Cittadella Viola, Sabatini (PdL): "Renzi e Rossi distruggono i sogni dei tifosi viola come Brady nel 1982"
Questo il testo dell’intervento in consiglio comunale del consigliere del PdL Massimo Sabatini
“Il punto 13 del documento programmatico del sindaco Renzi è dedicato allo sport. In esso, al sottoparagrafo 7 si legge: “abbiamo chiaramente espresso la nostra posizione sulla Fiorentina e sulla proposta di realizzare una cittadella viola; circa i contenuti e la tempistica confermiamo quanto detto dal sindaco nel suo intervento in Consiglio Comunale il 21 settembre 2009”. In quel Consiglio del 21 settembre 2009 sono molte le citazioni che vogliamo ricordare al sindaco:
nell’introduzione si scusava per non aver detto alla città dove sarebbe stata fatta la Cittadella entro la 1° giornata del 2009/2010, giustificando tale ritardo con la voglia di parlarne prima in Consiglio. Diceva: “tutto ciò deriva da un atto di rispetto istituzionale”. Come mai le ultime esternazioni non sono avvenute qui dentro e sono state invece assegnate alla stampa? Ha forse perso il rispetto istituzionale?
nell’attacco iniziale del suo discorso, al fine di delineare il suo stile amministrativo, prendeva velatamente in giro tutti quei politici che promettono e poi non mantengono dicendo: “è facile prendere degli impegni prima e poi dire ci si rivede tra cinque anni, contando sui vuoti di memoria”. Visti gli esiti delle sue promesse sulla Cittadella, non pensa, sindaco, che il suo stile è ben poco dissimile da quello di coloro da cui voleva prendere le distanze?
nello svolgimento, col preciso intento di demonizzare chiunque lo avesse preceduto nella gestione delle questioni politiche sulla cittadella, dichiarava: “la proprietà viola ha diritto alla chiarezza, ad un sì o ad un no; non è possibile continuare in una commedia che va avanti da anni”. Caro sindaco, sente oggi su di sé lo stesso peso che voleva scaricare sugli altri dopo aver perso anche lei più di un intero anno?
nella conclusione, dando prova di grande sicurezza di sé e della sua possibilità di guidare questa maggioranza, dichiarava limpido che sulla cittadella viola (e anche su altri temi caldi): “apriremo un mese di dibattito vero, in primo luogo in consiglio” e ancora “chi ha qualcosa da dire ce lo dica”. Purtroppo la realtà ci dice che dopo quel famoso 21 settembre 2009 non c’è stato alcun dibattito in consiglio. Non certo su mozioni o delibere. Le sembra un’altra promessa mantenuta? Sono state invece tantissime le cose da dire che sono arrivate (direttamente a lei, all’ex assessore Cavandoli delle cui dimissioni particolari nessuno parla più, o al vicesindaco Nardella) dall’opposizione del gruppo di centrodestra. Ricordo tanti interventi di Galli, Torselli, Locchi, Cellai, Tenerani, Stella e tutti gli altri. Chi, ancora in tempo, l’avvisava della perdita di tempo. Chi chiedeva chiarezza e riceveva fumo. Chi la invitava ad invitare i Della Valle e Rossi per incontri formali e discutere con dettaglio dei dettagli. Chi ricordava di non fare i conti senza l’oste, ossia l’attuale proprietario dei terreni. C’è stata tutta una lunga serie di sollecitazioni (non ultime quelle della tifoseria) alle quali non è stato dato un seguito pratico. E tutto il Castello della Cittadella Viola è invece crollato. E’ questa la partecipazione che declama?
Concludo ricordando, sempre dalle fedeli citazioni renziane di un anno fa, come avesse richiamato il simpatico episodio dell’adesivo “meglio secondi che ladri”. Quel fatto, nella memoria dei fiorentini, è legato alla pesante sconfitta nel campionato 1981/82. Temo (ora che siamo nel 2010) che tutte le parole che negli ultimi giorni sono state dette sulla cittadella viola da lei e da tutti i suoi “colleghi di sinistra al comando”, che governano oltre ai territori anche i sogni dei tifosi viola, si possano sintetizzare con un nuovo adesivo per un’altra cocente sconfitta. Che non suonerà tanto simpatico alla tifoseria: il testo è “Meglio promettere che fare” e che duole ai tifosi come quel rigore di Catanzaro. Gli avete fatto male come Liam Brady!”
(fdr)