La Commissione Servizi Sociali e Sanità approva la mozione di Torselli per l'introduzione del ‘quoziente familiare' nelle tariffe di accesso ai servizi comunali

Torselli e Roselli (PdL): "Esprimiamo grande soddisfazione, un passo importante per riportare la famiglia al centro della politica cittadina"

“Il Quoziente Familiare, applicato per la prima volta in Italia dal Comune di Parma, può diventare realtà anche a Firenze, dopo il voto favorevole espresso oggi dalla Commissione Servizi Sociali e Sanità del Comune di Firenze, che ha approvato una nostra mozione che chiedeva l'introduzione di questo nuovo metodo di tariffazione per l'accesso ai servizi comunali”. Questo il commento dei consiglieri del PdL Francesco Torselli ed Emanuele Roselli.
“Il Quoziente Familiare - spiegano i due esponenti del centrodestra - è una grande novità perché riconosce alla famiglia il lavoro che quotidianamente svolge in campo educativo, di cura, di dialogo tra le generazioni e di coesione sociale. E' uno strumento necessario ad una città che ha scelto oggi di crescere a misura di famiglia. L'introduzione di questo nuovo metodo di calcolo delle tariffe di accesso ai servizi del Comune valorizza la famiglia con figli, la condizione lavorativa, la presenza di invalidità, la condizione economica dei genitori. Abbiamo presentato questa proposta proprio perché riconosciamo nella famiglia la risorsa fondamentale della comunità e volevamo fornire uno strumento utile a tutte le famiglie numerose o con al proprio interno figli disabili o anziani invalidi. Siamo quindi estremamente felici del voto favorevole espresso dalla IV Commissione consiliare, alla quale va un doveroso e sentito ringraziamento.
Il Quoziente Familiare non va a sostituire l'attuale metodo di calcolo delle tariffe per l'accesso ai servizi comunali quali asili nido, scuole per l'infanzia, servizi sociali ed altro ma integra il precedente sistema di calcolo applicando dei correttivi in funzione del numero di figli, della condizione lavorativa dei componenti della famiglia e dello stato di salute degli stessi.
Tanto per fare un esempio, due famiglie, entrambe composte da tre persone, non sono certo uguali se da una parte abbiamo un pensionato, un lavoratore magari ben retribuito ed un giovane lavoratore anch'egli ben retribuito, mentre dall'altra parte abbiamo una famiglia composta da un anziano invalido, un lavoratore precario ed un figlio in cerca di occupazione. Grazie al Quoziente Familiare, ripreso dall'esempio del Comune di Parma, la seconda famiglia avrà forti vantaggi, rispetto alla prima, nell'accesso ai servizi comunali. E sempre per fare un altro esempio, se si prende in esame una famiglia composta da due genitori, entrambi lavoratori dipendenti, con due figli piccoli a carico, nei servizi di accesso agli asili nido il ribasso della tariffa, grazie al nuovo metodo di calcolo, può arrivare anche a superare il 10%”.
“L’approvazione di questa mozione - concludono Torselli e Roselli - è una vittoria di tutti coloro che credono ancora nel valore della famiglia, e soprattutto di chi considera ogni singolo elemento della comunità cittadina un caso a sé stante, rifiutando le logiche omologatrici e globalizzanti che finiscono con il considerare gli esseri umani come numeri da suddividere in blocchi stagni, privi di ogni specificità e di ogni soggettività”.

(fdr)