Oltre 100 sigilli cinesi in mostra alla libreria caffè Volume in piazza Santo Spirito

Dal 30 settembre al 7 ottobre rivive l'antica arte di incidere e scrivere diagrammi

Per oltre 3000 anni in Cina sono stati utilizzati in ambiti ufficiali, privati, in campo magico e religioso Sono i sigilli (zhuanke) che possono essere piccoli o grandi,con diagrammi con caratteri a volte spessi e angolosi, a volte più tondeggianti. Incidere diagrammi: un arte antica, da letterati, che dal 30 settembre (inaugurazione alle 18) al 7 ottobre potrà essere meglio conosciuta attraverso la mostra che si terrà alla libreria caffè Volume in piazza Santo Spirito dove saranno esposti oltre 100 sigilli appartenenti in gran parte alla collezione dei maestri Paola Billi e Nicola Piccioli fondatori dell’associazione culturale FeiMo. “Un’occasione importante – ha spiegato il presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi presentando stamani l’iniziativa insieme ai Maestri Billi e Piccioli e all’organizzatore Marco Fancelli – che inquadra questo locale come centro culturale e che fa apprezzare e conoscere una delle espressioni più alte dell’arte cinese: quella appunto dei letterati di incidere i sigilli”. I sigilli presenti nelle società urbane dall’alba della storia garantivano beni e documenti. Nella società cinese la loro diffusione è stata però tale e il loro apprezzamento estetico così elevato, che si sono trasformati in un oggetto artistico. Dal XVI secolo il sigillo del letterato è di pietra ed è inciso con un bulino di ferro. Viene impresso sulla carta per mezzo di una particolare pasta rossa e propone non solo il nome, lo pseudonimo o il nome dello studio , ma sulla faccetta si possono incidere anche composizioni letterari, motti. Aforismi e poesie. La mostra è patrocinata oltre che dal Comune e Quartiere 1 dal Consolato generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze ed è realizzata grazie alla collaborazione del Gabinetto Vieusseux, del Lyceum di Firenze e dell’associazione culturale Associna. Il primo esempi di sigilli provengono dalla dinastia Shang (XVI – XI a.c) dal sito archeologico di Anyang, ma è solo a partire dal 722 a.c che comincia ad esserci ampia diffusione di sigilli con i loro riferimenti testuali. I sigilli attraversano in forme diverse tutte le dinastie. Al tempo della dinastia Han l’imperatore possedeva sei sigilli ufficiali, durante la dinastia Tang il loro numero saliva a otto, durante i Ming oltre una dozzina e ai tempi di Qing (1644- 1911) c’erano già diverse decine di sigilli ufficiali imperiali.(lb)