100 Luoghi, Grassi (Spini per Firenze): "Una forzatura istituzionale e politica"

"Non si tratta di partecipazione, ma di semplice informazione e esplorazione di diverse opzioni"

“L’iniziativa dei 100 luoghi è assai attesa dalla Città e dai fiorentini, e la partecipazione sicuramente non mancherà". Lo ha detto il consigliere della Lista Spini Tommaso Grassi. "Rileviamo - ha detto Grassi- però la perdita completa del carattere di spontaneità che gli incontri dovevano avere, vediamo una netta e significativa forzatura politica e istituzionale e soprattutto vediamo che si continua a confondere, forse intenzionalmente, un percorso informativo/consultivo come quello elaborato dal Comune, con la vera e propria partecipazione, sancita anche dalla Legge regionale. L’amministrazione comunale di fronte alle numerose defezioni e disimpegni, ha deciso di ricorrere ad incarichi esterni e a dipendenti reclutati forzatamente, provocando una maggiore rigidità e strutturazione degli incontri, che hanno sottratto spontaneità e facilità comunicativa tra le persone chiamate a dare le risposte e i fiorentini. Riscontriamo anche dalle parole del sindaco Renzi, confrontandole con quanto elaborato nel manuale per gli incontri, che si continua a scambiare il percorso dei 100 luoghi che vedrà incontri informativi, in cui tutto è stato deciso e ci si limiterà a riscontrare l’opinione dei fiorentini intervenuti, e incontri di tipo esplorativo in cui ci si limita a recepire le idee e in futuro a dare delle risposte, motivandole spesso rifugiandosi dietro aspetti tecnici, con la partecipazione vera e propria dei cittadini, che non si deve limitare solo ad un dialogo ma a dichiarare fin da subito come i suggerimenti e le idee potranno contribuire a formare il progetto per quel determinato luogo.”
“I fiorentini sicuramente saranno felici di poter esprimere la propria idea, anche se sarebbe necessario avviare un percorso più ampio di una sola serata di 2 ore, ma quello che si domandano è come possono incidere realmente sulle scelte del futuro della propria Città. Infine- ha aggiunto Grassi-  il fatto che le assemblee dei "cento luoghi", realizzate con l’utilizzo di risorse comunali, vengano tenute da consiglieri comunali purché appartenenti alla sola maggioranza, fa emergere l’evidente e sgradevole forzatura politica e istituzionale che, con l’esclusione dei consiglieri delle opposizioni, ha diviso tra serie A e serie B i membri dell’assemblea consiliare, in base alla condivisione, del tutto ininfluente, del programma di mandato.”

 

 

(lb)