150° Unità d'Italia, il presidente Bieber (Pd): "E' importante ricordare la nostra identità nazionale"
Promuovere, in vista delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, “progetti di carattere prevalentemente culturale, pedagogico e comunicativo diretti a rappresentare e rafforzare la nostra identità nazionale”, così come indicato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E’ quanto chiede la mozione approvata stamani in commissione cultura su proposta del presidente Leonardo Bieber (Pd) con i voti favorevoli della maggioranza.
La mozione invita il sindaco e gli assessori alla cultura, all’educazione, all’università e alle politiche giovanili ad adoperarsi in questa direzione “alla luce delle recenti sollecitazioni che provengono dal mondo delle istituzioni, della cultura e dell’informazione, e al fine di garantire adeguate celebrazioni per ravvivare i sentimenti di coesione nazionale e sociale”.
“Questo documento - ha spiegato il presidente Bieber - è il frutto di un lavoro coordinato con altri consiglieri comunali del Nord e Centro Italia con i quali ho avuto personalmente contatti al fine di elaborare un testo comune che impegni quante più amministrazioni possibile in vista delle celebrazioni del 150esimo dell’Unità”. “Tutto questo - ha concluso il presidente della commissione cultura - è ancora più importante che mai in un momento storico in cui ci sono alcune forze politiche che paventano ipotesi secessionistiche”. (lb)
Ecco il testo della mozione approvata:
Proponente: Leonardo Bieber
Tipo atto: mozione
Oggetto: Celebrazioni per i 150 anni dell'UNITA' d'ITALIA
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso:
che il 17 marzo 1861 il primo Parlamento Nazionale proclamò Vittorio Emanuele II re d'Italia con Torino quale capitale del Regno e si saldò così il vincolo tra l’indipendenza del Paese dallo straniero e la sua unità politico-territoriale realizzando le speranze di una comunità molto estesa ed il sentimento nazionale che muoveva la gran parte degli italiani che sognava un mondo migliore;
che il nuovo Regno si basava su una nazione culturale di antiche origini anche se priva di formula politica tanto che prima del 1859-60 tutta l’Italia, all’infuori del Piemonte, era in pratica un grande protettorato austriaco (austro-francese nel caso dello Stato della Chiesa) con la Lombardia ed il Veneto che facevano parte dell’Impero, Modena e Firenze sotto due dinastie asburgiche ed il Sud d’Italia sotto la monarchia borbonica;
che l’Italia unita diventò un fatto sotto la spinta di forze, elites, ceti medi e strati popolari che prevalsero con la loro determinazione creando il contesto in cui il popolo italiano ha vissuto dopo il 1861 e sancendo così l’ingresso dell’Italia, fino a quel momento rimasta indietro rispetto alle altre nazioni europee, nella modernità;
che l’unità del Paese, di contro all’unificazione dall’alto che era stata propria di altri grandi Stati europei, fu possibile anche per una forte unità costruita dal basso e per l’iniziativa popolare nella quale furono presenti moderati e democratici, monarchici e repubblicani e che si manifestò in modo particolare attraverso il movimento e le spedizioni di Garibaldi;
che tale aspetto fu particolarmente presente a Firenze e in Toscana (82 furono i toscani che parteciparono alla spedizione dei Mille e centinaia coloro che come volontari si arruolarono nell’esercito garibaldino);
Ricordato che il 19 novembre 1864 la Camera subalpina votò la legge riguardante il trasferimento della capitale del Regno d’Italia a Firenze, riprendendo una proposta già formulata 4 anni prima da Massimo D’Azeglio e dopo che nella città si era tenuta nel 1861, nei locali della stazione di Porta al Prato, la prima Esposizione Nazionale;
che durante questo periodo (1864-1870) Firenze conobbe un’intensa crescita urbanistica, demografica, economica e, soprattutto, dette notevole impulso allo sviluppo delle strutture culturali, scientifiche e civili della nuova realtà contribuendo alla crescita dell’italianità e allo studio dei problemi della Nazione;
che il giovane Stato ha affrontato durante questi 150 anni di vita durissime prove, attraversando ben due guerre mondiali ed una ventennale dittatura fascista;
Considerato il contributo dato dalla Resistenza per la riconquista della libertà e della democrazia, in Italia come in tutta Europa;
Evidenziato che il 2 giugno 1946 il popolo italiano ha scelto la forma repubblicana e dal 1° gennaio 1948 è in vigore la Costituzione Italiana che ha sancito i diritti ed i doveri dei cittadini e definito l’ordinamento della Repubblica secondo i principi più avanzati e moderni del costituzionalismo;
Ritenuto come con la Costituzione sia stato possibile giungere ad un nuovo e compiuto rapporto tra Stato e nazione grazie al suo impianto profondamente democratico, sociale ed ugualitario, testimoniato anche dall’estensione del diritto di voto alle donne;
Ritenuto necessario sviluppare la memoria collettiva nazionale sulla storia del nostro Paese a 150 anni dall’Unità d’Italia, anche attraverso un programma d’iniziative da realizzare a livello locale per ribadire il valore irrinunciabile dell’Italia unita, patrimonio autentico e condiviso della nostra comunità cittadina, a fronte di spinte secessionistiche emerse negli ultimi tempi da parte di alcune forze politiche;
Considerato l’interesse dimostrato verso questo importante avvenimento da parte di molti Comuni italiani;
Concordando che la nazione oggi è costituita da :
cittadini/e italiani;
“nuovi italiani/e”, cioè comunità di persone immigrate, che possono o potranno dare una forte spinta al futuro della nazione;
italiani emigrati compresi i loro discendenti che risiedono all’estero ma che continuano a mantenere ancor oggi importanti legami con la madre patria;
INVITA
alla luce delle recenti sollecitazioni che provengono dal mondo delle istituzioni, della cultura e dell’informazione e al fine di garantire adeguate celebrazioni per ravvivare i sentimenti di coesione nazionale e sociale presenti nelle comunità locali:
- Il Sindaco e gli Assessori alla Cultura, all’Educazione, all’Università e alle Politiche Giovanili a promuovere, in vista delle Celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, “progetti di carattere prevalentemente culturale, pedagogico e comunicativo, diretti a rappresentare e rafforzare la nostra identità nazionale” (Giorgio Napolitano), in accordo con la V Commissione Consiliare e le associazioni culturali presenti in città.