Via Pistoiese, Torselli (PdL): "Se la responsabilità dei progettisti sarà confermata, tutta la viabilità della zona dovrà essere rivista e modificata"
“Se l'ipotesi di reato per concorso in omicidio colposo plurimo, formulata dalla Procura di Firenze ai danni dell'Ingegner Collini, dell'Architetto Guerrini e del Geometra Ricciardi, per la non corretta realizzazione della rotonda su Via Pistoiese che costò la vita a due sedicenni nella notte dell'Epifania del 2009, venisse confermata nei tre gradi di giudizio, tutta la viabilità della zona dovrebbe essere ripensata e modificata, così come da tempo chiede il centrodestra fiorentino e come, anche oggi a mezzo stampa, invocano i cittadini”. Questo l'intervento del Consigliere del PdL Francesco Torselli.
“Cento incidenti nel 2009, dei quali 5 mortali, che si vanno a sommare agli 80 del 2008 - spiega Torselli - rappresentano dati che non possono essere ignorati. Non basta limitarsi a dire che Via Pistoiese è una strada 'pericolosa' e neppure che 'è la più pericolosa della città', servono interventi concreti e, in extremis, il ripensamento dell'intera viabilità della zona che, non solo agli occhi della nostra visione politica, ma a quanto pare anche a quelli dei tecnici della Procura, sembra risultare sbagliata. Come PdL ho presentato personalmente due emendamenti al Bilancio Comunale 2010 per chiedere che venissero stanziati dei fondi per il miglioramento della viabilità su Via Pistoiese, proponendo anche il recupero del vecchio tracciato di Via Pistoiese, quello che fiancheggia l'Arno, passando da dietro Le Piagge ed il potenziamento della stazione ferroviaria proprio de Le Piagge, affinché i binari possano essere usati anche per il trasporto urbano, ma il centrosinistra si è perfino rifiutato di discutere questi emendamenti, bocciandoli già per pregiudiziale ideologica”.
“I cittadini di Via Pistoiese, di Brozzi, de Le Piagge, di Quaracchi - conclude Torselli - gli stessi che in più di un'occasione si sono sentiti abbandonati a loro stessi da un'amministrazione comunale che si prende cura assai più volentieri del centro storico, dei monumenti e dei viali alberati dei colli, piuttosto che delle periferie, devono sapere quello che accade a Palazzo Vecchio quando si portano in discussione proposte che potrebbero cambiare la loro vita quotidiana e che vengono respinte unicamente per giochetti politici”.
(fdr)