‘Puliamo il mondo', ottanta studenti in visita all'acquedotto

L'assessore Di Giorgi: «Importante sensibilizzare i ragazzi alla tutela, la gestione e l'uso delle risorse idriche del territorio»

Una visita all’acquedotto per scoprire come viene trattata l’acqua dell’Arno prima di arrivare ai rubinetti di casa. Questa mattina un’ottantina di studenti della scuola primaria Kassel e della scuola secondaria di primo grado Machiavelli hanno conosciuto tutti i ‘segreti’ dell’impianto dell’Anconella.
All’iniziativa, che rientra nella manifestazione ‘Puliamo il Mondo 2010’, erano presenti l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, il direttore di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza e Matteo Colombi, dirigente di Publiacqua spa.
I ragazzi sono stati accompagnati a visitare la centrale di controllo, il cuore dell'impianto, e coinvolti in una semplice ma interessante dimostrazione pratica dei trattamenti a cui viene sottoposta l'acqua dell'Arno prima di arrivare ai rubinetti di casa. Alla fine gli studenti hanno visitato la ‘centrale di spinta’,dove si trovano le pompe che spingono l'acqua in città e che ha vinto anche un premio per la sua qualità architettonica.
«L' acqua di Firenze è buona e sicura – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi - e il suo utilizzo sulla tavola dei bambini e dei ragazzi che usufruiscono della ristorazione scolastica corrisponde ai corretti criteri di qualità alimentare. L' acqua del rubinetto non ha nulla da invidiare a quelle imbottigliate ed è garantita da oltre mille controlli quotidiani».
«E’ importante sensibilizzare i ragazzi alla tutela, la gestione e l’uso delle risorse idriche del territorio – ha concluso Rosa Maria Di Giorgi – per questo motivo nel programma di offerte formative de ‘Le Chiavi della Città’ abbiamo previsto il progetto ‘La fabbrica dell’acqua’. In collaborazioni con Publiacqua faremo conoscere agli studenti della scuola secondaria di primo grado e agli alunni della primaria come l’acqua invasata a Bilancino, trasportata naturalmente attraverso la Sieve e poi l’Arno arriva ai nostri rubinetti. Presenteremo inoltre il lavoro complesso che sta dietro al semplice gesto di aprire la cannella di casa e quanta fatica e sapienza sono necessarie per garantire a tutti noi un’acqua sufficiente, buona e sicura». (fn)