Bioedilizia e risparmio energetico, nel Quartiere 5 nasce la nuova scuola materna ‘Capuana'

L'assessore di Giorgi: «Un investimento di 2milioni e 600 euro per favorire la salute dei bambini e il loro apprendimento»

Risparmio energetico e spazi che favoriscono la salute dei bambini e il loro apprendimento. Sono i principi cui si ispira il progetto, già finanziato, per la realizzazione della nuova scuola materna Capuana, in via Campania (Quartiere 5), che interessa una superficie complessiva di 5.500 metri. Oltre alla completa bonifica dall’amianto e alla demolizione dell’edificio esistente (il fabbricato è di 1.570 metri quadrati), il nuovo complesso prevede la realizzazione di otto nuove aule che accoglieranno anche i bambini provenienti dalla Duca D’Aosta. In tutto ne saranno ospitati 200.
Il progetto è stato approvato martedì scorso dalla giunta, prevede un investimento pari a 2milioni e 600mila euro e porta la firma dall’ingegner Michele Mazzoni, direttore dei servizi tecnici, degli architetti Agnese Balestri e Marilena Ferrara, dei geometri Moreno Martini, Francesco Burrini e Mirko Drago.
I lavori, che dureranno circa 8 mesi, avranno inizio nei primi mesi del 2011.
Il nuovo edificio sorgerà prevalentemente nella zona già occupata dalla struttura attuale sia per consentire l’incremento planimetrico e volumetrico necessario a soddisfare le nuove esigenze che per salvare il giardino ed i suoi numerosi alberi.
«Si tratta di un intervento che prevede anzitutto la demolizione della vecchia scuola – ha spiegato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – le oggettive difficoltà manutentive, hanno determinato oltre alla richiesta di ampliamento per soddisfare le esigenze scolastiche della zona, anche la richiesta di completa riqualificazione dell’edificio».
Per la realizzazione degli impianti e di altre opere saranno utilizzati sistemi e materiali improntati al risparmio energetico e alla bio-edilizia. La progettazione, ad esempio, è stata effettuata con l’obiettivo di ottenere la maggior qualità possibile in termini di illuminazione degli spazi interni. Grazie a sistemi di ‘schermatura solare’, inoltre, sarà possibile a dare protezione alle aule nei mesi più caldi. I materiali, invece, sono per la maggior parte naturali e poveri di formaldeide.
Il nuovo edificio progettato è previsto svilupparsi solo al piano terra con gli ambienti in diretto contatto con gli spazi esterni. Ci sarà anche la riqualificazione delle aree a verde interessate dai lavori: in questo modo anche questi spazi saranno utilizzabili dai bambini. «Il giardino – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – diventerà uno spazio di apprendimento e socializzazione, a completamento degli spazi didattici interni».
«Lo sviluppo urbanistico della zona delle Piagge – ha aggiunto – non è stato accompagnato da un’adeguata programmazione del fabbisogno delle strutture scolastiche. In sostanza i plessi scolastici non sempre sono stati concepiti e visti come parte integrante del tessuto urbano e parte essenziale della crescita della città. Scuole come la Duca d’Aosta sono diventate così il riferimento unico per ospitare e sopperire alle crescenti esigenze di un quartiere con elevato incremento demografico e della popolazione in età scolare».
«La stessa realizzazione della vecchia materna Capuana – ha proseguito Rosa Maria Di Giorgi - costruita con pannelli prefabbricati in cemento negli anni Ottanta, per l'urgenza di rispondere velocemente alle crescenti richieste di aule scolastiche, non ha mai risposto alle effettive necessità del territorio né sotto il profilo della funzionalità, né sotto il profilo dell'ampiezza. Così, immediatamente dopo la sua realizzazione, fu deciso di destinare una parte delle piano terreno della scuola primaria Duca d'Aosta a scuola dell'infanzia per rispondere alla sempre crescente richiesta di scolarizzazione degli alunni in età 3-6 anni».
«In questo modo – secondo l’assessore all’educazione – si è depauperata anche la scuola primaria di locali con la conseguenza che il problema dell'accoglienza della popolazione scolastica è ricaduto non più sulla sola infanzia bensì sui due ordini di scuola, infanzia e primaria.
La necessità di demolire e ricostruire la materna Capuana quindi va vista e inquadrata quindi nell’ottica di una risposta importante, che non è mera operazione di messa a norma e restauro dell’esistente, ma ricostruzione di una parte importante del tessuto sociale. Ricostruire forse è più costoso, ma risponde ad esigenze di funzionalità ed economicità del progetto. La nuova Capuana risponderà infatti, finalmente, alle richieste di "scuola" del territorio del quartiere Brozzi/Piagge».
«Le otto sezioni di scuola dell'infanzia previste nella nuova Capuana – ha rilevato l’assessore Di Giorgi - permetteranno infatti di liberare la scuola Duca d'Aosta dalle due sezioni di infanzia presenti riportandola interamente alla primitiva destinazione di scuola primaria e consentendo in tal modo di offrire, agli alunni del quartiere, una scuola con i necessari spazi per la didattica, per la mensa, per i laboratori come ogni altro plesso della città. Quattro sono le sezioni della vecchia Capuana e infine gli ulteriori due spazi/sezione potranno ospitare i bambini in fascia 3-6 anni che faticosamente, in questo momento, trovano accoglienza in altre scuole del quartiere costretti molto spesso a trasferirsi nella zona di Peretola o anche di Novoli.
Saranno quindi 200 i bambini che potranno trovare posto nella nuova scuola che disporrà di tutti i requisiti per rispondere alle esigenze educative di una scuola moderna: ampi spazi aula - oltre 60 metri quadrati - servizi igienici esclusivi per ciascuna sezione, locali refettorio rispondenti alle più recenti normative igienico sanitarie e infine specifici spazi per i laboratori e la psicomotricità». (fn)


SCHEDA TECNICA:

CARATTERISTICHE DELLA PROGETTAZIONE BIO - ECOSOSTENIBILE

Il progetto della nuova scuola Capuana è nato a seguito di un attento studio dei materiali e dei sistemi costruttivi impiegati oggi in Italia nel campo della BIOARCHITETTURA e comprende in particolare l’esecuzione delle opere e dei lavori (sinteticamente sotto indicati), da cui si evince l’utilizzo di materiali per la maggior parte NATURALI e quindi poveri di FORMALDEIDE, al fine di ottenere una struttura altamente ECOCOMPATIBILE :

SCAVI
Formazione di strutture di fondazione in cemento armato.
Formazione di vespaio aereato mediante p.o. di casseri modulari a cupola semisferica.
A partire dal completamento delle lavorazioni di cui sopra che impiegano materiali di tipo “tradizionale”, lo studio si è concentrato sul punto di snodo e contatto tra le pareti e le fondazioni, sia per evitare la formazione di “trappole” di umidità, sia per rendere compatibile il contatto tra il solaio e le pareti, dove l’apposizione di una guaina ed un ulteriore strato di gomma, sarà usato sia per impedire il passaggio dell’aria, sia come smorzatore acustico. Pertanto avremo:
Realizzazione struttura portante in travi di legno lamellare inclusa la copertura;
Formazione di parete perimetrale in pannelli multistrato incrociato con cappotto esterno realizzato con pannelli in fibra di legno opportunamente fissati e FINITURA esterna con intonaco pigmentato;
Al fine di impiegare materiali biocompatibili come in premessa, la progettazione si è volta all’utilizzo di un materiale isolante quale il SUGHERO al posto di un isolante FIBROSO quale lana minerale, poiché ad oggi già rifiuto speciale.
Così come previsto dal Regolamento Edilizio del Comune di Firenze in vigore dal 29 novembre 2009, il nostro edificio rientrerà nella lettera C) dell’art. 100/bis comma 2 ovvero l’edificio di classe A con fabbisogno energetico inferiore o uguale a 30 Kwh mq/anno.

PONTI TERMICI
Al fine di evitare fenomeni di condensa e muffe, sarà opportuno predisporre sistemi di isolamento termico di tipo biologico sia per i ponti termici “geometrici”, sia per i ponti termici “costruttivi”, ad esempio pannelli costituiti da lana di legno di abete, mineralizzata e legata con cemento Portland ad alta resistenza secondo UNI EN 13168. Tali pannelli dovranno essere installati in maniera continua, dove avverranno le giunzioni fra materiali diversi, principalmente fra la platea di fondazione in cemento armato e le strutture perimetrali esterne in legno e dove saranno inseriti gli infissi, cosi come previsto dal DLGS n°311/06
Formazione di tramezzature interne zona bagni utenti e servizi, realizzate con muratura in laterizi forati successivamente intonacati e/o rivestiti con piastrelle in gres porcellanato (nella zona “lavaggio” /office e servizi igienici );
Realizzazione di intonaci interni premiscelati;
(completati “a civile” con velo o “fratazzati” grezzi nelle zone non rivestite e lasciate a grezzo nelle superfici da rivestire );
Realizzazione di massetti e fornitura e posa in opera di pavimentazioni in gres porcellanato nei servizi igienici, laboratori, refettorio zone a comune e nelle vie di esodo; aule e aule speciali saranno realizzate in parquet; le pavimentazioni esterne saranno invece in cotto tipo dell’Impruneta e le parti decorate con materiale colorato opportunamente antiscivolo;
Fornitura e posa in opera di zoccolino battiscopa ceramico, in legno e in cotto per gli esterni;
Fornitura e posa in opera di controsoffitto REI 120 nel vano tecnico adibito a centrale termica
(realizzati con struttura, pedinata “a vista” e pannelli in carton-gesso,);
Esecuzione di tinteggiature e verniciature a calce naturale;
( interne e/o esterne );
Fornitura e posa in opera di infissi - interni in legno con telaio in abete, con anta semplice o doppia, tipo tamburato;(completi di controtelaio, imbotte e cornici perimetrali) – esterni per finestre e portefinestre in legno (pino di Svezia) con regoli maggiorati al fine dell’isolamento termico ed acustico della dimensione cm 5,5 x5,5 e 5,5x6,8 atti a sostenere il peso derivante dai vetri camera antinfortunistici con forte potere isolante dello spessore complessivo di cm. 2,00 per le vie di esodo, gli infissi saranno completi di di maniglioni antipanico, tipo “push-bar”).
Istallazione di porte REI relativa alla CT;

PACCHETTO COPERTURA
Realizzazione di struttura inclinata poggiante sopra l’orditura primaria e secondaria con doppia pannellatura in legno (tipo OSB) ed interposto barriera all’aria e doppio pannello in fibra di legno dello spessore complessivo di cm. 13;
Realizzazione di impermeabilizzazioni in copertura mediante membrana impermeabile traspirante
Realizzazione di manto di copertura ventilato con sottostruttura in listelli di legno e installazione di embrici in cotto del tipo alla portoghese.

IMPIANTO TERMICO E MECCANICO
L’impianto di riscaldamento sarà realizzato con un sistema a pavimento del tipo a pannelli radianti sia nelle zone comuni e servizi, che nelle aule.

Il sistema abbinato ad isolanti ecologici in fibra di legno, completamente naturale, ottenuti senza l’ausilio di additivi o collanti chimici diventa totalmente bioedile se abbinata al massetto a base di anidrite naturale autolivellante. Le tubazioni saranno del tipo in polietilene reticolato o multistrato. Nei servizi igienici inoltre verranno installati dei corpi scaldanti in acciaio o in alluminio pressofuso funzionanti a temperature di esercizio più elevate. Le dorsali principali di alimentazione della bassa e dell’alta temperatura partiranno dalla centrale termica e all’ interno del fabbricato avranno sviluppo nel vespaio aereato.

La centrale termica sarà provvista di sistema modulare a condensazione funzionante a gas, ad alto rendimento, per il sistema a pannelli radianti, per i radiatori e per la produzione dell’acqua calda sanitaria. Il sistema di termoregolazione sia per i pannelli che per il circuito radiatori sarà realizzato mediante valvole miscelatrici, comandate da sonde climatiche esterne e in ambiente. La circolazione dei vari circuiti sarà garantita tramite pompe gemellari a portata variabile di tipo Inverter, con trasduttori di pressione. La produzione di acqua calda sanitaria sarà realizzata mediante bollitore a doppio serpentino con integrazione di pannelli solari e relativo gruppo di regolazione che saranno installati sulla copertura dei locali tecnici.

Realizzazione impianto idrico sanitario con un sistema di recupero delle acque piovane in apposita cisterna di stoccaggio (acque fredda non potabile) convogliate alla rete dalla centrale idrica ubicata in adiacenza alla centrale termica, da utilizzare per l’alimentazione delle cassette WC.

Realizzazione di impianto di prevenzione incendi a servizio dell’intera struttura, evidenziando che la stessa costituisce unico comparto.


IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI.
Realizzazione dei quadri di distribuzione elettrica ( ivi compreso realizzazione dei Quadri Elettrici Generali relativi a ciascuna diversa attività, dei Quadri Elettrici Derivati di zona).
Realizzazione della distribuzione dorsale mediante cavidotti interrati e sotto pavimento e cassette di derivazione da installarsi ad incasso nelle pareti all’interno della struttura.
La distribuzione terminale per i punti presa e per i punti di comando sarà realizzata con tubazioni isolanti posate ad incasso all’interno delle pareti, mentre la distribuzione terminale agli apparecchi illuminanti sarà realizzata mediante tubazioni a vista in acciaio zincato e cassette di derivazione metalliche, con cavi multipolari non propaganti l’incendio e a bassissima emissione di gas tossici e corrosivi

L’impianto di illuminazione ordinaria sarà realizzato prevalentemente con apparecchi illuminanti a sospensione. In particolare saranno installati:
ingressi e corridoi e refettorio: sospensioni in poliuretano verniciato con colori lucidi, con lampade fluorescenti a luce diretta e indiretta e diffusore opale; le accensioni saranno gestite direttamente da quadro o dalla portineria onde evitare sprechi energetici o inutili accensioni;
aule, laboratorio e ufficio: plafoniere a sospensione con corpo in acciaio verniciato bianco e ottica speculare a tubi fluorescenti, a luce diretta/indiretta, con reattore elettronico dimmerabile; l’accensione in ciascun locale sarà gestita in modo totalmente automatico mediante un sensore di luminosità per regolazione della luce artificiale in funzione della luce naturale;
spogliatoi e ripostigli: plafoniere a sospensione con corpo in acciaio verniciato bianco e schermo opale e l’accensione in ciascun locale sarà gestita in modo totalmente automatico mediante un rivelatore di presenza, così come nei servizi igienici, dove saranno istallati faretti ad incasso nel controsoffitto o applique a parete con lampade fluorescenti compatte.

L’impianto di illuminazione di sicurezza sarà interfacciato con il sistema di telegestione del Comune di Firenze, così come l’ impianto di allarme incendi, e l’ impianto di antintrusione sempre connessi con il sistema di tele gestione dell’Amministrazione Comunale.

Sarà realizzato un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, mediante l’installazioni di pannelli fotovoltaici.
I pannelli saranno installati sulla copertura, in corrispondenza della zona refettorio. L’impianto sarà connesso alla rete elettrica mediante appositi inverter e dispositivi di protezione adeguati, ed avrà un potenza massima erogabile pari a circa 10 kW.

In ogni aula sarà realizzato:
impianto di diffusione sonora, in corrispondenza di ogni aula saranno installati un diffusore sonoro e un modulo di comando per attivare o meno la diffusione sonora, cambiare il programma di ascolto e regolare il volume.

un impianto di videocitofonia a colori con una postazione esterna (con pulsante aggiunto per disabili) e una postazione interna nella zona portineria/custodi per consentire la maggiore sicurezza degli ambienti e dei suoi “piccoli” fruitori, ed un impianto interfonico con una postazione centrale nella zona portineria/custodi e postazioni derivate in corrispondenza di tutte le aule, laboratori e locale scaldavivande/preparazione.

un impianto di ricezione e distribuzione del segnale TV digitale terrestre. Il sistema di ricezione del segnale sarà installato in copertura, mentre sarà prevista l’installazione di una presa TV in ogni aula. Insieme ad un impianto di trasmissione dati e fonia.