Integrazione e formazione, Di Giorgi: "Lingua italiana strumento per il pieno esercizio della cittadinanza attiva"
“La nostra città, come tante altre realtà italiane e europee, è alle prese con la questione epocale di un’immigrazione diffusa, varia e problematica, che rappresenta uno degli aspetti più evidenti della globalizzazione. Rifiutarsi di riconoscere una realtà che è sotto gli occhi di tutti significa essere politicamente miopi, oltre che irresponsabili. Sostenere, invece, ogni occasione che tenda all’integrazione ed all’inclusione, anche attraverso la padronanza della lingua, significa aver compreso la complessità dei tempi che viviamo”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi intervenendo, questa mattina all’Istituto degli Innocenti, al convegno, per il ‘Settembre Pedagogico’, ‘La valutazione degli apprendimenti per gli apprendimenti linguistici’. L’iniziativa, promossa dall'Anci, è stata organizzata dal Coordinamento pedagogico scuole dell'infanzia dell'assessorato all'educazione in collaborazione con il Lend, l’associazione ‘Lingua e nuova didattica’.”Le occasioni di formazione – ha detto stamani l’assessore Di Giorgi alla presenza di circa 200 presone fra dirigenti scolastici, insegnanti, professori universitari provenienti un po' da tutta la Toscana- sono fondamentali per le nostre scuole e come amministrazione teniamo a questi percorsi. E’ importante che le scuole aggiornino i propri strumenti per fa fronte alle nuove necessità che ci arrivano dalla società. Questa edizione – ha sottolineato Rosa Maria Di Giorgi - affronta la questione, mai storicamente conclusa, della lingua italiana e dei relativi aspetti didattici e sociali, come strumento per il pieno esercizio della cittadinanza attiva. Un’esigenza ancora più sentita in un’epoca come quella attuale, caratterizzata da difficili processi di integrazione in una società che vuole e deve tendere verso la multiculturalità e la parità delle opportunità”.
«Senza dimenticare, come è emerso in questi giorni in un convegno a Napoli al quale ha partecipato anche l’ex Ministro all’Istruzione Tullio De Mauro – ha ricordato l’assessore all’educazione – che nel nostro Paese ha parlare male sono soprattutto gli adulti: il 20% non possiede gli strumenti linguistici adatti ad affrontare la complessità della società contemporanea”.
“Compito della politica – ha sottolineato Rosa Maria Di Giorgi – è quello di gettare il seme per una corretta maturazione delle generazioni future, formate da cittadini in grado di esprimersi liberamente, anche in senso critico, di tutelare i propri diritti, garantendo quelli degli altri e riconoscendo i propri doveri, con un elevato senso della responsabilità e della partecipazione. Per questo le istituzioni hanno il dovere di incoraggiare e sostenere il lavoro di tutti coloro che intendono il proprio lavoro come impegno costante per migliorare l’esistente e quale opportunità per mettersi continuamente in gioco. Occasioni come questa – ha concluso l’assessore – sono un importante elemento di stimolo per l’impegno personale e civile, che dovrebbe caratterizzare ogni insegnante e che va ben al di là della mera professionalità, soprattutto quando si viene chiamati alla responsabilità di educare le giovani generazioni. Una responsabilità che ci coinvolge tutti. I bambini, i ragazzi, i giovani e le loro famiglie, infatti, sono costanti punti di riferimento per l’impegno di noi tutti, un impegno che richiede anche un coinvolgimento personale, emotivo ed ideale”. (fn)