Partecipate, Grassi (Spini per Firenze): "Il Comune è incapace di indirizzare le proprie società?"

Il consigliere: "Chi ha presentato la modifica dello Statuto della Firenze parcheggi?"

 

“Una delibera, presentata dalla giunta, che afferma che il consiglio d’cmministrazione di Firenze Parcheggi ha presentato al Comune di Firenze una modifica del proprio Statuto: ieri in aula invece è stato presentato e accolto dalla giunta un emendamento della maggioranza che capovolge completamente i ruoli". Lo afferma il consigliere Tommaso Grassi intervenendo ieri nel dibattito in consiglio comunale sulla modifica statutaria di Firenze Parcheggi. "Nella proposta della maggioranza si legge persino che la proposta di modifica avanzata dal Comune è ‘condivisa dal CdA della Società. Delle due possibilità una sola rappresenta la verità: ci dicano chiaramente chi ha presentato la modifica dello Statuto di Firenze Parcheggi ? Crediamo che se la prima versione che attribuisce alla società l’iniziativa, saremmo, come già detto altre volte, di fronte alla incapacità dell’amministrazione di dirigere le proprie partecipate e di non lasciare campo libero ai privati che detengono quote societarie in esse. Mancano ancora gli indirizzi programmatici sulle partecipate e di molte aziende sono scaduti e mai rielaborati i piani industriali su cui il consiglio comunale deve essere almeno informato e coinvolto. Si crede davvero che con la modifica dello Statuto, permettendo attività, non si sa quanto secondarie, turistiche, ricettive, culturali e sportive, si possa offrire un servizio migliore alla collettività ? Siamo di fronte ad un Comune, che, più in generale, non riesce a governare e ad operare al meglio attraverso le proprie partecipate offrendo migliori e puntuali servizi alla popolazione, ma che ha deciso di assumere come linea di indirizzo: diverso è sicuramente meglio ! Purtroppo non basta cambiare rispetto a quanto in essere per migliorare il servizio, ad esempio con Sas, possiamo vedere che grazie alle ultime novità i servizi peggiorano e l’azienda persino non rinnova contratti mettendo in strada molte persone. Si veda, per esempio, la gestione di parcheggi finora gestiti tramite cooperative a cui, nell’ultima settimana, non sono stati rinnovati i contratti, provocando anche molti licenziamenti indiretti, come nel caso della Cooperativa 2001, o la gestione dei carrattrezzi, infatti solo 2 mezzi a turno sono a disposizione per tutta Firenze, comportando che per un passo carrabile ostruito o un posto invalido occupato è necessario aspettare anche oltre 2 ore, oppure il caso della manutenzione stradale e della segnaletica, entrambi settori a cui invece di diminuire il personale andrebbe incrementato. In tutti questi casi il servizio è peggiorato e l’organico risulta insufficiente perché non si sono voluti rinnovare, speriamo solo per adesso, i contratti a 12 persone assunte con contratti interinali. Insomma - conclude Grassi- una società partecipata non può e non deve pensare esclusivamente al pareggio di bilancio, perché bene o male, questi servizi offerti tramite società a partecipazione pubblica sono percepiti come patrimonio comune e pubblico e chi è chiamato a dirigere sia in un consiglio d’amministrazione ma anche dal punto di vista tecnico non può sottrarsi a responsabilità etiche e sociali. Se critichiamo le aziende private che con la scusa della crisi licenziano alla minima diminuzione di guadagno è insopportabile che anche il pubblico faccia altrettanto.”
 

 

(lb)