bilancio, adesso chiede al governo nazionale di ottenere la proprietà su altri immobili! Che anche la famosa diatriba sul David di Michelangelo non fosse altro che un tentativo di ottenere la proprietà della famosa statua, simbolo della nostra città, per poi venderla come gadget a qualche comitiva di turisti giapponesi?
Infine i ‘Cento Luoghi’. Capiamo la necessità di giustificare le ingenti spese di denaro pubblico per realizzare l’iniziativa e dare ‘un contentino’a tutti quei cittadini che, in buona fede, hanno pensato di poter contribuire attivamente a pensare la Firenze di domani, ma dire che il Piano Strutturale è figlio di questa manifestazione, significa raccontare alla cittadinanza che questo mastodontico progetto è stato di fatto pensato e scritto in una settimana o poco più. E dell’area di Castello, Renzi si è accorto solo martedì? Forse il ‘Town Meeting’ l’ha fatto con qualche imprenditore privato?”.
“Siamo quindi davanti alle solite uscite ad effetto del nostro Sindaco, alle quali noi siamo ormai abituati, e alle quali sempre più cittadini, fortunatamente, stanno imparando a non credere” hanno concluso.

(fdr)