Il professor Carlo Pedretti è cittadino onorario di Firenze. Oggi la cerimonia in consiglio comunale

Il presidente Giani: "E' il maggior studioso vivente di Leonardo da Vinci. Questa scelta rafforza il legame fra Firenze e il grande artista"

Carlo Pedretti, uno dei massimi studiosi di Leonardo da Vinci, è cittadino onorario di Firenze. La cerimonia di conferimento è avvenuta durante la seduta del consiglio comunale di questo pomeriggio. A consegnare il fiorino d’oro, simbolo della cittadinanza, e la pergamena con la motivazione  ufficiale è stato il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani.
«Il legame con Pedretti - ha spiegato il presidente Giani - è stato scandito anche dalle mostre su Leonardo in Palazzo Vecchio. In particolare in quella dell’84, per la prima volta, vennero esposti gli studi leonardiani sul cavallo e altri animali da sempre custoditi nella biblioteca reale di Windsor. Con questa scelta – ha aggiunto il presidente del consiglio comunale – vogliamo anzitutto rafforzare il legame tra Firenze e Leonardo Da Vinci che possa portare, quanto la scuola sottufficiali dei carabinieri verrà trasferita dal centro, a realizzare nella Sala Del Papa, in Santa Maria Novella, il museo leonardiano. Proprio qui Leonardo da Vinci realizzò il cartone della ‘Battaglia di Anghiari’» Giani ha poi voluto sottolineare come “la cittadinanza onoraria a questo grande studioso possa essere l’occasione per rilanciare gli studi sulla Battaglia di Anghiari, l’affresco di Leonardo che potrebbe celarsi nella parete sopra la porta sud-est del Salone dei Cinquecento”. (lb)

Questa la biografia del professor Carlo Pedretti:
Nato a Bologna nel 1928, si trasferiva negli Stati Uniti nel 1959 come docente di storia dell’arte presso l’Università della California a Los Angeles (UCLA), e questo prima ancora di conseguire la laurea americana dalla Claremont Graduate School (1961). Come tale, ha tenuto corsi sull’arte e l’architettura del Rinascimento italiano in generale e su Leonardo, Michelangelo, Raffaello e Bramante in particolare. Ha inoltre insegnato storiografia e critica d’arte, come pure paleografia. Dal 1985 è titolare della cattedra “Armand Hammer” di studi vinciani presso l’UCLA, e dirige il Centro di Studi su Leonardo istituito dal Dr. Hammer presso la stessa università con sede europea presso l’Università di Urbino. Professore emerito dopo quarant’anni di insegnamento, continua le attività pubblicistiche e la ricerca scientifica istituendo a Los Angeles una Fondazione a suo nome con un programma di collaborazione con istituti di alta cultura in Italia e in altri paesi Europei.
Dal 1944 ha pubblicato oltre cinquanta libri, compreso due su Raffaello, e più di quattrocento fra saggi, articoli e cataloghi di mostre. È stato co-autore con Lord Kenneth Clark del catalogo in tre volumi dei disegni di Leonardo nella raccolta della regina di Inghilterra al Castello di Windsor (Londra, 1968-1969). Nel 1972 la Harvard University Press pubblicava in suo Leonardo da Vinci. The Royal Palace at Romorantin, un libro sull’ultima opera architettonica e urbanistica di Leonardo in Francia. Il suo vasto commentario su The Literary Works of Leonardo da Vinci veniva pubblicato in due volumi nella serie “Kress Foundation Studies in the History of European Art” della National Gallery a Washington, D.C. (Oxford, 1977). A questo seguiva il catalogo in due volumi dei fogli del Codice Atlantico di Leonardo dopo il restauro (New York, 1979-1980).
La sua conoscenza dei manoscritti e dei disegni di Leonardo si basa sull’esame diretto degli originali. Questo gli consente di affrontare il compito impostosi da una vita di riordinare le carte di Leonardo nel modo che le aveva lasciate l’autore. Il suo saggio profetico e pionieristico in materia si ebbe col suo libro pubblicato a Londra nel 1957 nel quale i frammenti di disegni di Leonardo a Windsor venivano identificati come estratti da fogli del Codice Atlantico a Milano. Risultato di tale approccio è l’edizione monumentale che dal 1980 si va pubblicando a Londra e a New York delle carte di Leonardo nella raccolta della regina di Inghilterra a Windsor (cinque volumi in-folio già pubblicati).
I suoi primi libri apparvero in Italia (1953), Svizzera (1957 e 1962) e Inghilterra (1957). E il suo primo libro americano, Leonardo On Painting. A Lost Book (Libro A), veniva pubblicato nel 1964. Il suo più recente Leonardo architetto, pubblicato per la prima volta in Italia nel 1974 (“Premio Italia” della RAI), ha avuto numerose ristampe e diverse edizioni estere, tradotto in francese, spagnolo, tedesco, russo, inglese e giapponese.
Nel 1987 la sua monumentale edizione del Codice Hammer di Leonardo veniva pubblicata a Firenze (in inglese), dove pure per dieci anni ha seguito la produzione dell’annuario del Centro californiano di studi vinciani da lui diretto, Achademia Leonardi Vinci, che vanta il re di Svezia fra i suoi primi sottoscrittori.
In qualità di membro della commissione ministeriale per l’Edizione Nazionale dei Manoscritti e dei Disegni di Leonardo da Vinci, iniziava nel 1984 la serie delle edizioni in facsimile dei disegni di Leonardo e della sua cerchia nelle raccolte degli Uffizi (1984), di Torino (1990), delle collezioni americane (1993) e di Venezia (2003), curando quindi l’edizione in facsimile del codice vaticano del Libro di Pittura (1995) e infine quella in due volumi in-folio del Codice Arundel della British Library (1998).
Fra i numerosi riconoscimenti ricevuti in tutto il mondo, Carlo Pedretti annovera, in primo luogo, la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Italiana riservata ai “Benemeriti della Cultura”, nonché‚ il titolo di “Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana”, entrambi del 1972. Allo stesso anno risale la “Congressional Citation”, che è la massima onorificenza conferita dal governo degli Stati Uniti. Il 12 ottobre 1997 la Città di Firenze e il Rotary Club International gli conferivano il “Premio Columbus” con cerimonia solenne nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze.
Membro onorario dell’antica Accademia degli Euteleti a San Miniato al Tedesco (1995) e di altre società storiche e culturali in Italia e all’estero, ha ricevuto tre lauree honoris causa da altrettante università italiane (Ferrara, 1992; Urbino, 1998; Milano, Cattolica, 1999), alle quali si è aggiunta quella dell’Università francese di Caen in Normandia (2002). È inoltre cittadino onorario di Arezzo (2002), di Vinci (2008). Nel 2010 riceveva quella di Romorantin in Francia.
La sua attività giornalistica, con la quale iniziava la sua carriera oltre cinquant’anni fa (ha collaborato al « Sole-24 Ore » ed è ora un regolare delle pagine culturali del «Corriere della Sera» e de «L’Osservatore Romano»), lo ha portato a occuparsi anche di cinema, sia come autore che come attore e consulente di produzione e di regia.
In occasione del suo settantesimo compleanno, nel 1998, alunni, amici e studiosi presso l’Università di Urbino pubblicavano un volume di saggi in suo onore con la partecipazione di trentasette autori italiani.
Le pubblicazioni di Carlo Pedretti sono elencate e commentate in due volumi di bibliografia:
1) Joyce Pellerano Ludmer, Carlo Pedretti. A Bibliography of his Work on Leonardo da Vinci and the Renaissance [1944-1984]. Compiled by Joyce Pellerano Ludmer, The Elmer Belt Library of Vinciana. Foreword by Kenneth Clark, In Celebration of His Twenty-Five Years with The University of California, Los Angeles, 1984, in-8˚, 106 pagg.
2) Nathalie Guttmann, Carlo Pedretti’s Publications 1985-1995, with an Aftermath & a Supplement [1946-1998], Firenze, 1998, in-8˚, 80 pgg.