Aeroporto, Galli (PdL): "Diciotto consiglieri del PD contrari allo sviluppo dell'Amerigo Vespucci"
“Oggi, dopo oltre quattro mesi di attesa, è finalmente andata al voto la mozione urgente che avevo presentato per lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola. ‘Grazie’ al voto contrario da parte di 18 consiglieri del PD, l’atto è stato bocciato”. Questa la dichiarazione del capogruppo PdL Giovanni Galli.
“Prendiamo atto del fatto, a questo punto inequivocabile – ha aggiunto Galli –, che il partito del sindaco Renzi non vuole che lo scalo fiorentino venga sviluppato, garantendo l’incremento dei livelli occupazionali e dei voli, e aumentando la sicurezza. Se ne faccia una ragione anche lo stesso Renzi: il partito che lo sostiene ha appena bocciato il punto numero 44 del suo programma elettorale, che recitava alla voce aeroporto: ‘parallela è più semplice. Girare la pista per non far atterrare sulla testa dei cittadini di Peretola Brozzi e Quaracchi è l’unico modo per diminuire l’inquinamento acustico e migliorare la funzionalità dello scalo’. Mentre da presidente della Provincia aveva dichiarato: ‘Peretola deve quadruplicare la sua attuale capacità con una nuova pista e una aerostazione a cinque stelle’.
Questi sono i punti contenuti nella mozione, che i consiglieri del Pd Francesco Bonifazi,
Caterina Biti, Angelo Bassi, Tea Albini, Enrico Bertini, Francesca Chiavacci, Mirko Dormentoni, Giampiero Maria Gallo, Maria Federica Giuliani, Andrea Borselli, Stefania Collesei, Massimo Fratini, Eugenio Giani, Elisabetta Meucci, Cecilia Pezza, Francesco Ricci, Andrea Pugliese, Salvatore Scino hanno bocciato con il loro voto:
1) Sostenere il potenziamento della stazione aeroportuale Amerigo Vespucci di Firenze promuovendo un rapido adeguamento degli strumenti urbanistici che consentano la definizione degli assetti territoriali necessari alla predisposizione del progetto, tenendo conto, ai fini della compatibilità con il Parco della Piana, dello spazio residuale derivante da un diverso orientamento della pista;
2) Garantire il contenimento entro i limiti di legge del livello di inquinamento acustico ed atmosferico che attualmente danneggia la popolazione residente in corrispondenza del cono di atterraggio e partenza degli aerei;
3) Promuovere un modello di sviluppo dello scalo fiorentino che consenta un incremento del livello occupazionale sia diretto che indiretto e indotto adeguato alle reali potenzialità di impiego;
4) Promuovere la revisione della procedura di affidamento dei servizi esternalizzati al fine di privilegiare l’impiego di aziende locali, nell’ottica delle comprensibili aspettative di ricaduta economica positiva a favore del territorio.
Firenze vi ringrazia”.
(fdr)