Cittadella Viola, Cruccolini (SeL): "Il posto giusto è Osmannoro"
"La collocazione giusta della Cittadella Viola è a Osmannoro". Lo ha detto il capogruppo di SeL Eros Cruccolini che fa alcune considerazioni sulla questione Cittadella e territorio. “La Cittadella – ha detto Cruccolini- non deve essere per forza sul territorio del Comune di Firenze: ormai le città devono prevedere una pianificazione a livello di aree più vaste e quindi per noi la collocazione giusta della Cittadella Viola è all'Osmannoro. I Della Valle non possono approfittare del mancato accordo fra il presidente Rossi e il sindaco Renzi e scatenare l'ira dei tifosi nei confronti delle istituzioni. I Della Valle devono fare gli imprenditori e quindi devono trattare con Ligresti per quanto riguarda i terreni di Castello, dove però permangono difficoltà essendo le aree interessate ancora sottoposte a sequestro; mentre, a Sesto Fiorentino-Osmannoro la trattativa deve essere avviata con i Fratini.
Da parte del sindaco di Sesto Fiorentino c’è la disponibilità e, visti i problemi che uno stadio crea all'interno del contesto abitato, l'area dell'Osmannoro permette di ovviare a questi problemi in quanto è possibile un raccordo con l'autostrada e un parcheggio per i tifosi delle squadre che devono incontrare la Fiorentina. Quellla dell’Osmannoro è una zona dove già arrivano i binari del treno e quindi ci sono le condizioni per costruire stadio e cittadella. La famiglia Della Valle, con i risparmi dei progetti non realizzati a Incisa Valdarno e a Pontassieve, dove dovevano nascere rispettivamente un centro sportivo per giovani ed un fabbrica della TOD'S con 200 possibili occupati, possono acquistare i terreni o trovare un accordo con gli altri soggetti privati, per costruire uno stadio degno di una città europea, come il nostro Sindaco sta cercando di ricostruire e rilanciare. E' quindi impensabile che un Centro commerciale possa essere considerato un luogo di interesse collettivo perché costruito su di un'area pubblica. I Della Valle dimostrino veramente di amare la Fiorentina e la città, coniugando reciproci interessi senza scorciatoie e senza fare i "permalosi" se il vice sindaco li richiama a mantenere gli impegni pressi sui "campini". Non vorremmo che la storia si ripetesse: anche a S.Elpidio la famiglia DellaValle è in conflitto con l'amministrazione comunale locale. Usando termini calcistici visto che parliamo di stadio, i Della Valle vanno "marcati a uomo" e non "a zona", perché questo permette loro di "andare in goal", scaricando tutto sulle istituzioni. Non vorremmo che le dinamiche interne al PD sulla rottamazione intesa anche come rinnovamento faccia fare passi indietro rottamando lo stadio e la cittadella".
(lb)