Castello, De Zordo: "Azzerare la colata di cemento prevista dal Piano Domenici/Ligresti"

Per la capogruppo di perUnaltracittà prioritario rifare il Piano urbanistico esecutivo (PUE). "Necessario un Piano organico per verificare finalmente quel che oggi l'area può sostenere"

Questo l'intervento della capogruppo De Zordo in Consiglio comunale:

"Per Castello occorre un Piano organico di tutta l'area, per valutarne le compatibilità e le priorità. Smettendo di infilare in quei 186 ettari tutto quanto viene in mente ora all'uno ora all'altro e consapevoli di quanto sia ambientalmente preziosa l'ultima area inedificata rimasta a nord-ovest di Firenze. Detto questo, a nostro avviso i punti determinanti per luna discussione seria e non demagogica sono questi:

1. Priorità per l'assetto e la salvaguardia ambientale dell'area, anche e soprattutto in funzione di riequilibrio verso sistemi saturi della città e della Piana, zone gravate da fonti inquinanti già esistenti come l'autostrada, l'areoporto, con una occupazione del suolo oltre il tollerabile, con funzioni attrattive di traffico privato come i numerosi centri commerciali.

2. Questo vuol dire in primo luogo azzerare il piano Ligresti, una colata di cemento di 1.300.000 m3, funzionale solo agli interessi speculativi e non rispondente ai bisogni del territorio, dunque cancellare il Piano urbanistico esecutivo (PUE) di Domenici e Biagi e formularne uno nuovo.

3. Vuole anche dire non aggiungere all'esistente funzioni ambientalmente impattanti: no quindi all'inceneritore, che è oltretutto una modalità ormai superata di trattamento dei rifiuti. E no anche all'ampliamento dell'aeroporto: si potrà migliorare, rendere più agevole, ma non si dovrebbe pensare esclusivamente al potenziamento. Tanto più che la stessa regione Toscana, lo dice lo stesso presidente Rossi, punta al trasporto veloce (senza scomodare l'Alta Velocità!) con Pisa, che può essere raggiunto in 30-40 minnuti, come ogni aeroporto di ogni città europea.

A partire da questi punti ripensiamo ad un uso dell'area che sia di interesse comune per tutto il sistema, che potrebbe allora comprendere anche la presenza di attrezzature sportive, ma tutto va inquadrato e verificato in una visione d'insieme, senza far diventare quell'area quello che disse persino l' uomo di Ligresti Andrea Bottinelli, presidente del cda "Consorzio Castello" controllato da Fondiaria-Sai; così in un'intercettazione del 22 dicembre 2007:'io penso che ci metteranno sul giornale perché mai vista una discarica più intasata di quella che state facendo lì... ma poi solo i flussi di traffico... i trasporti... quindi per vincere le elezioni si parla dello stadio a Castello... mi sembra una di quelle robe destinate a bloccare tutto... e prima di mettere la prima pietra passano 10 anni'.La fonte mi pare che sia al di sopra di ogni sospetto".

(fdr)