Piscina Paganelli, Grassi (Spini per Firenze): "I corsi per disabili non si toccano. Vanno salvaguardati"

"Bando di gara troppo vago". Il consigliere presenta un'interrogazione

“Non abbiamo condiviso nè la decisione del Comune di Firenze di mettere a gara la gestione del servizio degli istruttori ed assistenti bagnanti della piscina Paganelli, nè la scelta delle ultime settimane di affidare la gestione ad una società sportiva,  ma quello che adesso ci preoccupa maggiormente sono che i servizi in acqua per disabili e per le fasce anziane, essendo delle prestazioni offerta alla popolazione all’interno dei programmi per il diritto alla salute, non siano né interrotti né venga modificato lo standard raggiunto negli anni grazie all’impegno del personale del Comune.” Lo dice Tommaso Grassi consigliere della Lista Spini per Firenze . “Per chi ha disabilità motorie - prosegue Grassi-  l’eliminazione o la sola modifica dell'opportunità a svolgere continuativamente e correttamente attività motoria in acqua può influire negativamente sul fisico e comprometterne la capacità motoria. Sono temi che non possono essere presi alla leggera dall’Amministrazione e sarebbe un grossissimo errore interrompere o modificare le modalità con cui è stato erogato questo servizio finora.Chiediamo se, (quando la gestione della piscina Paganelli sarà affidata ad una società sportiva) saranno confermati i 3 corsi l’anno per disabili , di 20 lezioni, ciascuna di 30 minuti, e se è previsto lo svolgimento solo nelle ore pomeridiane. Purtroppo nel bando abbiamo potuto rilevare che è richiesto ai privati di riservare per detti corsi orari anche fino alle ore 22.00: se la società aggiudicataria sceglierà orari serali metterà in seria difficoltà i disabili, che hanno sicuramente più problemi ad andare e tornare dalla piscina a casa in orari serali o notturni. Così come la rottura del rapporto, finora garantito uno ad uno, tra il disabile e l’istruttore, potrà creare ripercussioni sulle persone disabili non indifferenti. Carenze e mancanze di indicazioni precise nel bando di gara, che se previste il gestore sarebbe costretto a rispettare, rischiano di svuotare completamente dell’utilità l’attività in piscina per molti disabili, rischiando di comprometterne la salute fisica a causa del peggioramento del servizio offerto dal Comune. Speriamo che la società che si aggiudicherà la gestione della piscina garantisca ai disabili gli stessi standards qualitativi e quantitativi, che venivano assicurati ai tempi della gestione diretta della piscina da parte del Comune.” (lb)